Sospeso tra cielo e boschi, con un’altitudine che regala aria cristallina e panorami mozzafiato, Renon è uno di quei luoghi che sembrano usciti da un libro di fiabe alpine. Situato sull’altopiano omonimo a pochi chilometri da Bolzano, questo comune conta poco più di ottomila abitanti e custodisce ben cinque castelli, ciascuno con una storia antica e uno sguardo fiero sulla valle sottostante. Ma Renon è noto anche per essere stato uno dei luoghi del cuore di Sigmund Freud, che amava passeggiare tra i suoi boschi durante l’estate, trovandovi calma e ispirazione. Oggi, a Soprabolzano, una passeggiata tematica dedicata al padre della psicoanalisi accompagna i visitatori tra i luoghi da lui frequentati. Oltre ai castelli – come Castel Roncolo, Castel Mareccio e Castel Wangen-Bellermont – il territorio è punteggiato da masi tradizionali, pascoli, vigneti e paesaggi di rara armonia. Il famoso trenino del Renon, ancora in funzione, collega alcune frazioni tra loro e aggiunge un tocco nostalgico all’esperienza.
L’altopiano di Renon è perfetto per essere esplorato in moto, grazie a un percorso panoramico di circa 1 ora e 10 minuti (45,7 km), ricco di curve dolci, scorci su boschi e affacci sulla valle. La partenza avviene a Renon da via Michael Gamper, proseguendo verso Via Caminata, poi lungo la SP135, attraversando Gebrack fino a Auna di Sopra. Da qui si continua sempre sulla SP135, costeggiando masi e pascoli, fino alla rotonda che immette sulla SS508. Dopo una deviazione su Sunneck e un tratto suggestivo di 9,6 km, si raggiunge la Osteria Turisti, luogo ideale per una sosta e un piatto tipico altoatesino. Si prosegue poi sulla SS508 fino a Bolzano, percorrendo Via Roma e successivamente le strade di rientro: Via Brennero, Costa di Sopra, e infine Via Santa Lucia, che riporta ad Auna di Sotto e quindi nuovamente a Renon. Questo itinerario ad anello è perfetto per chi ama guidare tra boschi, prati e frazioni tranquille, con la possibilità di fermarsi in rifugi, locande e punti panoramici lungo il tragitto.
Renon è un esempio raro di convivenza tra cultura e natura. D’estate si presta a lunghe camminate nei boschi e nei pressi delle famose piramidi di terra, formazioni geologiche uniche, mentre in inverno offre sentieri innevati e piccoli impianti per chi cerca tranquillità lontano dal turismo di massa. La cucina locale unisce tradizione tirolese e mediterranea, con piatti come canederli, gulasch e strudel. In un territorio così ricco di storia e bellezza, il tempo sembra rallentare. Non sorprende che Freud vi trovasse quiete: ancora oggi, Renon offre a chi lo visita l’opportunità di fermarsi, respirare e riconnettersi con la montagna autentica.
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