Ai piedi della montagna di Dante, si trova il borgo delle Marche sorvegliato da un castello bellissimo

Ai piedi della montagna di Dante, si trova il borgo delle Marche sorvegliato da un castello bellissimo

Nelle Marche c’è un borgo caratterizzato da un bellissimo castello. Ai piedi del monte caro a Dante, sorge anche un eremo da cui scorgere paesaggi mozzafiato.
Antonia Festa  | 14 Nov 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti

Il paese è conosciuto da pochi, ma vanta nel suo territorio la presenza di un luogo citato da Dante Alighieri nella sua Divina Commedia. Qui, infatti, si trova il luogo di preghiera che il Sommo Poeta cita nel XXI Canto del Paradiso. Ci troviamo sulle pendici del Monte Catria, nella provincia di Pesaro e Urbino, nella fascia appenninica marchigiana che confina con l’Umbria. Il poeta fiorentino conosceva bene questi luoghi, soprattutto il monastero, che raggiunse una certa fama nel Medioevo poiché ha ospitato 76 tra santi e beati e ha “prodotto” 54 vescovi. E oggi noi, umili navigatori, siamo pronti per partire per questo avventuroso viaggio!

I luoghi di Dante e l’incantevole borgo medievale nel cuore delle Marche

Ci troviamo nel territorio di Frontone, dove c’è la cosiddetta Santa Montagna, il Monte Catria, che Dante conosceva grazie all’Eremo che sorge ai suoi piedi. Proprio sotto la vetta (170e metri s.l.m., la più alta del tratto settentrionale dell’Appennino Umbro Marchigiano) c’è un borgo con belle attrazioni da visitare, scopriamole!

Visita al Castello di Frontone


[foto @Luca Panarese/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]

Il Castello Della Porta è lo scenografico edificio che domina il borgo di Frontone e che si affaccia sulle colline, regalando un ampio panorama ai visitatori. Si può accedere all’interno pagando un biglietto di 4 euro, per visitare le sale e le architetture medievali; talvolta la struttura ospita mostre di arte contemporanea.

L’Eremo di Dante

«Tra ‘ due liti d’Italia surgon sassi,
e non molto distanti a la tua patria,
tanto che ‘ troni assai suonan più bassi,

e fanno un gibbo che si chiama Catria,
di sotto al quale è consecrato un ermo,
che suole esser disposto a sola latria.»

A Serra Sant’Abbondio si trova l’eremo citato da Dante Alighieri nel XXI Canto del Paradiso. È il Monastero di Fonte Avellana, originario del X secolo, costruito a 700 metri s.l.m. alle pendici della montagna. Sono disponibili visite guidate dietro pagamento di un’offerta.

Salita sul Monte Catria

L’escursione sul Monte Catria è il “classico” degli appassionati di trekking che vengono da queste parti. È necessario arrivare al crocevia “Madonna degli Scouts“, in cui si può parcheggiare la moto (si può partire da Frontone, da Acquaviva o da Chiaserna; quest’ultima strada ha un asfalto migliore, le prime due hanno tratti più dissestati). Da qui, la salita fino alla croce posta in cima dura circa 2 chilometri, per un’ora circa di cammino e quasi 300 metri di dislivello.

Nei dintorni di Frontone

Un’altra bella escursione (molto semplice) è quella che porta alla Madonna del Grottone, una cavità naturale scavata dal rio Val Canale; il sentiero parte da Foce Alta nella frazione di Petrara del comune di Serra Sant’Abbondio. Per chi è curioso del passato di questo territorio, a Cagli si trova il Museo Archeologico e della Via Flaminia (piazza Matteotti 1) che espone i reperti storici rinvenuti nella zona.

Itinerario in moto a Frontone e intorno alla “Montagna Santa”

Mappa

Percorso

L’itinerario verso il borgo di Frontone parte da Perugia e compie un giro ad anello intorno al Monte Catria, per poi tornare nel capoluogo umbro. Prendi la statale SS318 verso Valfabbrica, Casacastalda e Branca. A Fossato di Vico prosegui dritto per la statale SS76, che valica il confine tra Umbria e Marche. Svolta subito a sinistra sulla provinciale SP16, che ti porta alla località di destinazione, Frontone. Per tornare al punto di partenza continua verso Cagli e vai sempre dritto su Via Flaminia e sulla statale SS3. Arrivato a Fossato di Vico, hai completato il giro intorno al Monte Catria e puoi ritornare sulla strada dell’andata (SS318) per fare ritorno a Perugia.

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

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