Un itinerario che parte dal blu dell’Adriatico e si arrampica fino ai profumi dell’Appennino, attraversando coste luminose, borghi storici e curve mozzafiato. Un viaggio in moto che unisce la libertà della strada al piacere del gusto, fino al cuore autentico di Apecchio.
Partire da Ancona in moto significa avere il mare come primo compagno di viaggio. L’aria salmastra dell’Adriatico ti accompagna mentre lasci la città, con le luci del porto che pian piano si allontanano negli specchietti. La strada costiera scorre fluida e regala già il piacere delle prime pieghe ampie, quelle che ti permettono di scaldare il motore e trovare il ritmo giusto. Davanti, l’orizzonte è un nastro azzurro che ti guida verso nord, mentre il vento fresco di mare si insinua sotto la visiera.
La prima vera cartolina di questo itinerario è Senigallia, con la sua “spiaggia di velluto” che si apre luminosa e invitante. Qui, tra palme e lungomare, il tempo sembra rallentare, ma la strada chiama. Procedendo verso Ponte Sasso, il paesaggio cambia leggermente: il mare resta vicino, ma i primi segni della campagna marchigiana iniziano a farsi vedere. Filari di vigne, campi dorati e casali in mattoni rossi accompagnano la marcia, regalando quell’alternanza di scenari che rende unica la guida in questa parte d’Italia.
L’ingresso a Fano porta con sé il fascino di una città viva, sospesa tra storia e modernità. Le mura romane, i vicoli medievali e il porto peschereccio convivono con bar e botteghe che profumano di cucina locale. È il momento perfetto per una breve sosta, magari per un caffè o per assaporare un dolce tipico. Ma il cuore di questo viaggio è ancora lontano, e la strada per raggiungerlo è tutta da godere.
Lasciata Fano, il nastro d’asfalto inizia a puntare verso l’interno. La costa scompare alle spalle e l’aria cambia, portando con sé il profumo delle colline. È qui che la moto inizia a danzare davvero: curve dolci, saliscendi armoniosi, tratti in cui la velocità cala e puoi ammirare un panorama che sembra un quadro rinascimentale. Ogni chilometro ti porta sempre più vicino a Fossombrone, gioiello dell’entroterra marchigiano. I suoi portici, il centro storico raccolto e il Metauro che scorre lento invitano a fermarsi ancora, ma il richiamo dell’Appennino è più forte.
Da Fossombrone verso Apecchio, la strada cambia carattere. Le curve si stringono, i tornanti diventano più decisi, e il paesaggio si fa montano. I boschi avvolgono il percorso, regalando ombra e frescura anche nelle giornate più calde. L’altitudine aumenta e, con essa, la sensazione di allontanarsi dalla frenesia quotidiana. In certi punti, il panorama si apre e lascia intravedere il profilo del Monte Nerone, imponente e rassicurante allo stesso tempo.
L’arrivo ad Apecchio è la ricompensa di questa scalata. Un borgo di pietra, adagiato a 500 metri di quota, che accoglie il viaggiatore con il profumo inconfondibile del tartufo. Qui il tempo torna a scorrere piano: si cammina tra stradine lastricate, si scoprono palazzi storici e si assaporano piatti che raccontano la tradizione, magari accompagnati da una birra artigianale locale. È il momento di lasciare che il rombo del motore si spenga e di concedersi un brindisi a una giornata di pura passione motociclistica.
Questo itinerario è un viaggio sensoriale: il blu del mare, l’oro dei campi, il verde intenso dei boschi e il bianco della pasta cosparsa di tartufo. Un percorso che unisce la fluidità della costa alla tecnica delle curve montane, la brezza marina alla frescura appenninica, e che lascia nel cuore la voglia di ripercorrerlo ancora, magari domani, con lo stesso entusiasmo del primo giorno.
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