Ancora presto per fare il bagno, ma non per raggiungerle in moto: queste spiagge del Salento sono perfette per una gita in primavera

Ancora presto per fare il bagno, ma non per raggiungerle in moto: queste spiagge del Salento sono perfette per una gita in primavera

Alessio Gabrielli  | 18 Mar 2024  | Tempo di lettura: 5 minuti

Otranto e Salento sono due parole che si appartengono. Sono inseparabili come due facce della stessa medaglia, come la notte e il giorno, il nord e il sud. La città più orientale d’Italia, un ponte verso le vicine Grecia e Albania, si circonda di magnifiche spiagge e di luoghi dalla natura seducente, in un abbraccio che la natura generosa ha saputo regalare a quest’angolo dello Stivale proteso verso Levante.

Vivere la magia salentina del male, del sole e del vento non significa però rinunciare alla cultura, alla scoperta di incredibili monumenti oppure tuffarsi in tradizioni enogastronomiche che fanno del Salento la terra del vino, dell’olio e dei dolci. Del resto, non è forse da qui che proviene l’imperdibile pasticciotto?

Se volete vivere un’estate di saperi e sapori, ecco l’itinerario che fa al caso vostro.

Le spiagge del Salento in moto

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120 chilometri di itinerario, un viaggio andata e ritorno da Otranto che tocca in rapida successione Porto Badisco, Santa Cesarea Terme, e poi si inerpica nell’entroterra salentino per raggiungere Galatina e Melendugno. L’intero percorso si svolge su strade non a pagamento, e tutto il tratto da San Foca a Santa Cesarea Terme è caratterizzato dalla presenza di un itinerario costiero di grande fascino. Da qui, infatti, vi godrete gli affacci più ventosi e soleggiati sul Mar Adriatico.

Percorrerlo in un solo giorno è possibile, ma volete davvero dedicare solo 24 ore al Salento? Fermatevi anche a Gallipoli o Lecce, deviate da questo percorso – che è una guida per il vostro viaggio verso Otranto – e godetevi tutto il bello della ‘punta’ sud della Puglia.

Le 5 tappe imperdibili del Salento in moto

Porto Badisco, la spiaggia di Enea

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Spiaggia di Porto Badisco

Nella mitologia romana, Enea fu il fondatore di Roma e gli viene attribuito il merito di aver portato la lingua latina in Italia. La sua figura è importante anche nella storia di Porto Badisco, un piccolo borgo costiero sulla costa adriatica italiana. Secondo la leggenda, fu qui che Enea sbarcò per la prima volta dopo essere salpato da Troia con il padre e i fratelli. La spiaggia di Porto Badisco è stata identificata come il più probabile luogo di sbarco di questo antico eroe greco e del suo gruppo di rifugiati.

Da Porto Badisco, si gode di un magnifico affaccio sulla Baia di Otranto verso la costa dell’Albania, magari gustando le prelibatezze della cucina salentina, bagnate da un buon vino locale, e scoprendo la tipica accoglienza pugliese.

Otranto, la porta dell’Oriente d’Italia

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Otranto al tramonto

All’arrivo in città si viene accolti da un’atmosfera piacevolmente rilassante, tipica delle città del sud. Otranto è però una terra di contrasti visivi, dagli stretti vicoli candidi all’imponente Castello, più volte rimaneggiato e ricostruito. La sua forma attuale risale alla fine del Quattrocento, e si caratterizza per le enormi torri circolari dalle quali ammirare la città e il suo mare.

Imponente anche la Cattedrale di Santa Maria Annunziata, mentre dona un profondo senso di pace e relax una passeggiata sul Lungomare degli Eroi, pregevole affaccio sull’Adriatico dal quale, nelle giornate più serene, si scorge la costa albanese.

La cava di bauxite a Otranto

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La variopinta cava di Bauxite

Sembra uno scenario marziano, ma ci troviamo poco fuori Otranto, a pochissima distanza da quella Punta Palascia che è il punto più orientale di tutta l’Italia, a 70 km soltanto dalle coste albanese. La cava di bauxite a Otranto è un vecchio sito minerario abbandonato, da dove si estraeva questo prezioso minerale utile in diversi processi industriali. Le rocce, di un colore rosso intenso, contrastano con l’azzurro del mare e del cielo salentino e con il verde della macchia mediterranea. Il colpo d’occhio è magnifico, e la vicinanza dell’Adriatico assicura un’escursione che può anche diventare l’occasione di farsi un bagno. Insomma, più che una miniera di ferro, è una miniera di bellezza!

Galatina, la città del pasticciotto

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Un piccolo scorcio di Galatina

Non lontano dalla Basilica di Santa Caterina, luogo di profonda eleganza artistica con i suoi affreschi che ne ricoprono gran parte della superficie interna, un piccolo laboratorio di pasticceria è quello che ha segnato gli ultimi 300 anni di storia gastronomica del Salento.

La famiglia Ascalone di Galatina è quella che infatti può rivendicare i veri natali del pasticciotto, il tipico scrigno di pasta frolla riempito di crema pasticcera e lasciato leggermente bruciacchiare in superficie. Un dolce da passeggio, che in questo luogo – celebrato da re e presidenti – viene offerto al cliente con una gestualità e dei riti tipici dei tempi che furono. Tra feste patronali, monumenti e vicoli ben curati, la visita a Galatina avrà un retrogusto decisamente dolce!

Spiagge Salento: Torre dell’Orso e Santa Cesarea Terme

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La spiaggia di Torre dell’Orso

Salento fa rima con spiagge, e che spiagge! Se la Puglia è infatti una delle migliori regioni d’Italia dove godersi una vacanza di mare e moto, la sua ‘provincia meridionale’ è il perfetto ambasciatore del mare più bello. Torre dell’Orso è la piccola frazione marittima di Melendugno, dove un mare di insenature e rocce cela una lunga lingua di sabbia dai colori fiabeschi, che d’estate si anima e arricchisce di numerose presenze turistiche.

A Santa Cesarea Terme ci sono sia il mare che i bagni termali, per chi non può fare a meno di rimanere “a mollo” per tutto il giorno. Stazione idrotermale perfetta per artriti e problemi dermatologici, ma anche ottime spiagge, come la Baia di Porto Miggiano o, a 5 km dal centro cittadino, Porto Badisco con le sue scogliere perfette per ogni tipo di viaggiatore.

Alessio Gabrielli
Alessio Gabrielli

Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport



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