Il più verde dell’Umbria: da anni in questo paese di nemmeno 5000 abitanti la parola chiave è sostenibilità

Il più verde dell’Umbria: da anni in questo paese di nemmeno 5000 abitanti la parola chiave è sostenibilità

Un mosaico di frazioni, chiese rurali, sentieri: un angolo d’Umbria sospeso tra il passato delle foreste antiche e il futuro della sostenibilità.
Paolo Albera  | 02 Ago 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti

Tra i colli umbri si scopre una terra dove la sostenibilità è pratica quotidiana e il paesaggio si fonde con la natura e l’innovazione. Notizia degli ultimi giorni è che Montecastrilli ha ottenuto il riconoscimento “Spighe verdi 2025” come Comune rurale che mette in atto strategie di gestione del territorio che migliorano l’ambiente e la qualità della vita. Visitarlo è l’occasione di percorrere in moto scorci inaspettati che attraversano i piccoli borghi ternani, e trovare un’Umbria poco raccontata, ma tutta da vivere.

Montecastrilli, itinerario in moto in Umbria

Mappa

Percorso

L’itinerario parte dalla diga di Corbara e attraverso la SS448 costeggia le acque calme del lago. Svolta a destra per salire verso Collelungo, per addentrarsi nell’anima rurale della regione. Continua sulla SP83 e SP37, per raggiungere uno dei luoghi più sorprendenti dell’Umbria: la Foresta Fossile di Dunarobba, dove i tronchi preistorici emergono dal terreno come fossili viventi. Dopo questa sosta insolita, la strada porta a Montecastrilli, cuore simbolico dell’itinerario. Dopo la visita, riprendi il percorso verso la vicinissima Casteltodino, e poi imbocca a destra la SP41 in direzione della storica San Gemini, famosa per le sue acque minerali, le sue strade curate e il centro medievale incastonato tra i colli.

Cosa vedere a Montecastrilli e dintorni

 

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Montecastrilli è un borgo quasi 5000 abitanti in provincia di Terni. Si trova a 391 m s.l.m. sui colli dell’Umbria. È composto da numerose frazioni, tra cui Casteltodino, dove si ammira il panorama sulla valle sottostante, mentre a Farnetta si trova un borgo medievale ben conservato e diversi boschi. La meno nota Collesecco è interessante per le case in pietra e la vista aperta sulla valle del Tevere. In un Comune premiato per anni tra i comuni virtuosi d’Italia, membro della Rete dei Comuni sostenibili, non possono mancare sagre e feste legate all’antico mondo rurale: la principale di queste è Agricollina, mostra mercato dedicata all’agricoltura collinare, alla zootecnia e agli animali da cortile; si svolge ad aprile.

Il centro storico di Montecastrilli

Il centro storico di Montecastrilli è piccolo ma ben curato, e mostra i segni del passato medievale con i resti delle antiche mura. Da vedere la Chiesa di San Nicolò (X-XI secolo, poi completamente restaurata) che contiene affreschi e opere sacre. E poi c’è la Chiesa di Santa Maria di Ciciliano, appena fuori dal centro, una delle chiese rurali più antiche della zona.

Museo della Civiltà Contadina (località Quadrelli)

Altro luogo d’interesse a Montecastrilli è il Museo della Civiltà Contadina, che raccoglie utensili, attrezzi, documenti e foto che raccontano la vita rurale del Novecento in Umbria. Ideale per chi è curioso di come viveva il territorio prima della modernizzazione.

Percorsi naturalistici

Se ti piace camminare, allora sei nel posto giusto. Da Montecastrilli partono diversi sentieri e strade sterrate, come il sentiero tra Farnetta e Dunarobba (circa 3 km). Un altro un po’ più lungo è quello da Montecastrilli al castello di Farnetta, che passa attraverso il bosco del Frainetto: il livello è facile, è lungo circa 9 km e dà l’opportunità di incontrare una delle tante Panchine Giganti del territorio, ovvero punti panoramici da ammirare sedendosi sulla struttura di grandi proporzioni, sentendosi “piccoli” davanti alla grandezza dell’immenso paesaggio.

Una tappa fuori dal comune: la Foresta Fossile

Abbiamo menzionato Dunarobba non a caso: la Foresta Fossile di Dunarobba è una vera chicca per chi ama i luoghi particolari. In gran parte è ricoperta da sedimento, ma affiorano tronchi giganteschi risalenti a oltre due milioni di anni fa. Non è solo un sito archeologico: è una testimonianza vivente di un’era remota. Una sosta da non perdere, prima di ripartire per una nuova destinazione nella bellissima Umbria!

 

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Paolo Albera
Paolo Albera

Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.

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