L’Emilia-Romagna riserva sempre piacevoli e deliziose sorprese per chi le permette di farsi esplorare in sella. L’itinerario di oggi ne è la dimostrazione: dolci colline modenesi, vigneti a perdita d’occhio e la tradizione del Lambrusco parla da sé. Qui c’è un piccolo borgo davvero speciale, Castelvetro di Modena, perché questo è IL borgo ove si produce il famoso Lambrusco Grasparossa. Torri storiche, autenticità, profumo di vino e tranquillità nell’itinerario: l’itinerario di oggi è irresistibile scorrevolezza. Alcolica. Andiamo?
Castelvetro di Modena è un borgo medievale che profuma di cartolina d’epoca. Il toponimo viene dal latino, Castrum Vetus, e la sua storia la si respira ancora. Dove? In ben 6 torri medievali tutte da vedere con lo sguardo verso il cielo, creando un profilo inconfondibile. Tra le cose da vedere a Castelvetro la prima importante opzione è la torre più famosa, la Torre dell’Orologio di Piazza Roma, quella con una caratteristica pendenza di circa 16°, una mini Torre di Pisa che si fa notare con tutto il belvedere. Vicino ad essa ci sono la Torre delle Prigioni e il Torrino del Palazzo Comunale; a sud-est trovi la Torre degli Arcieri, mentre nel nucleo del Castello di Levizzano Rangone (la frazione a ovest) c’è la Torre Matildica con le Stanze dei Vescovi. Dietro la piazza di Castelvetro, a due passi, ci sono la Chiesa dei Santi Senesio e Teopompo e Palazzo Rangoni
Il centro storico si espande attorno alla piazza a scacchiera (Piazza Roma) tutta da fotografare, ma non scordiamo della premessa: Castelvetro di Modena è Città del Vino e sinonimo del Lambrusco Grasparossa, e il connubio col paesaggio completamente viticolo difficilmente non conquista. Le difficoltà delle strade di montagna non smettono mai di stupire, ma ogni tanto un po’ di colline fanno bene al cuore. Come il famoso bicchiere di vino rosso… ma ne parliamo meglio? Le soste si assaporano: si punta pesantemente su salumi, gnocco fritto e tigelle, tagliatelle e una grande parentesi sulla carne alla brace. Protagonista però rimane il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP, il più corposo e strutturato tra i Lambruschi: rosso rubino, orli violetti, spuma evanescente e sì vinoso, ma dannatamente profumato, poco acido e molto fruttato. Tradotto, è una carezza. Se poi ti piacciono le carezze… una tappa imperdibile è l’Acetaia Comunale di Castelvetro, gestita dai Maestri Assaggiatori della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. Qui si fa l’oro nero modenese, così come varie altre acetaie e aziende agricole propongono visite alle cantine.
Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono la SP623 (Via Vignolese), la SP17, la SP569 e l’Asse Attrezzato Sud-Ovest.
L’itinerario di oggi parte da Modena e comincia con Via Vignolese/SP623, proseguendo poi su Via Medicinie e Via Belvedere di Soragna fino a Spilamberto. Si continua su Via Destra Guerino verso Via Costituzione/SP17 per Castelvetro di Modena, e quando si arriva al borgo, serve Via Guglielmo Marconi per accedere al centro storico.
La Rocca di Vignola vista dall’alto
Fatta la sosta a Castelvetro si va verso nordest verso Borgo di Sotto, poi si svolta a sinistra e si prende la SP17. Si continua sempre sulla SP17 prima per Via Costituzione e poi per Via Palona (segui la rotonda), poi Via Per Castelvetro e la rotonda di Viale Vittorio Veneto prima e quella di Via Nino Tavoni poi, per arrivare a Vignola, famosa per le ciliegie e per il Palazzo Barozzi. Per coerenza la Rocca di Vignola ha 3 torri: la Torre di Nonantola, la Torre delle Donne e la Torre del Pennello, se si vuol completare il quadro di oggi. Ma andiamo avanti: da Vignola devi andare a nordest da Corso Italia/SP569 verso Via Alessandro Plessi. Continua poi sulla SP623 e imbocca la SP Nuova Estense verso Vellasmoggia, poi prendi SP569 con l’Asse Attrezzato Sud-Ovest verso Via Don Giovanni Minzoni. Poi infine arrivi al centro di Bologna facendoti Via Guglielmo Marconi verso Via Ugo Bassi.
Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.
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