Benvenuti al Sud esiste davvero: in Campania c'è il borgo del divertentissimo film

Benvenuti al Sud esiste davvero: in Campania c’è il borgo del divertentissimo film

A picco sulla costa cilentana, si trova un borgo divenuto un famoso set cinematografico, grazie alle sue strette vie ricche di storia, ai monumenti e a una piazzetta da cartolina.
Antonia Festa  | 02 Ott 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti

Cosa hanno in comune Claudio Bisio, Angela Finocchiaro e Alessandro Siani? Tutti e tre sono stati protagonisti del film Benvenuti al Sud, del 2010, una classica commedia basata sugli stereotipi tra Nord e Sud d’Italia. La scelta dell’ambientazione, un bellissimo borgo del salernitano, è stato uno dei motivi del successo della pellicola, che ha suscitato non solo profonda ilarità ma anche intensi momenti di riflessione. Non tutti, però, sanno che il paese che ha ospitato le riprese della pellicola esiste davvero ed è diventato una rinomata meta turistica, sospesa tra le colline del Cilento e le magnifiche spiagge a sud di Salerno. Si tratta di un luogo ideale per un viaggio in sella, grazie a un avventuroso itinerario tra mari e monti. Partiamo?

“Benvenuti al Sud“: il borgo che ha fatto innamorare migliaia di turisti

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Vista dalle colline che la sovrastano, questo incantevole borgo in provincia di Saalerno ha quella allure idilliaca tipica di certi luoghi del sud. Lunghi tratti di spiaggia, morbida e direttamente affacciata sui centri storici, si fanno spazio tra insenature, scogliere, spazi di macchia mediterranea che sembrano delle cartoline volute, ma più spesso fortuite. Qui, la costiera cilentana si apre in tutta la sua bellezza. Affacciato sul Tirreno, i visitatori possono percorrere il lungomare Pepi e scoprire alcuni posti di grande pregio, come il palazzo Belmonte con la sua antica torre e il santuario di Santa Maria a Mare, all’esterno del quale c’è una statua in metallo policroma della Vergine con Bambino.

Il borgo medievale, invece, si trova a quasi 300 metri d’altitudine, in posizione dominante rispetto alla costa, ed è il posto ideale dove scoprire l’altro lato di Castellabate, tra vicoli con edifici in pietra e palazzi nobiliari, tra i quali il Perrotti, dove risiedette Gioacchino Murat. Qui ci sono anche i resti del Castello dell’Abate, dal quale – si capisce bene – deriva anche il toponimo del paese. Un tuffo nell’area marina protetta di Santa Maria di Castellabate è il modo giusto per vivere questi 18 chilometri di costa cittadina, un mare tutelato e rispettato che peraltro si trova nell’alveo del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, tutelato come patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Cosa vedere nei dintorni di Castellabate

La zona circostante Castellabate, toccati dal nostro itinerario in moto, meritano una menzione speciale. Nella vicina Agropoli, si può passeggiare sul Lungomare San Marco e raggiungere la Baia di Trentova, con il suo mare cristallino. Poco più a nord, il parco archeologico di Paestum è uno dei siti di maggior valore di tutto il Sud Italia, similmente al parco dei Templi di Agrigento. A Castelcivita, invece, il percorso del fiume Calore (quello delle omonime gole, per intenderci) disegna scorci unici che hanno alimentato mulini e le cui sorgenti sono una vera oasi di frescura e relax nell’entroterra campano.

Castellabate in moto: l’itinerario

Mappa

Percorso

Lasciamo Battipaglia, seguiamo il lungo rettilineo di Via Paolo Baratta e prendiamo la SS19 per circa 7 chilometri fino ad arrivare ad Eboli. Da qui, proseguiamo sempre lungo la Statale 19 “delle Calabrie”, superiamo il fiume Sele e raggiungiamo Serre, da dove continuiamo sulla SP246b in direzione Controne. Lasciamo la provinciale e prendiamo la SR488, sfioriamo le grotte di Castelcivita, poi SP11b e SS166 per Roccadaspide. Una bella serie di tornanti ci conduce a Trentinara (dove c’è la zipline Cilento in Volo), poi SP137 e SS267 per Agropoli. Guadagniamo così la vista mare che, sempre tramite la già menzionata statale, ci porterà a Castellabate, meta ultima del nostro viaggio.

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

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