È uno dei borghi dipinti più belli d'Italia, e si nasconde tra le cime del Piemonte. Ecco dove si trova questo quadro a cielo aperto

È uno dei borghi dipinti più belli d’Italia, e si nasconde tra le cime del Piemonte. Ecco dove si trova questo quadro a cielo aperto

Paolo Albera  | 08 Mag 2024  | Tempo di lettura: 4 minuti

Senza dubbio ha tutti i titoli che servono per essere una destinazione da segnare tra le preferite: è un Comune Bandiera Arancione ed è inserito nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia. Ma a sedurre i visitatori sono soprattutto i mille colori: murales, pitture, balconi fioriti, è questa la caratteristica inconfondibile di Usseaux, piccolo paese di montagna in Val Chisone, a una trentina di km dal confine francese. Se le Valli Olimpiche del Piemonte vantano famosi centri sciistici – come le vicine Pragelato, Sestriere, Cesana, Claviere – questo borgo a 1.416 metri di altitudine è un’adorabile mèta d’estate, per una bella gita fuori porta, ovviamente in moto.

P.S. Per chi non mastica il francese: si pronuncia “ussò”!

Usseaux in moto, l’itinerario

Mappa

Percorso

Per fuggire la cappa afosa dell’estate cittadina, una gita a Usseaux è ideale perché dal capoluogo Torino si raggiunge facilmente. La tentazione è di fare l’autostrada Torino-Pinerolo, ma ti avvisiamo che rispetto alla strada provinciale il guadagno di tempo è minimo (cinque-dieci minuti) quindi vale la pena immergersi nelle campagne e percorrere la SP23 del Colle di Sestriere: Nichelino, Candiolo, Airasca e poi Pinerolo. Può essere una buona idea fare tappa nella cittadina medievale piemontese e visitare il centro storico che sale fino alla panoramica Basilica di San Maurizio. Da Pinerolo è sufficiente continuare sulla stessa strada (SP23) salendo per la Val Chisone – Villar Perosa, Perosa Argentina, Fenestrelle – e arrivare quindi a Usseaux.

I luoghi da vedere a Usseaux, il borgo fiorito della Val Chisone


Case di Usseaux dipinte con i tradizionali murales

Fiori, sì, ma prima di tutto natura. Usseaux fa parte del Parco naturale Orsiera – Rocciavrè e del Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand, ed è circondato dallo spettacolo delle Alpi piemontesi. Come tutti i paesi di montagna ha subìto per tutto il Novecento il fenomeno dello spopolamento, e ora i residenti sono meno di duecento. Ma non si tratta certo di un paese fantasma abbandonato a se stesso, anzi, è molto ben tenuto e curato, ed è una meraviglia da visitare attraverso i vicoli ravvivati dalle fantasie floreali sui balconi delle vecchie case.

La Chiesa di San Pietro e gli edifici del Settecento

La pregevole chiesa parrocchiale di San Pietro è originaria del XVII secolo, costruita per sostituire la chiesa antica passata più volte di proprietà tra cattolici e valdesi, le due principali comunità religiose del pinerolese. Oltre alla chiesa, anche diversi edifici del paese risalgono al periodo intorno al 1700: la maggior parte sono ristrutturati e si possono apprezzare con una bella passeggiata nel borgo. Da vedere il forno, il lavatoio e il mulino, intervallati dalle tante e caratteristiche fontane.

Le meridiane dipinte del borgo di Balboutet

Stupefacente è la visita al borgo di Balboutet, esposto al sole, e quindi in posizione particolarmente felice per le meridiane. Ce ne sono tantissime, unite nel cosiddetto “Percorso delle Meridiane di Balboutet”. Dipinte in maniere originali, se ne vedono di tutti i tipi: con i segni zodiacali, con la notazione oraria babilonese, con il calendario, per poi culminare con la Piazza del Sole, dove è raffigurata a terra una gigantesca meridiana.

I laghi di Pourrieres e di Laux

Il Lago Laux circondato dal paesaggio alpino della Val Chisone

Il Lago di Pourrieres è artificiale, nato nel 1950 a causa della costruzione di una diga sul torrente Chisone. Si trova a 1.392 m s.l.m. ai piedi della borgata di Pourrières e la sua antica chiesa. Il Lago di Laux è un gioiello di pace e natura, a poca distanza dal borgo di Fenestrelle (per gli escursionisti, si può percorrere il sentiero che arriva fino alla località del famoso Forte) e con un grazioso hotel ristorante consigliato per chi vuole un weekend in montagna di serenità e aria fresca.

Punto Museo Brunetta d’Usseaux

Infine, per una breve esplorazione della storia di questo paese, si può fare una breve visita al Punto Museo Brunetta d’Usseaux – Protagonisti ed Eroi dedicato alla figura del Conte Eugenio che, anche se la famiglia aveva una tradizione militare, fu membro del Comitato Olimpico Internazionale e tra i primi a proporre nel 1911 la creazione dei Giochi Olimpici invernali (Via Conte Eugenio Brunetta, 53. Usseaux, TO).

Paolo Albera
Paolo Albera

Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.



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