È l'antica abbazia del XII secolo che si raggiunge in meno di un'ora da Milano: qui la città è solo un lontano ricordo

È l’antica abbazia del XII secolo che si raggiunge in meno di un’ora da Milano: qui la città è solo un lontano ricordo

Una "day experience" alle porte del capoluogo lombardo per vivere uno dei luoghi più interessanti della campagna meneghina
Redazione TrueRiders  | 04 Set 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti

Costretti ad un agosto milanese, con gli amici quasi tutti al mare o in montagna, che si fa in una splendida domenica lombarda, con quel “cielo di Lombardia così bello quando è bello” ed una piacevole temperatura estiva ma non torrida? Piccole escursioni fuori porta, brevi, piacevoli, che ti fanno scoprire natura, arte, storia e sapori. E non è necessario avere grandi mezzi, pertanto lascio a riposo la mia adorata BMW GS 1250 Esclusive e per una gitarella facile e leggera prendo, con mia moglie, il duttile Yamaha Tricity 155, ottimo per percorsi brevi e facili.

Come arrivare all’Abbazia di Morimondo. L’itinerario

Mappa

Percorso

Ci sono diversi percorsi ed io, alla SS494, preferisco da zona San Siro prendere Via Legioni Romane, Via Zurigo, Bisceglie, Via Parri e proseguire diritto verso la SP114 diretta a Cusago, Albairate, Abbiategrasso e qui prendere la SS526 che ti porta dritto a Morimondo. Scelgo solitamente questo percorso, rispetto alla SS494, perché è più immerso nel verde della tipica e piatta campagna lombarda, è meno trafficato e lo ritengo mediamente meno pericoloso.

L’Abbazia di Morimondo, una meraviglia da scoprire a meno di un’ora da Milano

Lo sguardo spazia lontano sopra la campagna verde e se hai fortuna arrivi fino al Monte Rosa. Rispettando i limiti in 40’ sei a Morimondo, un minuscolo paesino costruito intorno alla splendida Abbazia che si erge su un piccolo roccolo che domina un vastissimo territorio agricolo, ancora oggi proprietà della Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano in seguito alla bolla di papa Pio IV del 1561 in accordo con San Carlo Borromeo che la trasformò in parrocchia. Fu fondata nel 1134 da Monaci Cistercensi francesi provenienti dall’Abbazia di Morimond (Fresnoy-en-Bassigny, Francia) e la sua storia ha visto sorti alterne, cominciando dai saccheggi del 1200 a causa della lotta tra Milano guelfa e Pavia ghibellina, passando a una rinascita nel XV secolo sotto la guida degli Abati Commendatari, ai disastri del periodo napoleonico, ai periodi di smembramento a vari privati, per essere ora di proprietà del Comune che ha intrapreso importanti e positivi restauri dal 1982.

Attualmente è Museo riconosciuto da Regione Lombardia e la gestione è affidata alla Fondazione Abbatia Sancte Marie de Morimundo che organizza splendide visite guidate, con personale altamente qualificato che in 90’ permettono una ottima scoperta della struttura e della storia. La nostra guida è stata la sig.ra Chiara che ringrazio moltissimo per capacità, disponibilità e passione. La visita guidata è mandatoria.

Il paesino circostante, 1002 abitanti comprese le numerose frazioni, è fatto da poche case e molti ristoranti con buona scelta culinaria, che spazia dai salumi, ai formaggi, primi robusti ed interessanti secondi. Questa volta abbiamo pranzato bene ed al fresco sotto il portico de La Grancia (Corte dei Cistercensi, 9, Morimondo. Aperto tutti i giorni tranne lunedì), bella e buona trattoria a fianco della basilica, ma la scelta è varia e ho buoni ricordi anche del Priore e della trattoria di S. Bernardo. Lì vicine e ce ne sono altre interessanti e di diverso prezzo per giungere anche ad un buon esercizio che fornisce spuntini con porchetta e salsicce grigliate.

Articolo e foto di Paolo Favini

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