
Immaginate un borgo (come tanti, purtroppo, in Italia) che da un giorno all’altro si spopola: le persone vanno via, i monumenti iniziano lentamente a deteriorarsi, il vociare di bambini e anziani si trasforma in un triste silenzio. È quello che è successo a quest’oasi di pace e serenità nell’entroterra savonese. Siamo in quella Liguria splendida per i turisti e incredibile per gli amanti della buona tavola, che grazie alla tecnologia – e al progetto di un architetto – ha fatto tornare a nuova vita uno dei suoi angoli più belli. E che, ovviamente, non potevamo lasciarci sfuggire. Partiamo?

[foto @Antonio Petrone/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]
Colletta di Castelbianco si trova nell’entroterra ligure, in un contesto paesaggistico non particolarmente agevole dal punto di vista dei trasporti e dei collegamenti. La sua è un’origine medievale; il borgo è appartenuto ai marchesi di Clavesana, che lo costruirono intorno al XIII secolo per proteggersi dalle incursioni dei Saraceni. Una storia lunga, che si interruppe bruscamente a causa di un devastante terremoto del 1887, che danneggiò gravemente la zona e che ne segnò il progressivo spopolamento: in breve tempo, il borgo fu completamente abbandonato.
Alla fine degli anni ’90 del Novecento, però, iniziò la rinascita: venne effettuato un restauro generale dell’antico scenario urbano, nel rispetto dei materiali e delle tecniche costruttive originarie, su progetto dell’architetto Giancarlo De Carlo. Il paese fu anche dotato di una sofisticata infrastruttura tecnologica: un progetto di telematizzazione per consentire ai nuovi abitanti di beneficiare delle risorse di telecomunicazione all’avanguardia. Il programma ha suscitato un forte interesse per Colletta di Castelbianco, inserito nella lista dei Borghi più Belli d’Italia, insignito della Bandiera Verde di Legambiente e premiato a livello internazionale con il riconoscimento britannico Homes Overseas Awards.
Colletta di Castelbianco è un paese in cui si incrociano molti sentieri da trekking e percorsi per mountain bike. Per gli appassionati di free climbing, sono molto note le palestre di roccia di questa zona: sono conosciute col nome di Oltrefinale, poiché riferimento di tutti quelli che frequentano anche le pareti di Finale.
Punto di forza del borgo, poi, è l’agricoltura. Nel 2005, il paese ha avuto il suo primo raccolto di olive dopo 30 anni e ha iniziato la produzione di piccole quantità di olio d’oliva di alta qualità dalle olive taggiasche locali. Se, poi, vorrai scoprire altre meraviglie di questa terra, potrai salire un po’ e visitare il gioiello di pietra sulla corona di Genova.
Le strade dell’entroterra ligure sono perfette per i motociclisti: curve, tornanti, salite, sfide continue e borghi bellissimi in cui immergersi. Questo percorso, inoltre, offre anche l’opportunità di passare per uno dei più noti valichi liguri, il Colle di Nava. Partiamo da Albenga e, uscendo dal centro città, continuiamo sulla SP582. Svoltiamo subito a sinistra sulla SP453, costeggiando il Fiume Centa e, da qui, teniamo dritto fino a immetterci nella SS28, che sale direttamente al Colle di Nava. Proseguiamo fino al Ponte di Nava, che attraversa il fiume Tanaro, giriamo a destra per attraversare nuovamente il fiume e ci immettiamo sulla SP216 per un breve tratto in Piemonte, prima di rientrare in Liguria.
Da qui, continuando sulla SP14, si arriva a Colletta di Castelbianco: è il momento di spegnere il motore e fare una visita tra le case in pietra del “primo borgo telematico d’Italia”. Per tornare al punto di partenza, proseguiamo sempre attraverso la SP14 e, una volta oltrepassato il torrente Pennavaira, giriamo a destra sulla SP582. Oltrepassata Cisano Sul Neva, continuiamo sempre dritto per rientrare ad Albenga.

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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