È il piccolo borgo più bello della Lunigiana, ed ecco come è riuscito a conquistare proprio tutti

È il piccolo borgo più bello della Lunigiana, ed ecco come è riuscito a conquistare proprio tutti

Stefano Maria Meconi  | 30 Apr 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti

Percorrendo la “spina dorsale d’Italia”, quegli Appennini che separano il nord e il centro del paese, si incontrano numerose strade che fanno la felicità dei riders ma non solo. È nella Lunigiana, terreno di incontro tra Toscana e Liguria, che si celano piccoli borghi apprezzabili per la loro originalità, l’essere rimasti fedeli a tradizioni secolari, rifacendosi il trucco ma senza rinunciare a ciò che c’è dietro, ovvero il bello dell’originale, del passato. Come Bagnone, uno dei più piccoli borghi del territorio, uno scrigno color della pietra, attraversato da un torrente e immerso tra i boschi. Sembra una fiaba, forse lo è. Partiamo?

Bagnone in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Il nostro itinerario su due ruote di oggi ci vede partire da Bologna, capoluogo della regione Emilia Romagna, per raggiungere Sestola, piccolo comune in provincia di Modena. Come primo tratto dobbiamo uscire dalla città metropolitana di Bologna, facendo in parte la Via Nuova Bazzanese, poche centinaia di metri e ci troviamo in Via Garibaldi attraversando le tante frazioni intorno al capoluogo felsineo. Proseguiamo dritto per 10 chilometri fino al momento di svoltare sulla strada provinciale 4, una tratta lontano da strade frequentate, costeggiando il fiume Panaro in appena due ore dalla partenza ci troviamo a Sestola.  Siamo pronti a ripartire da Sestola e affrontare la scalata del monte Cimone, lasciamo scorrere i chilometri immersi nella bassa vegetazione caratteristica di questi monti ed imbocchiamo la strada provinciale 324, passando il confine tosco-emiliano ci troviamo a Castelnuovo di Garfagnana. Da qui proseguiamo per Cerreto Laghi, percorrendo la strada provinciale 91 per 65 km. L’ultima tratta del nostro motoitinerario ci porta da Cerreto alla nostra meta finale, il borgo di Bagnone. Dobbiamo percorrere la strada statale 63 e la strada provinciale 22 percorrendo 60 km

Bagnone, il borgo di delizia nel cuore della Lunigiana


Il centro storico di Bagnone, “sospeso” sullo scorrere del torrente omonimo

Il borgo si chiama come il torrente, o è il torrente ad aver dato il nome al borgo? Una domanda marzulliana che ci introduce alla scoperta di Bagnone, un piccolo scrigno di case ed edifici dal colore grigio-ocra incastonate su una collina nel cuore della Lunigiana. Un borgo “di delizia”, potremmo definirlo, con i suoi appena 1700 abitanti che difendono questa bella località. Percorrendo i suoi vicoli, intrisi di storia e che sembrano emersi da un unico blocco di roccia, incontriamo l’antico Castello e le numerose chiese, come quella di San Niccolò, risalente nella sua forma attuale alla prima metà del Settecento.

Molti edifici di Bagnone sono dotati di portici, una consuetudine ricorrente in diverse città – piccole e grandi che siano – del Nord Italia. Nonostante l’apparente dimensione ridotta del borgo, però, i luoghi da scoprire non mancano, a partire dall’antico ponte medievale che supera il torrente omonimo della città, oppure l’elegante Teatro Quarteri, passando per il millenario Oratorio di San Niccolò o il trecentesco castello Malaspina. Una passeggiata, quella nel borgo, da fare a piedi per stimolare la fame. E qui, tutto il carattere gastronomico della Lunigiana emerge in pieno: testaroli, sgabeo, panigacci, patona, barbotta. Nomi curiosi che celano primi piatti della tradizione, una schiacciata di cipolle e farina di ceci o delle schiacciate fritte e farcite con formaggi e salumi.

Cosa vedere nei dintorni


Castelnuovo di Garfagnana

Sul territorio comunale di Sestola insiste il profilo del monte Cimone che, con i suoi 2.200 metri, si attesta come vetta più alta degli Appennini, questa zona vi appassionerà concedendovi la possibilità di concentrarvi alla guida affrontando davvero tante curve.

Lungo il percorso incontriamo Castelnuovo di Garfagnana, capoluogo dell’altra regione storica della Toscana settentrionale, con la splendida Rocca Ariostesca, così chiamata poiché ospitò Ludovico Ariosto, padre dell’Orlando Furioso ma che qui risiedette in qualità di governatore per conto della famiglia EsteInsieme alla Fortezza di Mont’Alfonso, alla Porta di Castruccio e al Teatro Alfieri, è una splendida località che merita qualche ora di sosta.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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