La 'Capitale d'Italia per un giorno' è un borgo raccolto intorno al castello dove è passata la Storia

La ‘Capitale d’Italia per un giorno’ è un borgo raccolto intorno al castello dove è passata la Storia

Paolo Albera  | 27 Dic 2023  | Tempo di lettura: 3 minuti

Imprevedibili le strade su cui corre la Storia. Una di queste strade, nel Novecento, passa per un piccolo borgo medievale abruzzese, di nome Crecchio. La data è il 9 settembre 1943, in piena Seconda Guerra Mondiale: il Re Vittorio Emanuele III, in fuga da Roma insieme alla sua famiglia e al suo Stato Maggiore, si ferma a pernottare nel Castello Ducale di questo borgo. L’indomani prenderà la via verso Brindisi, per poi darsi alla macchia in uno dei periodi più critici e controversi della Storia italiana. Questo passaggio dei Savoia dà buone motivazioni ai crecchiesi, ancora oggi, di considerare il proprio paese “capitale d’Italia per un giorno”. Possiamo aggiungere che di sicuro è un comune che vanta diverse bellezze architettoniche, e non a caso rientra nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia.

Itinerario a Crecchio in moto

Mappa

Percorso

Il viaggio parte dal capoluogo Chieti, che a sua volta si trova a pochi minuti da Pescara. Prendi la SS649 fino a Galliani. Svolta a destra per Ripa Teatina (SS16) e poi a sinistra per arrivare a Foro. Prendi la SS263 in direzione verso sinistra, e alla rotonda imbocca la prima uscita immettendoti in Contrada Elcine. Continua fino a Venna e poi a Tollo. Prosegui quindi fino a Canosa Sannita per poi arrivare a destinazione, Crecchio.

Tutte le attrazioni da non perdere a Crecchio

 

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da BEAUTIFUL ABRUZZO (@alluring_abruzzo)


Crecchio si trova in provincia di Chieti, a un’altitudine media di 209 m s.l.m., e conta una popolazione di circa tremila abitanti. Geograficamente è compreso nella zona collinare che dalla costa adriatica si estende fino alla fascia pedemontana della Maiella.

Il Castello Ducale di Crecchio

Sul colle che sorge tra i fiumi Arielli e Rifago, si trova il castello ducale De Riseis-D’Aragona, un imponente edificio a pianta quadrata, cinto da mura difensive, con quattro torri angolari. Si accede al castello attraverso un ponte; la visita è a offerta libera. Venne gravemente danneggiato dai bombardamenti del 1943: gli interni sono stati ricostruiti negli anni ’60, fedeli all’originale. Ospita al suo interno il Museo dell’Abruzzo bizantino e altomedievale.

Museo dell’Abruzzo bizantino e altomedievale

Il Museo dell’Abruzzo bizantino e altomedievale espone oggetti rinvenuti negli scavi archeologici in una villa romano-bizantina presso località di Vassarella. I reperti testimoniano fitti scambi commerciali tra l’Abruzzo bizantino e l’oriente, specialmente nei secoli VI e VII d.C. L’ingresso è di 4€.

Palazzo Monaco

Palazzo Monaco è una residenza storica che risale al XIV secolo, oggi usata come ristorante e location per matrimoni. Di fronte si trova l’annessa chiesa di Santa Maria da Piedi, eretta nel 1581, oggi utilizzata come auditorium. Si trova a ridosso della Porta da Piedi (unica porta ancora esistente) che chiudeva il centro abitato a nord.

I Mulini della valle dell’Arielli

Sulla sponda destra del fiume Arielli, sotto il colle di Crecchio, si trova una schiera di mulini ad acqua. Abbandonati dopo il medioevo, vennero invasi dalla vegetazione e soggetti al degrado. La ristrutturazione realizzata negli anni Novanta, però, ha dato vita al Parco dei Mulini, un’area attrezzata di valore naturalistico, nella quale i mulini ritornano a essere praticabili come strutture polifunzionali.

 

Visualizza questo post su Instagram 

Un post condiviso da we are in Abruzzo (@weareinabruzzo)

Paolo Albera
Paolo Albera

Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.



Articoli più letti

©  2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur