750 anni e due figure! In una delle regioni più belle da fare in moto, il Friuli, scorrono i canali del fiume Livenza a disegnare gli scenari di una piccola Venezia, e qui, questo weekend, sta per tornare la manifestazione più antica d’Europa nel suo genere. La ospita un elegante comune di nome Sacile, a una manciata di chilometri dal confine veneto: la 752ª edizione della Sagra dei Osei, nata ormai nel lontano 1274 e che si tiene sempre al primo weekend di settembre. C’è tanto da vedere e sentire, col concerto del chitarrista di Vasco Rossi, ma si festeggia già da qualche giorno (con tanto di tributo a Morricone) e finirà con un evento speciale: l’eclissi lunare totale. Andiamo?
La Sagra dei Osei – ove osei è il termine del Friuli per indicare gli uccelli – nasce nel 1274 come upgrade dell’antico mercato di San Lorenzo del 10 agosto. Quel semplice mercato avicolo dove ci si riuniva davanti alle mura di Sacile per vendere uccelli da richiamo e attrezzatura correlata vive ancora, e si festeggia già da fine agosto: è da secoli la manifestazione ornitologica più importante d’Europa, tant’è che è riconosciuta dall’UNPLI come Evento di Qualità, un marchio di tutto prestigio.
La parte più viva della manifestazione tutta rimane il “Tordo”, il concorso canoro che premia i migliori cantori per categoria. Dal 1998, dalla prima edizione, Sacile ospita pure il Campionato europeo AECT che chiamano comunemente chioccolo, ossia il campionato europeo di imitazione dei canti degli uccelli. Se le origini medievali restano sale, è pur vero che la Sagra dei Osei è un evento ormai ben più ampio che lega storia, cultura e turismo, più che altro è un festival che coinvolge tutto il centro storico con mercati, mostre, concerti e spettacoli, come si legge nel programma completo che ormai va da giorni.
Al di là della sagra, seppur la consigliamo ampiamente, Sacile, il “Giardino della Serenissima“, merita una sosta. Uno dei borghi sull’acqua più belli d’Italia che logicamente conquista al primo sguardo coi canali, i ponticelli fioriti e i palazzi veneziani che si specchiano nelle acque del Livenza. La bellezza architettonica ce la spiega la storia: dal 1420, sotto la Serenissima, Sacile diventa strategica per il commercio fluviale del Nord Europa: il legno usato per creare le famose gondole veneziane si trasportava a Venezia proprio lungo il Livenza partendo da qui. Molti artigiani veneziani trasferirono le loro attività creando palazzi sontuosi.
La prima cosa da vedere a Sacile è Piazza del Popolo su cui, appunto, si affacciano i palazzi color pastello che facevano da scalo commerciale per la merce. Fino al 900 la si utilizzava per il giuoco del pallone, ma tornando ai palazzi, il Palazzo del Municipio ha un loggiato splendido e sta accanto a Palazzo Fabio De Zanchis (con un affresco mitologico nel sottogronda) e al Palazzo Ponca che invece è in gotico. Sempre in zona c’è Palazzo Ragazzoni, il primo che viene in mente quando si pensa all’eleganza: è del ‘500, palazzo di armatori e mercanti veneziani, punto di riferimento per re, papi e imperatori. Dentro Palazzo Ragazzoni, nello specifico, c’è un salone da ballo con un ballatoio in legno e una galleria affrescata.
Sulla parte religiosa, invece, il Duomo di San Nicolò (quello qui sopra) domina il tutto col campanile di 52 metri coronato da un angelo in bronzo di due metri e 60. In alternativa c’è la Chiesa di Santa Maria della Pietà con la panoramica sul fiume e per la storia del miracolo nel 1609 che ne decise la costruzione. Il ponte sul Livenza è giustamente una delle parti più fotografate di Sacile, ma storicamente è sempre stato di più, d’altronde Sacile è un quadrivio tra monti e mare, tra Friuli e Veneto, porta naturale verso i monti del Cansiglio e del Piancavallo, verso l’Adriatico a sud, o verso le Dolomiti.
La Sagra dei Osei è festeggiata già da fine agosto, ma il main event è questo weekend. Per tutto il weekend il centro storico di questa piccola Venezia vede anche il Simposio di Scultura, una caccia al tesoro storica chiamata Caccia al Sasso e mostre sui grandi naturalisti italiani del ‘900. Il programma legge così, per sabato 6 settembre:
Invece, per domenica 7 settembre:
Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.
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