
Negli oltre 25 mila chilometri quadrati che fanno della Sicilia la più grande isola del Mediterraneo, c’è davvero tantissimo da vedere. Non solo le spiagge amatissime dai vacanzieri estivi, ma radici culturali che affondano in migliaia di anni di storia, grandi città e piccoli borghi, molti dei quali rimangono ai margini dei flussi turistici. Come un paesino tra i Monti Nebrodi e il Mar Tirreno, che pure fa parte dei Borghi più Belli d’Italia, e permette di godere di una vista privilegiata sulle Isole Eolie. È la magia del messinese, territorio che sorprende con la sua ricca varietà di luoghi, di storie, di emozioni.

Ci sono pochi borghi come San Marco d’Alunzio unici al mondo per i panorami. Incastonato a oltre 500 metri d’altitudine, tra le vette del Parco dei Nebrodi, è una vera e propria terrazza panoramica sul tratto di mare che va da Sant’Agata di Militello e Gioiosa Marea, oltre che essere idealmente vicino anche alle isole Eolie. La sua è una storia antichissima, iniziata più di 2400 anni fa e un’origine che, come gran parte della Sicilia, risale al periodo della Magna Grecia.
Fondamentale nella storia del borgo è il Castello normanno, il primo costruito in tutta la Sicilia e risalente addirittura al 1061. Oggi se ne conservano parte dei resti che, insieme alla vicina piazza, sono un luogo ideale per lo svolgimento di eventi e iniziative culturali. Belli anche i ruderi dell’antichissimo Tempio di Ercole, mentre tra le tante chiese che punteggiano il panorama cittadino ci sono la Chiesa madre di San Nicola, la Chiesa dell’Aracoeli e quella di San Teodoro, dalla originale pianta a croce greca. All’ingresso del paese, poi, c’è una necropoli del periodo greco, nella quale è stato trovato un reperto coevo, un kottabos, ammirabile nel Museo bizantino-normanno di San Marco.
In soli 80 chilometri, questo percorso che ha come fulcro San Marco d’Alunzio, si spinge verso comuni dal fascino assolutamente unico, e che aggiungono molto a un itinerario da compiere in 1-2 giorni. Tra questi, Sant’Agata di Militello, capoluogo ideale dei Nebrodi, ha un lungomare di ben 5 chilometri con due parchi pubblici e numerose opere di arte contemporanea.
Ficarra, comune collinare non lontano da San Marco, ospita un bellissimo Convento del 1500 e il Santuario dell’Annunziata, del secolo precedente. Gioiosa Marea, piccola località marittima costruita dopo il terremoto del 1783 in sostituzione di Gioiosa Guardia, è ricca di splendidi palazzi di fine Ottocento, chiese barocche e percorsi naturalistici, come quello che porta a Capo Calavà
Più che itinerario, questo è un percorso “saliscendi” che affronta gli 82 chilometri come un andirivieni continuo tra il Tirreno e i Nebrodi. Partiamo da Sant’Agata di Militello, prendendo la SP162bis e poi la SP160 per 13 chilometri in direzione San Marco d’Alunzio. Dopo la visita continuiamo sulla SP160 per raggiungere la SP157 che seguiamo per 21 chilometri fino a Galati Mamertino. Da qui SP157/SP15/SS116 per 20 chilometri in direzione Castell’Umberto. Continuiamo sulla SP116/SP145 per 13 chilometri fino a Ficarra e finalmente raggiungiamo la costa, prendendo SP146/SS113 per 15 chilometri arrivando così a Gioiosa Marea.

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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