Può sembrare strano ma, anche nei paesaggi più placidi e riposanti come il Lago di Como, esistono luoghi vertiginosi e scoscesi adatti a chi ama le emozioni forti. Bellano è il borgo conosciuto per l’Orrido, una gola scavata in 15 milioni di anni dall’erosione del torrente Pioverna e del ghiacciaio dell’Adda. “Orrore di un’orrenda orrendezza“, lo ha definito il poeta bellanese Sigismondo Boldoni. Un altro noto scrittore di questi luoghi, Andrea Vitali, lo cita spesso nei suoi romanzi. È un anfratto spaventoso ma anche affascinante, visto che è visitato da oltre centomila persone ogni anno, e ha contribuito a introdurre il paese del Lario nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia, classificandosi settimo nella gara del Borgo dei Borghi 2023.
L’Orrido di Bellano
Bellano, a 202 m s.l.m. al termine della Valsassina, fa parte della provincia di Lecco e nella sua parte occidentale è interamente bagnata dal Lago di Como, considerato il lago più “letterario” d’Italia, perché scenario del romanzo I promessi sposi di Alessandro Manzoni. Ma questa località a maggior ragione ha a che fare con la letteratura, visto che ha dato i natali ai già citati scrittori Andrea Vitali e Sigismondo Boldoni, e ricordiamo anche Tommaso Grossi, Antonio Balbiani, Luciano Lombardi. Inoltre, qui è nato anche il pittore Giancarlo Vitali; si può facilmente capire perché la cittadina è conosciuta come “il paese degli artisti”!
In una visita a Bellano non si può non provare il brivido di attraversare l’Orrido. Si tratta di un canyon molto stretto, che si può percorrere su un sistema di passerelle ancorate sulle pareti a picco sull’acqua, che raggiungono anche la grande cascata posta a monte. Il percorso dura 20-30 minuti. All’ingresso c’è una torre di quattro piani, la cosiddetta Cà del Diavol (Casa del Diavolo), con una scala a chiocciola interna: un luogo su cui aleggiano diverse leggende e che aumenta il mistero che circonda questo angolo ai piedi delle Alpi. Il passaggio sulla passerella ha un costo di 6€; con il prezzo complessivo di 15€ è compresa anche la visita alla Cà del Diavolo.
L’edificio più importante del borgo è la Chiesa prepositurale dei Santi Nazaro e Celso, costruita dai Maestri Comacini nel XIV secolo. Ha origini paleocristiane, ma in seguito a una devastante alluvione nel 1341 è stato necessario ricostruirla in una posizione più sopraelevata. All’interno si possono ammirare molti affreschi del XVI secolo.
Vista di Bellano: il borgo, il porticciolo, il lago.
Per terminare la visita, non c’è niente di meglio che una passeggiata nel borgo e sul Lungolago, che diventa particolarmente incantevole nell’ora del tramonto, con il sole che si adagia dietro i monti rifrangendo sull’acqua tonalità dal giallo all’arancio al rosso. Vuoi fare il bagno? Si può, e puoi scegliere tra la spiaggia pubblica e lo stabilimento attrezzato del Lido di Bellano.
A partire da Como, è necessario spostarsi verso l’altro “ramo del Lago di Como”, quello che manzonianamente “volge a mezzogiorno”, cioè quello di Lecco: prendi la SS342 fino a Erba e poi la SP639 fino a Lecco. Imbocca quindi la SS36 che costeggia la sponda orientale del lago (mantenendo lo specchio d’acqua sulla tua sinistra) e continua fino a raggiungere Bellano, concludendo così un itinerario di circa un’ora.
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
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