Dove la Svizzera parla italiano: da qui passa il treno più bello al mondo

Dove la Svizzera parla italiano: da qui passa il treno più bello al mondo

Tra il passo alpino e il lago, un piccolo centro di montagna conserva tracce di storie, cammini e architetture silenti
Adriano Bocci  | 25 Set 2025  | Tempo di lettura: 4 minuti
Poschiavo e Trenino Rosso del Bernina, Canton Grigioni, Svizzera. Shutterstock_2652931067
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I riders che conoscono il Passo del Bernina si trovano ad attraversare un tipico borgo alpino anticipato da un bellissimo laghetto. Siamo all’ingresso del grande cantone svizzero dei Grigioni: procedendo oltre il passo si va nell’Engadina e nella rinomata località turistica di St. Moritz; al di qua del valico si respira ancora un po’ di “Italia”, sebbene siamo già oltre il confine. È un borgo dall’aspetto rurale, sobrio, circondato dalle vette alpine e con un lago ideale per passeggiate e relax. Da qui passa la famosa ferrovia turistica del Trenino Rosso del Bernina, patrimonio UNESCO che collega Italia e Svizzera con paesaggi magnifici, ma noi ci andiamo in moto, con un bel viaggio che parte dal nord Italia! E appena parcheggiamo la moto, ci rilassiamo subito, vista lago, naturalmente.

Un giro attorno allo specchio d’acqua alpino

La passeggiata più semplice è certamente quella che fa il il giro completo del bacino lacustre di montagna. In tutto? 8 km che si possono percorrere in un’ora e mezza di camminata tranquilla. Si può partire sia da Miralago che da Le Prese, i due centri affacciati su cotal specchio. Il percorso è in parte su asfalto e in parte su sterrato; lungo alcuni tratti si trovano piccole gallerie scavate nella roccia.

Il comune alpino della ferrovia del Bernina

Collegiata di San Vittore Mauro, Poschiavo. Shutterstock_2429986075

Poschiavo (Cantone dei Grigioni, Svizzera) sorge a 1014 m s.l.m. nell’omonima valle, laterale della Valtellina, percorsa dal fiume Poschiavino. Il punto più alto del comune è la cima del Piz Palü (3905 m s.l.m.). Nel territorio ci sono molte cime raggiungibili a piedi, come il Pizzo Sassalb (2.862 m s.l.m.) dal caratteristico calcare bianco, e tanti laghi alpini d’alta quota, oltre al Lago di Poschiavo. Ci sono diverse cose che meritano una sosta:

  • Museo Poschiavino, pieno centro storico all’interno del Palazzo De Bassus-Mengotti, racconta la storia della valle attraverso testimonianze della vita, della cultura e dell’arte del passato. Inoltre ci sono esposizioni sia temporanee che permanenti, come la galleria dei De Bassus. L’ingresso ha un costo di 10 franchi svizzeri (poco più di 10 euro). Un’altra sede del Museo Poschiavino, dedicata a 650 anni di storia locale e di vita contadina, si trova nella Casa Tomé – anch’essa nel centro storico. Fino al 19 ottobre sono aperti martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 14.00 alle 17.30; domenica si fanno le visite alle 11.
  • Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia – Un nome molto curioso che identifica una millenaria attrazione naturale. Si trova a 500 metri circa a sud della stazione ferroviaria di Cavaglia, ed è raggiungibile attraverso un sentiero ben segnato. Il Giardino dei Ghiacciai di Cavaglia stupisce il visitatore con le “marmitte dei giganti”, ovvero enormi buche delle rocce, formate in seguito alla potente e costante pressione dell’acqua del ghiacciaio nel corso dei millennini. Perché si chiamano “dei giganti”? Perché queste enormi cavità sono talmente profonde da poter contenere un gigante; puoi andare a verificare!
  • La Collegiata di San Vittore Mauro è una collegiata dell’alto Medioevo con il campanile della prima metà dell’XIII secolo, molto bella l’architettura tardogotica e romanica.
  • La Tor è una antica torre dove tra sedicesimo e diciassettesimo secolo vennero fatti più di 300 processi per stregoneria, di cui 130 catalogati fra 1631 e 1753, con gli atti processuali ancora nell’archivio comunale.

A seconda di come volete muovervi, avete diverse opzioni per parcheggiare a Poschiavo: c’è un parcheggio sulla strada 29 poco prima dell’Albergo Ristorante Grotto Miralago all’inizio del Lago di Poschiavo prima di arrivare al borgo e ce n’è uno subito dopo l’hotel Le Prese in località Prese; al centro di Poschiavo c’è un parcheggio a ovest vicino al cimitero (vicino al centro) e uno direttamente al centro sempre sulla strada 29. Eventualmente ne avete uno a est, borgo inoltrato, a Via dal Poz 66A, sotto alla Collegiata di San Vittore Mauro e al vecchio monastero di Santa Maria Presentata.

Consigli di viaggio

Mappa

Percorso

Il viaggio dura due ore abbondanti: meglio partire di buon mattino. Da Lecco la direzione è quella della Statale SS36 del Lago di Como e dello Spluga, per poi proseguire sulla SS38 dello Stelvio in direzione Sondrio. Continua avanti fino a Tirano; al bivio svolta a sinistra verso la dogana di Campocologno. Continua in territorio svizzero sulla strada 29 che attraversa Brusio e poi costeggia il Lago di Poschiavo: in pochi minuti arrivi al borgo. Per proseguire per il Passo del Bernina è sufficiente seguire la strada senza deviazioni, e affrontare le curve e tornanti che portano fino alla cima a 2.328 metri di altitudine.

Adriano Bocci
Adriano Bocci

Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.

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