Amatissimo da Gina Lollobrigida, si trova nel Lazio ed è il borgo più bello del Mediterraneo

Amatissimo da Gina Lollobrigida, si trova nel Lazio ed è il borgo più bello del Mediterraneo

È famoso come set cinematografico di storiche pellicole, ma qui ci sono un museo diffuso, paesaggi mozzafiato, fortezze medievali e chiese barocche. Raggiungere questo borgo tra i Monti Prenestini è un’avventura incredibile.
Antonia Festa  | 02 Dic 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti

Agli anni ’50 e ’60, epoche d’oro della commedia all’italiana, risalgono i più grandi capolavori cinematografici. Ancora oggi li guardiamo e ancora oggi ci accade di visitare i bellissimi luoghi in cui sono stati girati, a volte anche senza rendercene conto. C’è, ad esempio, un minuscolo ma incantevole borgo che è stato il set di Pane amore e fantasia e diverse altre pellicole. Non a caso, Gina Lollobrigida – che del film di Comencini era protagonista – è stata insignita della cittadinanza onoraria. Questa località appartiene al circuito dei Borghi Più Belli d’Italia e, nel 2019, ha vinto il riconoscimento di Borgo Più Bello del Mediterraneo. Ecco, dunque, l’itinerario perfetto per scoprire la bella “Sagliena” (che è il nome immaginario che il paese ha nel film)!

Tutte le attrazioni da non perdere nell’antico borgo laziale sui Monti Prenestini

Castel San Pietro Romano si trova nella città metropolitana di Roma, arroccato sul Monte Ginestro a un’altitudine di 763 metri s.l.m. Il paesaggio è una vera e propria finestra sulla Capitale. La zona è quella dei Monti Prenestini nelle sue propaggini occidentali, vicino a Palestrina. Delle esperienze da “set cinematografico” di questo piccolo borgo, oltre a Pane, amore e fantasia, ricordiamo Pane, amore e gelosia, Pane, amore e…, La nonna Sabella, La nipote Sabella, Il federale, Liolà, È permesso Maresciallo?, I due marescialliMenage all’italiana, Le castagne sono buone… e molti altri! Qual è la specialità del luogo? Il biscotto tipico prenestino, ovvero il giglietto.

Il Museo Diffuso di Castel San Pietro Romano

Il Museo Diffuso di Castel San Pietro Romano (MuDi) ha la sede nel settecentesco Palazzo Mocci ed è collegato con l’intero borgo storico. Una caratteristica del centro sono le antiche mura ciclopiche, di origine pre-romana: una fortificazione che circondava l’acropoli e scendeva fino alla città di Praeneste (l’antica Palestrina). Il borgo offre molti punti panoramici da cui vedere le vallate che volgono vero Roma.

L’area naturale della Valle delle Cannuccete

Nel MuDi sono compresi percorsi naturalistici, come quello nella Valle delle Cannuccete, area naturale protetta, dove si trovano i resti di un antico acquedotto preromano (VI secolo a.C.). In questo territorio sorge la quercia detta “del Palestrina“, alta 22 metri e con un tronco di 6,23 metri di circonferenza, dall’età stimata di oltre 500 anni.

La Rocca dei Colonna


[foto @essevu/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]

Nella visita del MuDi attenzione speciale va riservata alla Rocca dei Colonna, che sorge nel punto più alto dell’acropoli. Fu costruita nel 970 d.C. L’edificio iniziale, noto come “Rocca di Preneste“, aveva una semplice pianta quadrata e conteneva una prigione. Intorno al 1100 passò alla famiglia Colonna, per restare di loro proprietà fino al 1630. Fu testimone delle lotte tra i Colonna e il Papato e fu distrutta varie volte nel corso dei secoli. Oggi la visita è libera e non è regolata da orari. Nel periodo natalizio, la Rocca ospita un presepe artistico a grandezza naturale. E per altre scoperte nella zona (in tutte le stagioni) ci sono diversi itinerari di TrueRiders, come quello che dalla vicina Fiuggi porta a Sperlonga.

Castel San Pietro Romano in moto: l’itinerario

Percorso

Dai dintorni di Roma, Castel San Pietro Romano si può raggiungere agevolmente uscendo a Tivoli (Autostrada A24 Roma-L’Aquila) e percorrendo la SP51 fino a Gallicano nel Lazio e, poi, la SP55 fino a destinazione. Le due tappe si raggiungono in circa mezz’ora. Volendo proseguire il viaggio, da Castel San Pietro Romano puoi arrivare a Frosinone, percorrendo la strada regionale di Fiuggi SR155, allungando l’itinerario di circa due ore.

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

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