La Sicilia ha borghi antichissimi, i cui primi insediamenti risalgono a decine di migliaia di anni fa, quando l’isola era ancora collegata alla penisola italiana. Uno di questi è Agira, in provincia di Enna, che sorge sul sito della greca Agyrion. Il suo centro storico, arroccato sul monte Teja, è da sempre considerato uno dei più belli dell’isola, ed è stato anche annoverato tra i “Borghi Più Belli d’Italia“. È una località che merita di essere visitata non solo per il suo fascino antico, ma anche per diverse attrazioni che la rendono particolarmente amata. Due su tutte: il famoso presepe vivente che ha luogo la notte di Natale, e il goloso dolce tipico a base di cacao e farina di ceci, ovvero le cassatelle. In particolare, quest’ultima è una buona scusa per visitare questo paese in ogni periodo dell’anno!
La strada più sicura per raggiungere Agira da Enna è la statale SS121, ricca di curve e saliscendi, che attraversa una buona parte dei borghi ennesi, tra cui Villarmosa, Leonforte, Contrada Perciata, Nissoria. Da Agira, per tornare al capoluogo, si può seguire un percorso ad anello prendendo la provinciale SP21 verso Scardilli e Carrubba e, poi, entrando nell’autostrada A19.
Tutte le attrazioni da non perdere ad Agira
Agira si trova a 650 m s.l.m. e conta circa 24.000 abitanti. Deve il nome probabilmente da uno dei capi Sicani (Agiride) che la fondò oppure dalla presenza nei paraggi di una miniera d’argento (dal greco argyros). I visitatori devono assolutamente ammirare il panorama dai ruderi del castello medievale, di cui, però, non è rimasto molto, nonostante in passato fosse ben sviluppato e presentasse ben tre cerchi di fortificazioni. L’ingresso è libero per chi vuole vedere i resti di alcune torri che sono sopravvissute ai terremoti (in particolare a quello del 1693 che compromise definitivamente la struttura). È proprio in questo scenario che ogni anno, nella notte di Natale, ha luogo il Presepe Vivente, l’unico in Italia a svolgersi in tale data.
L’Agira Canadian War Cemetery è il luogo dove sono sepolti i soldati canadesi morti durante la Seconda Guerra Mondiale. È un po’ il corrispettivo di quello americano di Firenze Impruneta, dove sono custodite le spoglie di oltre quattromila caduti statunitensi.
In Via Diodorea 31, nell’edificio nobiliare Palazzo Giunta, si trova il Museo naturalistico-ambientale “Diodoro Siculo“. È dedicato ai fossili dei Monti Erei e alla fauna siciliana e dispone di sale tematiche e di una sezione antropica. È aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle 13:00, ma nei weekend è necessaria la prenotazione.
La passeggiata nella cittadina di Agira prosegue nel Quartiere Arabo, ovvero quello delle Rocche di San Pietro. Si tratta di uno degli ultimi luoghi in Sicilia riconducibili all’arte e architettura araba. Il quartiere si dipana attraverso le Shari, le grandi ed eleganti strade principali, poi le Durub, le strade secondarie, e infine le Azikka, vicoli ciechi nei quali si accede alle abitazioni. Al centro del borgo spicca la Chiesa di San Pietro, una delle più importanti della località.
Le cassatelle di Agira, impossibile restire alla loro bontà!
Le cassatelle sono dolci tipici a forma di mezzaluna e vengono normalmente cucinate durante le festività natalizie. Sono formate da un impasto di pasta frolle sottile e friabile, preparato con farina, zucchero, strutto e uova. Ma la peculiarità delle cassatelle è il ripieno morbido a base di mandorle tostate e macinate, cacao, zucchero, scorza di limone, cannella e farina di ceci. Il mix di ingredienti conferisce a questi dolci un profumo intenso e un gusto molto speziato ma delicato e irresistibile. La ricetta originaria è quella tramandata dai contadini, anche se negli anni sono state apportate una serie di variazioni.
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