La mummia più vecchia d'Europa ha 5000 anni ed è stata ritrovata in questo piccolo paese tra le montagne

La mummia più vecchia d’Europa ha 5000 anni ed è stata ritrovata in questo piccolo paese tra le montagne

Nel cuore delle Alpi, c’è un posto davvero suggestivo, noto per una sensazionale scoperta archeologica. Visitarlo permette di scoprire la civiltà a confine tra Italia e Austria.
Antonia Festa  | 16 Ott 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti

Ötzi è il singolare nome che è stato dato al personaggio più “noto” di questo paese. È una mummia dell’Età del Rame, scoperta casualmente da due alpinisti in Trentino Alto Adige e, grazie a condizioni straordinarie, si è conservata fino a oggi. Vecchia oltre cinquemila anni, è la più antica mummia umana ritrovata in Europa. All’epoca del ritrovamento (nel 1991), non esistevano ancora confini; oggi su questi ghiacciai alpini corre la frontiera tra Italia e Austria. L’altimetria varia dai 546 ai 3624 metri s.l.m., dunque il viaggio in moto per raggiungere questo affascinante luogo è molto avvincente!

Il borgo alpino a confine con l’Austria, noto per la natura incontaminata e i ritrovamenti storici

La località di Senales è l’insieme di alcune frazioni che si trovano nella Val Senales, attraversata dal rio Senales. Il Comune e la valle sostanzialmente coincidono. Nel territorio comunale sorge la quarta montagna più alta del Trentino-Alto Adige, la Palla Bianca (3738 metri s.l.m.). In questo paese dalle borgate molto “sparse”, ci sono alcune frazioni che meritano di essere visitate.

Madonna di Senales

La frazione capoluogo è Madonna di Senales e si trova a circa 1.500 metri di altitudine. Qui sorge la chiesa costruita in stile tardogotico, modificata nel 1765 in stile barocco, che custodisce la statua della Madonna che, secondo la tradizione, venne ritrovata nel XVI secolo. Qui si trova l’Archeoparc, un museo archeologico che ricostruisce la vita degli antichi abitanti della valle. Il biglietto costa 8 o 17 euro, a seconda dei percorsi che si scelgono. Proprio nei ghiacciai di questa zona, nel 1991 fu ritrovato Ötzi, anche chiamato la “Mummia del Similaun“, che ha trovato sistemazione presso il Museo Archeologico dell’Alto Adige di Bolzano.

Vernago

Se vuoi avvicinarti ai ghiacciai di Ötzi, allora sali a Vernago (1700 metri s.l.m. circa), dove c’è un lago artificiale da cui partono diversi sentieri montani, come quello che conduce al ghiacciaio di Giogo Alto (zona in cui è avvenuto il ritrovamento archeologico). L’escursione più semplice è quella che fa il giro del lago, per la quale bastano un paio d’ore.

Maso Corto

Maso” è una parola ricorrente da queste parti: i masi erano abitazioni tradizionali fatte di travi in legno, archi in pietra e soffitti a volta, usati nella bella stagione dalle famiglie che salivano dalle valli per le attività di alpeggio. La frazione di Maso Corto (2000 metri s.l.m. circa) rappresenta il termine della valle e punto di partenza della funivia che porta alla Croda delle Cornacchie (3220 metri s.l.m.), dove ci sono le stazioni sciistiche della Val Senales.

La Certosa

La località Certosa nasce nel 1326 intorno al convento costruito dai padri certosini, purtroppo distrutto da un incendio nel 1924. Alcune parti sono visibili ancora oggi, in particolare le celle dei monaci, le cucine, il chiostro e gli antichi affreschi. Appena prima, c’è Monte Santa Caterina, a 1245 m s.l.m., in un territorio pianeggiante contraddistinto da diversi masi antichi. Una volta visitate le frazioni di questa valle di confine, le strade altoatesine non finiscono qui e c’è già un nuovo itinerario ad attenderti!

Itinerario in moto a Senales, in Alto Adige

Mappa

Percorso

Per andare a Senales è necessario uscire al casello di Bolzano Sud dell’autostrada A22 del Brennero. Prendi la statale SS38 verso Merano e procedi verso Naturno. Svolta a destra sulla provinciale SP3 per raggiungere Senales, per un totale di 50 minuti di viaggio circa. Volendo, puoi proseguire ancora avanti e, in pochi minuti, arriverai al Lago di Vernago, a 1.689 metri di altitudine, punto di partenza di diversi sentieri escursionistici.

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

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