In Liguria per il borgo delle streghe: un posto bello sì, ma da paura

In Liguria per il borgo delle streghe: un posto bello sì, ma da paura

Tra mistero e bellezza alpina, c'è un borgo che svela il suo oscuro passato di streghe senza mai smettere di incantare
Adriano Bocci  | 30 Set 2025  | Tempo di lettura: 4 minuti
Triora, Liguria. Shutterstock_2417786251
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Ci sono stati secoli bui, di superstizioni popolari in cui le vittime erano spesso le donne. Queste epoche sono ormai alle spalle, ma qualcosa rimane sempre nella memoria storica dei luoghi. Triora era noto nel Cinquecento come il “paese delle streghe”, per i processi per stregoneria compiuti su diverse donne del paese. Conserva ancora questo soprannome, ma oggi è un paese serenissimo, arroccato sulle Alpi Liguri con una vista stupenda che corre per tutta la Valle Argentina. La “caccia alle streghe” – per fortuna – non esiste più, ma possiamo comunque andare a caccia di testimonianze e suggestioni che ci raccontano il passato misterioso e oscuro di quella che è stata definita la “Salem italiana”.

Tutte le attrazioni da non perdere a Triora, il “paese delle streghe”

Triora è il comune più esteso della provincia di Imperia, e confina sia con il Piemonte che con la Francia. Si trova a 780 metri di altitudine, circondato da vette che superano abbondantemente i 2000 metri: anche se il paesaggio montano parrebbe smentirci, ci troviamo in Liguria. Si tratta di un paese appartenente al circuito dei Borghi Più Belli d’Italia, insignito anche del riconoscimento della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

Il Museo etnografico e della stregoneria di Triora

Triora, Piazza Reggio e Palazzo Stella, sede del Museo Etnografico e della Stregoneria di Triora. 2078700115

Il Museo Etnografico e della Stregoneria di Triora si trova nel Palazzo Stella, situato nel centro storico a Piazza Reggio. Espone moltissimi oggetti antichi che raccontano la cultura contadina e pastorale del passato. Non può mancare una sezione dedicata alla “stregoneria”, occasione per visitare i sotterranei già sede delle carceri: i documenti e le ricostruzioni presenti nelle sale e nelle celle raccontano persecuzioni e interrogatori spietati avvenuti nei processi del 1587. L’ingresso è di 3 euro, aperto durante tutto l’anno a orari alterni; da ottobre a fine marzo è aperto dalle 14:30 alle 18, mentre nei weekend e festivi anche la mattina dalle 10:30 alle 12.

La Cabotina, ovvero la Casa delle Streghe

Chiesa di San Bernardino, Triora. 2078700668

Il tour non può che proseguire alla Cabotina, ovvero la casa che veniva ritenuta la residenza delle “streghe” – una targa recita letteralmente “nel sec. XVI credevasi luogo delle streghe”. Raggiungerla è semplice: si procede a destra appena prima di entrare nel centro storico. Al di sopra di questo edificio in pietra abitava il boia del paese, poco più in là si trovava il mattatoio ove venivano celebrate le esecuzioni. Ma chi erano queste “streghe”? Erano soprattutto anziane rimaste vedove, oppure giovani provenienti da famiglie povere, che vivevano ai margini della vita sociale: divennero il capro espiatorio individuato dalla cittadinanza quando una carestia colse il paese. Vicino al “villaggio delle streghe” c’è la Chiesa di San Bernardino, dalla vista magnifica, questa qui sopra.

Dove bere e mangiare

Triora, centro storico

A Triora di sicuro non rimarrai affamato e assetato, perché ci sono diversi locali dove gustare un delizioso piatto tipico e bere un buon bicchiere di vino. Nel centro storico c’è L’Erba Gatta (via Roma 6) dove si possono mangiare squisiti piatti di carne ma anche baccalà, e lumache che richiamano la vicinanza con il territorio francese. L’Osteria La Loggia della Strega (Via Bernardino 14), nonostante il nome “oscuro”, è un luogo incantevole, accogliente e con ottime pietanze: meglio prenotare per avere la certezza di trovare posto. Il Ristorante Albergo Santo Spirito, oltre ad essere luogo dove si mangia benissimo, ha disponibilità anche di camere ed è un buona occasione per visitare anche la frazione di Molini di Triora (Piazza Roma 23). Dopo la visita, puoi ripartire per altri borghi della Valle Argentina: anche questi ti lasceranno… stregato!

Consigli di viaggio

Mappa

Percorso

Se ti piacciono i lunghi viaggi lisci e rettilinei, probabilmente non sarà il tuo itinerario preferito. Ma se ami le salite, le curve e i tornanti, allora avrai pane per i tuoi denti! Il percorso “classico” inizia da Taggia e dura poco più di mezz’ora: esci dall’autostrada A10 (Savona-Ventimiglia) ad Arma di Taggia, imbocca la strada provinciale SP548 fino a Badalucco, e continua fino ad arrivare a Molini di Triora e poi a Triora. E l’itinerario alternativo? È più lungo e panoramico: parti da Bordighera e prendi la SP64 che passa per Dolceacqua e Isolabona, e prosegui dritto sulla SP65 che è una sfida continua tra curve e tornanti. Il premio per te è l’arrivo a destinazione, in un’ora e mezza circa.

Adriano Bocci
Adriano Bocci

Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.

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