Il nonno di Amazon? È un piccolo della Lombardia che 500 anni fa ha inventato pacchi e corrieri

Il nonno di Amazon? È un piccolo della Lombardia che 500 anni fa ha inventato pacchi e corrieri

Stefano Maria Meconi  | 01 Giu 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti
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Ordine effettuato alle 22.45 del martedì, consegnato alle 9.30 del mercoledì. Per tanti di noi fare un acquisto online, e vederselo consegnato dopo una manciata di ore, non è più un desiderio, ma la realtà del nuovo modo di approcciarci allo shopping sul web. Ma come si faceva 500 anni fa, quando Amazon non esisteva, o tanto meno gli smartphone? Per scoprirlo, bisogna risalire la provincia di Bergamo, fino ad arrivare al borgo dove è stato inventato, sin dal Tardo Medioevo, un primordiale sistema di corrieri postali. Per estensione, oggi possiamo dire che questo luogo è, a conti fatti, il luogo dove è stato inventato il servizio postale per come lo conosciamo oggi. Scelto dalla Serenissima di Venezia e dallo Stato Pontificio, il lavoro creato a Cornello dei Tasso è uno dei motivi per cui arrivare fin qui. Spoiler: per farlo fino a destinazione bisognerà lasciare la moto, e arrivarci a piedi.

Cornello dei Tasso in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

La strada da prendere, a partire dal capoluogo Bergamo, è la strada statale 470 della Valle Brembana (SS 470), che si dirige verso nord a Villa d’Almè, Ambria, Antea. Arrivato nelle vicinanze di Camerata Cornello, prendi a destra la strada SP29bis, che è la vecchia statale che costeggia il fiume Brembo. Qui c’è un parcheggio in cui finisce la strada carrozzabile: per salire al paese basta seguire il sentiero indicato. Il viaggio dura tre quarti d’ora circa… camminata esclusa!

Poste, telegrafi e molto altro ancora: scoprendo Cornello dei Tasso

cornello dei tasso
L’arrivo a piedi al borgo di Cornello dei Tasso.

Cornello dei Tasso è iscritto al circuito dei Borghi Più Belli d’Italia. Situato a 800 m s.l.m., fa parte del comune di Camerata Cornello, in provincia di Bergamo. Il territorio è quello dell’Alta Val Brembana, sul corso del fiume Brembo. Fa parte del Polo Culturale “Mercatorum e Priula / vie di migranti, artisti, dei Tasso e di Arlecchino” insieme ai vicini comuni di Camerata Cornello, Dossena e San Giovanni Bianco.

Il Museo dei Tasso e della Storia Postale

L’attrazione principale del borgo è il Museo dei Tasso e della Storia Postale. Aperto nel 1991, è allestito in quattro spazi espositivi, che raccontano la storia postale e la storia della famiglia Tasso, indissolubilmente legate. Tra le “chicche” dell’esposizione, c’è una lettera del 1840 affrancata con il famoso Penny Black, il primo francobollo emesso al mondo. Non solo: c’è anche un’area dedicata ai letterati Bernardo e Torquato Tasso, che appartengono alla storica famiglia dei corrieri postali. Infine, la Sala Mercatorum è uno spazio espositivo dedicato alle mostre temporanee. Ingresso gratuito.

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Cornello dei Tasso visto dall’alto.

La Via Mercatorum

Importantissima nel medioevo come percorso per i mercanti, la via Mercatorum è un insieme di sentieri e mulattiere della zona bergamasca, che si snoda per un totale di 40 km. In seguito (XVI Secolo) venne costruita la via Priula che ne sostituiva le funzioni. La Via Mercatorum collega anche Cornello con la borgata di Oneta: qui puoi cogliere l’occasione per una visita interessante, la Casa Museo di Arlecchino (ingresso 1,50€) che espone una selezione di maschere dei personaggi della commedia dell’arte.

Cornello dei Tasso, tipico borgo medievale

Nel borgo di Cornello dei Tasso è stata effettuata la precisa scelta di non costruire strade asfaltate, e di condurre approfondite opere di restauro urbano, per restituire alla località il suo aspetto medievale. I parcheggi sono pochi; i sentieri per raggiungere il borgo sono due. Tra gli edifici rappresentativi c’è la chiesa di Sant’Antonio di Padova (o chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano). L’atmosfera di quiete e silenzio che si respira in questo insieme di case è impagabile. La visita è breve, ed è un’ottima occasione di passeggiate nel verde prima di ripartire per un nuovo itinerario in Val Brembana.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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