Il borgo dei murales più famoso d'Italia è un vero e proprio museo a cielo aperto

Il borgo dei murales più famoso d’Italia è un vero e proprio museo a cielo aperto

Paolo Albera  | 23 Ago 2023  | Tempo di lettura: 4 minuti

Oltre 100 murales da scoprire per le vie del borgo medievale: Dozza è quel che si dice un “museo a cielo aperto”, da visitare, ammirare e soprattutto fotografare. La tradizionale Biennale del Muro Dipinto, che dal 1960 a oggi si svolge nel mese di settembre degli anni dispari, richiama tanti artisti dall’Italia e dal mondo, che realizzano le loro opere sui muri delle case. Molte opere rimangono nel tempo, altre vengono aggiunte, altre ancora vengono sostituite: ogni due anni il borgo dell’Emilia Romagna cambia aspetto e diventa sempre più bello. Dunque vale la pena andarci non una, ma più volte; sempre in moto ovviamente!

Dozza in moto, come arrivare

Mappa

Percorso

Andare a Dozza è molto semplice, poiché si trova sulla Via Emilia SS9. Bologna è molto vicina (meno di un’ora dal centro), e per i vacanzieri sulla riviera romagnola non è molto distante (meno di due ore da Rimini). I tempi si riducono molto prendendo l’autostrada A14 Bologna – Taranto, ma che gusto c’è? Meglio attraversare i borghi e fermarti dove ti porta l’istinto, oppure il palato, visto che queste terre hanno una cucina tradizionale squisita e generosa. Opzione molto interessante, infine, è arrivare da Firenze (due ore circa), scavallando l’Appennino sulla statale SS65 della Futa, e sul Passo della Raticosa svoltare a destra sulla SP58 per scendere fino a destinazione.

Tutto ciò che non puoi perderti nel borgo dei murales


Dozza, il borgo dei murales

Dozza si trova in provincia di Bologna, ma è il primo comune che fa parte del territorio della Romagna storica, dunque per essere precisi si può definire un paese non emiliano ma romagnolo. Si trova in pianura a 190 metri s.l.m. a pochi km da Imola, ed è iscritto nella lista dei “Borghi più belli d’Italia”. Bastano pochi passi per visitare questo borgo medievale, ma la passeggiata non sarà breve, perché vale la pena fermarsi a fare tante foto!

I murales di Dozza: dove sono e come trovarli

I murales si possono trovare facilmente nel cuore del borgo di Dozza, in particolare in via XX Settembre, via Edmondo De Amicis e nei vicoli del centro. Tra i più famosi c’è l'”Arcobaleno” di Alfonso Frasnedi che si trova sulla porta d’ingresso al centro medievale, e l'”L’angelo di Dozza” di Giuliana Bonazza che protegge una porta di una casa. Sotto ogni opera (che puoi trovare su facciate delle case, muri dei portici, pareti degli edifici…) puoi trovare il nome dell’autore e l’anno di creazione. Per avere una mappatura precisa e orientarti meglio, puoi scaricare l’app Dozza Muro Dipinto.

La Rocca Sforzesca

L’arte a Dozza non è solo sui muri, ma anche all’interno della Rocca Sforzesca: qui si trova il Centro Studi e Documentazione del Muro Dipinto, ovvero un’esposizione dei bozzetti dei murales realizzati dai maggiori artisti contemporanei che hanno abbellito il comune con le loro opere. L’edificio (originario del XIII secolo, successivamente revisionato) è ottimo da visitare nella sua interezza, in particolare gli appartamenti, i saloni affrescati, le stanze con il mobilio d’epoca, la sala delle torture, e persino le prigioni e il pozzo a rasoio. È aperto tutti i giorni e l’ingresso (biglietto intero) costa 7,50€.

La Passeggiata degli Artisti

Poco lontano dal centro c’è una via panoramica (Via Sant’Anastasia, affacciata sulla Valsellustra) chiamata “Passeggiata degli artisti”, con frequenti pannelli informativi dedicati al tema del paesaggio, che documentano le opere degli artisti che hanno prestato la propria arte in questo comune.

Un’altra opera d’arte a Dozza? Il vino!

Il vino può essere considerata un’altra grande opera d’arte di questo bellissimo territorio che ama mangiare e bere bene. L’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna è il luogo ideale per degustare le migliori etichette locali, con i principali vini tipici della zona. Da qui parte il Sentiero del Vino, altra bella passeggiata che conduce nella campagna disegnata dai vigneti; qui non ci sono murales, la natura è già uno spettacolo da sé!


“L’arcobaleno” che dà il benvenuto a Dozza ai visitatori del borgo dipinto

Paolo Albera
Paolo Albera

Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.



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