Capitale d'Italia per una notte: la storia del borgo abruzzese che nel 1943 diventò famoso senza volerlo

Capitale d’Italia per una notte: la storia del borgo abruzzese che nel 1943 diventò famoso senza volerlo

Antonia Festa  | 03 Ago 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti
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Imprevedibili le strade su cui corre la Storia. Una di queste strade, nel Novecento, passa per un piccolo borgo medievale abruzzese, denominato Crecchio. La data è il 9 settembre 1943, in piena Seconda Guerra Mondiale, quando il re Vittorio Emanuele III, in fuga da Roma insieme alla sua famiglia e al suo Stato Maggiore, si ferma a pernottare nel Castello Ducale del borgo. L’indomani si dirige verso Ortona, per poi darsi alla macchia in uno dei periodi più critici e controversi della Storia italiana. Questo passaggio dei Savoia spinge i crecchiesi, ancora oggi, a considerare il proprio paese “capitale d’Italia per un giorno“. Di sicuro è un Comune che vanta diverse bellezze architettoniche e, non a caso, rientra nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia.

Itinerario a Crecchio in moto

Mappa

Percorso

Il viaggio parte dal capoluogo Chieti, che si trova a pochi minuti da Pescara. Prendi la SS649 fino a Galliani, svolta a destra per Ripa Teatina (SS16) e poi a sinistra per arrivare a Foro. Prendi la SS263 in direzione verso sinistra e alla rotonda imbocca la prima uscita, immettendoti in Contrada Elcine. Continua fino a Venna e poi a Tollo. Prosegui fino a Canosa Sannita per poi arrivare a destinazione: Crecchio.

Cosa visitare a Crecchio? Le bellezze paesaggistiche e architettoniche


Cosa visitare a Crecchio? Le bellezze paesaggistiche e architettoniche

Crecchio si trova in provincia di Chieti, a un’altitudine media di 209 m s.l.m., e conta una popolazione di circa tremila abitanti. Geograficamente è compreso nella zona collinare che dalla costa adriatica si estende fino alla fascia pedemontana della Maiella.

Il Castello Ducale di Crecchio

Sul colle che sorge tra i fiumi Arielli e Rifago, si trova il castello ducale De Riseis-D’Aragona, un imponente edificio a pianta quadrata, cinto da mura difensive e con quattro torri angolari. Si accede al castello attraverso un ponte e la visita è gratuita. In seguito ai pesanti bombardamenti del 1943, gli interni sono stati ricostruiti negli anni ’60, fedeli all’originale. Ospita al suo interno il Museo dell’Abruzzo bizantino e altomedievale.

Museo dell’Abruzzo Bizantino e Altomedievale

Il Museo dell’Abruzzo Bizantino e Altomedievale espone oggetti rinvenuti negli scavi archeologici in una villa romano-bizantina presso la località di Vassarella. I reperti testimoniano fitti scambi commerciali tra l’Abruzzo bizantino e l’Oriente, specialmente nei secoli VI e VII d.C. L’ingresso ha un costo di 4 euro. Per gli orari, invitiamo a consultare la pagina ufficiale.

Palazzo Monaco

Palazzo Monaco è una residenza storica che risale al XIV secolo, oggi usata come ristorante e location per matrimoni. Di fronte si trova l’annessa chiesa di Santa Maria da Piedi, eretta nel 1581 e ora utilizzata come auditorium. Si trova a ridosso della Porta da Piedi (unica porta ancora esistente), che chiudeva il centro abitato a nord.

I Mulini della Valle dell’Arielli

Sulla sponda destra del fiume Arielli, sotto il colle di Crecchio, si trova una schiera di mulini ad acqua. Abbandonati dopo il Medioevo, vennero invasi dalla vegetazione e andarono in parte distrutti. La ristrutturazione realizzata negli anni Novanta, però, ha dato vita al Parco dei Mulini, un’area attrezzata di immenso valore naturalistico, nella quale i mulini sono tornati a essere praticabili come strutture polifunzionali.

Antonia Festa
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