Ci sono luoghi che aspettando solo di essere scoperti su due ruote e il cuore della Toscana rientra tra di essi. Colline dolci e verdi, borghi medievali e tanto vino: sono le caratteristiche della zona in cui è nato il Chianti, in una piccola meraviglia circondata da due castelli e con le strade bianche. In questo borgo è impossibile non fare scorta di bottiglie originali e partecipare a ottime degustazioni. Pronti a partire?
In mezzo alle colline toscane, si trova Gaiole in Chianti. Circondato da castelli fiabesche, il borgo era noto già in epoca etrusca e romana ma fu nel Medioevo che divenne un importante centro agricolo e commerciale, complice la sua posizione tra il Chianti e il Valdarno superiore.
Il simbolo del Chianti Calssico è il monumento al Gallo Nero di Piazza Ricasoli: tre metri di scultura in ferro di Fabio Zacchei. Nel XIV secolo, il paese è stato designato come capoluogo di terziere nella Lega del Chianti, un’organizzazione con Firenze, Radda e Castellina nata per difendersi da Siena. E fino al 1555 ci sono stati molti conflitti, fino alla sconfitta di Siena e la sua annessione al Granducato di Toscana. Un altro avvenimento importante fu la rivoluzione agricola nel XIX secolo, che trasformò la parte produttiva e permise a Bettino Ricasoli di definire la formula moderna del vino Chianti.
Ma cosavedere a Gaiole in Chianti? Innanzitutto, c’è il Castello di Brolio che domina le colline circostanti, legato a Bettino per la nascita del Chianti Classico; qui ci si può fermare ad ammirare chilometri di vigneti. Non lontano si trova il Castello di Meleto: torri, giardini curati e atmosfera d’altri tempi, è uno dei punti più fotografati della zona. Puoi esplorare le sale interne del castello e conoscere tanti dettagli sulla vita dei nobili e sulla difesa del territorio.
A qualche chilometro di distanza, c’è il Borgo di Vertine, un insediamento medievale perfettamente conservato. Sempre in zona, c’è la Pieve di Santa Maria a Spaltenna, una chiesa romanica del X secolo, in un angoletto di Gaiole circondato dal verde delle colline. Impossibile, però, non rimanere affascinati dalle strade bianche che caratterizzano tutto il territorio; quando si alternano con i vigneti, i casali isolati e i boschi ombrosi formano paesaggi da cartolina.
Da Gaiole parte L’Eroica, una corsa d’epoca su due ruote (manuali) sulle strade sterrate. Ma dopo tanta fatica, serve il carburante, quindi andiamo alla ricerca di cibo; tra i piatti più buoni, ci sono la ribollita, i pici al ragù di cinghiale o col sugo all’aglione, l’immancabile bistecca alla fiorentina, salumi e formaggi. Molte osterie e ristoranti offrono menù stagionali coi prodotti freschi.
Ogni pezzetto di oggi è un piccolo (relativamente) motivo per fare sosta, col fascino tutto toscano. C’è Signa con lo storico legame sulla produzione di cappelli di paglia che arricchisce un po’ l’atmosfera col Castello di Signa e dalla Pieve di San Giovanni Battista. Montelupo Fiorentino invece la si conosce come la capitale della ceramica con botteghe artigiane e appunto il Museo della Ceramica che racconta la tradizione artistica.
Continuando c’è Montespertoli, tra le colline del Chianti, che incanta col Museo della Vite e del Vino e la Pieve di San Pietro in Mercato che sono parte delle cose da vedere se vuoi una giornatina di pace. E infine c’è Panzano in Chianti che ha panorami meravigliosi, la Chiesa di Santa Maria Assunta e il suo castello, il Castello di Panzano, sempre immersi nel mosto della tradizione vinicola.
Partendo dal centro di Firenze attraversa Via dei Neri, il Lungarno delle Grazie e il Lungarno della Zecca Vecchia per andare verso il Lungarno Guglielmo Pecori Giraldi e imboccare la SS67. Ciò ti porta in mezzo alla città e da Viale Etruria e poi SGC Firenze-Pisa-Livorno arrivi verso Via Livornese in direzione di Lastra a Signa.
E Firenze la abbiamo lasciata. Dopo aver lasciato Firenze raggiungi Signa seguendo Via Roma e Via dello Stadio, andando poi lungo la SS67 nel verde della pura campagna toscana. Si continua verso Montelupo Fiorentino attraverso Viale Cento Fiori, un tratto che anticipa un cambio di scenario verso paesaggi un po’ più rurali.
A Montelupo Fiorentino prendi Via Roma, che poi diventa Via Raffaello Caverni, e segui le indicazioni per la SP12 Val di Pesa. Fatti qualche rotonda e stradelle piccole nella natura toscana sulle SP80 Del Virginio e la Strada Provinciale 4 Volterrana, ciò per arrivare a Montespertoli. Da Montespertoli si va per strade panoramiche e belle curvose: Via Poppiano, Via Lucciano e la SP93 Certaldese in direzione San Casciano in Val di Pesa. Da qui devi seguire le indicazioni per Panzano in Chianti e farti la SP93, la SP92 e la SP118, circondato da quei vigneti e uliveti che descrivono il centro del Chianti.
L’ultima parte ti porta da Panzano in Chianti a Gaiole in Chianti. Prendi la SP118 e segui le indicazioni per la SP2bis e la Strada Provinciale di Molinlungo, strade che regalano panorami stupendi e probabilmente quelle per cui vorrai sostare. Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono SS67, SP12 Val di Pesa, SP93, SP118, SP2bis e la Strada Provinciale di Molinlungo.
Per l’itinerario diretto (e dinamico) su Maps tocca qui.
Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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