Da oltre 800 anni è conosicuto come il borgo del presepe: si trova nella Valle Reatina ed è uno dei più belli d'Italia

Da oltre 800 anni è conosicuto come il borgo del presepe: si trova nella Valle Reatina ed è uno dei più belli d’Italia

Nel Lazio sorge un borgo storico che, a Natale si anima con una delle tradizioni più sentite in Italia. Visitarlo è un’esperienza mistica senza eguali.
Antonia Festa  | 19 Nov 2025  | Tempo di lettura: 4 minuti

, finoInserito tra i Borghi più Belli d’Italia dal 2016, in mezzo alla Valle Reatina c’è un luogo stupendo che, da più di 800 anni, è il simbolo indiscusso della tradizione natalizia. È proprio qua che nel 1223 San Francesco d’Assisi ha dato vita al primo presepe vivente della storia, un gesto rivoluzionario che ha lasciato il segno nella cultura e nello spirito italiani. Circondato da straordinari paesaggi, nella calma e nella quiete delle colline sabine, è una di quelle mete da raggiungere su due ruote a fine autunno e durante le festività natalizie. A chi va un giretto nel Lazio?

Cosa vedere nel borgo del presepe che tiene vive le tradizioni da oltre 8 secoli


[foto @ValerioMei/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]

Una scenografia vivissima e antica: sono più di otto secoli che Greccio è un’icona del Natale. Una storia che inizia nel 1223, quando San Francesco d’Assisi, volendo avvicinare le persone al mistero della Natività, sceglie questo luogo per il primo presepe vivente della storia. Un’esperienza molto partecipata che riporta lo spirito del Natale alle origini più autentiche ed è per questo che Greccio è noto anche come la “Betlemme della Valle Reatina“.

Visitare il paesino e, in particolare il Santuario, significa tornare indietro nel tempo. L’edificio religioso è pittoresco, incastonato nella roccia e circondato dai boschi, custode della Cappella del Presepio. La storia del lontanissimo Natale del 1223 viene raccontata tramite bellissimi affreschi e le opere del Museo Internazionale del Presepio , con una collezione delle rappresentazioni della Natività che vengono da tutto il mondo.

Greccio è un piccolo splendore medievale, con le strade strette e le casette in pietra. Assolutamente da visitare è la Chiesa di San Michele Arcangelo, dell’XI secolo, situata nella piazza principale. Sempre nel centro storico, ci sono diverse botteghe dell’artigianato e begli scorci panoramici sulla Valle Reatina, la cd. Valle Santa per i tanti luoghi legati alla vita di San Francesco.

Anche le tradizioni gastronomiche sono ben radicate. Tra le specialità da assaggiare, oltre al prosciutto di Poggio Mirteto e alla coppa reatina, ci sono gli strangozzi alla reatina, gli gnocchi ricci, le salsicce di maiale e fegato coi semi di finocchio, le patate alla sabinese col rosmarino e l’aglio. Sulle tavole natalizie, poi, non può mancare il dolce pangiallo.

L’entusiasmante percorso ad anello alla scoperta di Greccio e dei borghi limitrofi

L’itinerario parte e ritorna a Greccio e abbraccia tantissimi borghi incantevoli. Innanzitutto, Contigliano, con i palazzi del XVI e XVII secolo e antiche porte di accesso, dove spicca la Collegiata di San Michele Arcangelo costruita nel 1689. Qua c’è uno snodo importante del cammino spirituale più famoso della zona, il Cammino di Francesco e della Via Benedicti.

Passiamo, poi, per Rieti, l’ombelico d’Italia, con la Cattedrale di Santa Maria Assunta del XII secolo con una stupenda facciata romanica e il campanile. Tra gli edifici, spiccano il Palazzo Vescovile e il Palazzo Comunale, che si affaccia su Piazza Vittorio Emanuele II. Continuiamo per Cantalice, suddiviso in Cantalice Inferiore e Cantalice Superiore. Scorci bellissimi tra le casette in pietra e la Chiesa di San Giovanni Battista e la Chiesa di San Pietro Apostolo. Al borgo si accede dalla Porta del Buon Giorno, che è un’ulteriore tappa del Cammino di Francesco.

Passando per Rivodutri, non è difficile notare la Porta Alchemica, un monumento del XVI secolo decorato dai simboli esoterici che parlano di alchimia e misteri. Qua c’è la Chiesa di San Michele Arcangelo con dentro una stupenda tela del ‘700 sulla Crocifissione; in zona ci sono le Sorgenti di Santa Susanna, tra le più grandi d’Europa. Dal suo fiume limpido si pescano le trote, per cui Rivodutri è rinomatissima a livello culinario.

Piediluco, infine, è affacciato sul Lago di Piediluco, in mezzo alle colline umbre. Il borgo ha un rinomato Centro Nazionale di Canottaggio, ma i turisti giungono anche per visitare la Rocca di Piediluco, con viste stupende sul lago e sulla zona circostante.

Greccio in moto: l’itinerario

Mappa

Itinerario

L’itinerario parte dal borgo di Greccio proseguendo verso sud-est sulla Via S. Francesco e poi per Viale Rimembranze e Via Spinacceto. Si svolta su Via Limiti Sud per immettersi sulla SP45e per continuare lungo Via Terni e successivamente su Via della Repubblica, fino a Contigliano percorrendo il Raccordo Rieti – Terni. Si continua su su questa strada verso Rieti uscendo dalla SS4 e continuando sulla SS4bis, attraversando Via Sacchetti Sassetti, Viale Lionello Matteucci e Viale Cesare Verani per entrare al centro città.

Lasciata Rieti si va per Viale Emilio Maraini mantenendo la sinistra e poi si imbocca Via Marco Curio Dentato alla rotonda. Dopo aver attraversato Piazza Quattro Strade, si prosegue a Via Martiri delle Fosse Reatine e Via Torretta, continuando su Via Garibaldi, Via Dante Alighieri e prendendo Via A. Costa per avvicinarsi a Cantalice.

Da Cantalice, si va per Via Giacomo Matteotti e Via Santangelo, in direzione di Via Borgo Valle a Rivodutri. Successivamente, si imbocca Via S. Susanna e si segue la SS79 verso Terni, prima di prendere Viale Vincenzo Noceta per raggiungere Piediluco. L’ultima tappa ci ricollega da Piediluco a Greccio, per Via del Lago e la SS79, seguendo la SP4a, SP4 e la SS79bis, fino a Via dei Frati e infine a Via S. Francesco, concludendo il percorso ad anello. Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono la SS79, la SP4, la SS4bis, la SP45e e il Raccordo Rieti – Terni. Per l’itinerario diretto (e dinamico) su Maps tocca qui.

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

In evidenza


Articoli più letti

©  2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur