La bella penisola d’Istria, si sa, per breve tempo nel Novecento è stata italiana. Oggi è suddivisa tra Croazia e Slovenia, ma all’Italia rimane ancora un piccolo lembo, che corrisponde all’estremità meridionale del Friuli Venezia Giulia. Ancora più a sud di Trieste, dove il confine si tocca con un dito, c’è ancora oggi un piccolo borgo che è un crocevia di lingue e dialetti, usi e costumi. Qui, in quella che sembra una piccola Venezia (e non è una definizione a caso, avendone visto una lunghissima dominazione), ognuno conserva un suo posto, esattamente come le barche ormeggiate nel porticciolo, chiamato affettuosamente mandracchio. È uno dei luoghi più interessanti della zona: è stato inserito dal Corriere della Sera tra i 15 porticcioli più belli d’Italia. Le calli, le architetture, la cucina, riflettono il lungo dominio che nei secoli ha esercitato la Repubblica di Venezia: con la sua atmosfera tranquilla e rilassata, è una località ‘serenissima’ di nome e di fatto. Andiamo a scoprirla!
Il porticciolo di Muggia, o anche “mandracchio”.
Muggia e San Dorligo della Valle costituiscono il territorio dell’Istria italiano. Il capoluogo è Trieste, che confina con il comune – ci troviamo nella punta meridionale del Friuli Venezia Giulia. Sin dal medioevo ha una forte tradizione nelle feste di carnevale, con un’acerrima rivalità tra le compagnie carnevalesche. Ha diverse spiagge per andare al mare, ma anche molte attrazioni da visitare per un viaggio che coniuga cultura e relax. A partire dal porticciolo, detto il “mandracchio“: è così che di solito viene chiamato lo specchio d’acqua riservato all’ormeggio di battelli e barche di piccole dimensioni. Il porticciolo di Muggia ha la caratteristica di spingersi fin dentro l’abitato, a ridosso delle case. Il vento frequente e la consolidata tradizione nautica hanno fatto sì che in questa località crescessero grandi campioni di vela.
Proprio sopra il mandracchio si erge il Castello, costruito nel 1374, dall’aspetto severo e squadrato a pianta rettangolare. Ebbe funzioni militari fino al 1700, successivamente fu abbandonato, ma dal 1991 gli fu ridata dignità grazie alla cura dello scultore Villi Bossi che lo ha risollevato e restituito alla comunità come sede di incontro per eventi musicali e artistici. Si può visitare su prenotazione.
Il centro storico di Muggia.
Il Museo d’arte moderna Ugo Carà espone le opere dello scultore e designer muggesano del Novecento. Oltre al corpus delle sue opere, offre un programma di mostre d’arte moderna e contemporanea. Si trova in via Roma 9, l’ingresso è gratuito.
Uno dei musei più importanti di Muggia è quello civico archeologico, che si trova presso la Casa Veneta nel centro storico (Calle Oberdan 14) e espone reperti ritrovati in diversi siti del territorio, in particolare sul Monte Castellier. Questo sito si può raggiungere con una breve strada che parte dalla chiesetta di Santa Barbara e sale a 240 m s.l.m.: si possono vedere il Castelliere di Elleri e la Necropoli di Santa Barbara. Per completare l’esperienza, è possibile visitare il Parco Archeologico di Muggia Vecchia, in corrispondenza del borgo medievale d’altura, che fu abbandonato a vantaggio del borgo sul mare. E poi nuove strade dell’Istria ti aspettano: un nuovo itinerario è pronto per te!
Muggia è molto vicina a Trieste, basta un quarto d’ora per raggiungerla. Ma per fare un viaggio più panoramico, si può passare dalla Slovenia. Raggiungi Gorizia (autostrada A34 Villesse-Gorizia) e continua in Slovenia sulla superstrada H4, una tratta molto comoda che porta a Vipacco e Razdrto. Segui a destra la A1 in direzione di Spodnje Škofije/Srmin- Škofije. A Spodnje Škofije prendi l’uscita per la H5 che conduce a Muggia, di nuovo nei confini italiani. Per fare questo viaggio dovrai essere provvisto della vignetta autostradale slovena: il costo per le moto è di 8€ alla settimana. Per il ritorno puoi tranquillamente tornare a Trieste sulla strada litoranea!
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