
La terra del Sangiovese – primo vino romagnolo a ottenere la certificazione DOC – offre itinerari in moto mozzafiato. Siamo a Brisighella; la Riviera Romagnola è piuttosto vicina, eppure il paesaggio che si apre agli occhi dei riders è unico. Si iniziano a scorgere monti dalle striature argentee, composti completamente da gesso; da qui, infatti, si apre il Parco della Vena del Gesso, con i suoi calanchi che si spaccano in profondi anfratti chiamati “abissi“. È un bel territorio da esplorare se vuoi allungare il viaggio con un nuovo itinerario. Prima, però, scopriamo questa cittadina posizionata tra l’Appennino e l’Adriatico, ricca di castelli e palazzi storici, che è presente nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia!
Se prendi l’autostrada, dalle spiagge di Rimini arrivi velocemente: ti basta immetterti nell’autostrada Adriatica A14 in direzione Bologna e uscire a Faenza. Una volta raggiunta la cittadina, prosegui sulla SP302 fino ad arrivare, in pochi minuti, a Brisighella. In alternativa, puoi fare tutta la Via Emilia; impossibile sbagliare, la SS9 è dritta e attraversa tutta la Regione, e ha il suo punto di partenza proprio dalla città di Rimini.

Tutte le attrazioni da non perdere a Brisighella
In provincia di Ravenna, a 115 m s.l.m., Brisighella è un borgo che risale al Medioevo, epoca in cui fu un importante snodo commerciale. Ancora prima di entrare nel cuore del paese, spiccano i tre colli che circondano la cittadina e su cui svettano tre castelli: la Rocca Manfrediana, il Santuario del Monticino e la Torre dell’Orologio. La Rocca Manfrediana, o Rocca dei Veneziani, è una fortificazione costruita dai veneziani nel XIV secolo. È caratterizzata da diverse torri e un maestoso mastio. Dopo essere stata recentemente oggetto di restauro, oggi ospita il Museo “L’Uomo e il Gesso”, un percorso espositivo che racconta la lunga storia del rapporto dell’uomo con questo territorio (all’ingresso del Parco della Vena del Gesso) e con il minerale che lo caratterizza. Con un biglietto unico di 5 euro, si può visitare sia la Rocca che il Museo Civico Giuseppe Ugonia, dove sono custodite quattrocento opere dell’artista di origini faentine.
Il Santuario del Monticino, immerso nei cipressi in cima al terzo colle di Brisighella, nasce come mèta di pellegrinaggio ed è perfetto per una bella passeggiata; dal centro del borgo percorri via Roma, svolta a destra per la strada Provinciale per Riolo Terme (via Monticino), oltrepassa la Rocca e svolta a sinistra in una strada non asfaltata e in ripida salita che conduce al Santuario. Sul retro dell’edificio c’è un Museo Geologico all’aperto, in corrispondenza di una cava da cui fino a poco tempo fa si estraeva il gesso. La Torre dell’Orologio, infine, nacque nel 1290 per controllare le mosse degli assediati nel vicino castello di Baccagnano e, insieme alla Rocca, costituì il sistema difensivo della località. Con il rifacimento del 1850 vi fu posto anche l’orologio con quadrante a sei ore. Dalla torre si gode di una bellissima vista sulla Vena del Gesso e si può visitare nei giorni festivi e prefestivi, dalle 15:30 alle 18:30. L’ingresso è gratuito.
Costruita nel XIV secolo, la Via degli Asini è una strada sopraelevata che riceve luce da un sistema di finestre ad arco di diverse dimensioni. Si tratta di un’originalità architettonica unica al mondo. Il nome deriva dal ricovero per gli animali dei birocciai che l’abitavano, ovvero i lavoratori che trasportavano il gesso delle cave servendosi degli asinelli.

Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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