
Voglia di un giro in moto alla scoperta di paesaggi fiabeschi? La Svizzera è la meta ideale, soprattutto in autunno. Gli amanti delle due ruote e della natura rimarranno affascinati da due laghi “gemelli” che, però, un tempo formavano un unico bacino, denominato Wendel (Wendelsee in lingua tedesca). Il distacco definitivo, secondo studi scientifici, sarebbe avvenuto non oltre l’anno 1000. “Separati alla nascita”, oggi i due specchi d’acqua sono un patrimonio naturalistico di rara bellezza, tanto che i turisti che visitano questo angolo dell’Oberland Bernese non sanno quale preferire. E, comunque, scegliere non è necessario: nel nostro viaggio in moto li toccheremo tutti e due!
Il nostro itinerario parte alla scoperta dei due laghi di Thun e Brienz. I bacini sono alimentati dall’Aar, che è il più lungo fiume puramente svizzero e attraversa prima il lago di Brienz e poi quello di Thun. Le altitudini dei due bacini sono rispettivamente di 564 e 558 metri s.l.m e gli specchi d’acqua sono separati dalla cittadina di Interlaken (che deve la sua denominazione proprio a tale funzione). Ma cosa vedere in questo straordinario territorio?

Il castello medievale di Thun è senz’altro una delle attrazioni più amate del cantone di Berna. Venne costruito nel XII secolo ed è ottimamente conservato; regala una vista adorabile sul borgo, sul lago e sulle montagne. Il biglietto di ingresso per la visita del castello ha un costo di 10 CHF, ma sono previsti sconti per bambini, studenti e militari.

[foto @Walkingmap/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]
Solo in Svizzera si possono trovare certi incredibili treni di montagna. Brienz è il punto di partenza della ferrovia a vapore che, in un’ora, arriva fino ai duemila metri, alle pendici del monte Rothorn. Questa tratta storica, in funzione dal 1892, è attiva tutti i giorni da giugno a ottobre e non è mai stata elettrificata, in modo da conservare intatto l’antico fascino. Per la gioia dei turisti, ovviamente, che possono vivere questa esperienza, dentro carrozze solitamente aperte e trainate dalle locomotive che sbuffano e scoppiettano. Il costo per il viaggio di andata e ritorno è di circa CHF 88.
Sia il Lago di Thun che il Lago di Brienz offrono la possibilità di gite sul battello. Anche qui, i battelli a vapore propongono un’esperienza deliziosamente d’epoca, molto nota tra le aristocrazie nord europee durante le loro villeggiature del periodo della Belle Époque. Anche in questo caso i prezzi partono dai 30 CHF in su, per una giornata intera di navigazione.

Tra le attrazioni naturali, impossibile non osservare le spettacolari cascate del Giessbach che si tuffano nel Lago di Brienz: i salti d’acqua si succedono per un’altezza totale di 500 metri e l’osservatorio ideale è il Grand Hotel Giessbach, costruito a 100 metri a picco sul lago. Le sue torri e balconcini conservano tutta l’eleganza austera del tempo in cui fu eretto, il 1872.
Non si possono, infine, non ricordare le Grotte di San Beato che, tra stalattiti e stalagmiti millenarie, sono tra le mete escursionistiche più amate della Svizzera. I sentieri presenti all’interno sono sicuri, facilmente accessibili e ben illuminati. I visitatori possono ammirare le enormi formazioni calcaree che assumono forme e colori particolari. Lungo il percorso sono installati 25 pannelli informativi in tedesco e in inglese, dove sono riportate tutte le informazioni utili sulle Grotte di San Beato.
Il nostro itinerario parte dal confine italiano – Como – ben sapendo che i riders già presenti in Svizzera avranno più facilità a raggiungere i due laghi gemelli. È necessario imboccare l’autostrada svizzera A2 che è l’asse viario principale tra il nord e il sud elvetico. Una volta toccate le sponde del Lago di Lucerna, prendi a sinistra l’autostrada A8 che ti porta a destinazione, per un tempo di viaggio totale di quattro ore circa. Ricorda che per il transito sulle autostrade svizzere è necessario munirsi della vignette, che può essere acquistata online oppure prima di passare la frontiera. Dura un anno e il costo è di 40 franchi svizzeri, ma tale cifra può variare negli anni.

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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