La "piccola Toledo" è il borgo di montagna della Lombardia dove si vive ancora come nel Medioevo

La “piccola Toledo” è il borgo di montagna della Lombardia dove si vive ancora come nel Medioevo

Stefano Maria Meconi  | 24 Ago 2023  | Tempo di lettura: 3 minuti

La Lombardia, con le sue metropoli moderne e i paesaggi alpini mozzafiato, è una regione che offre una ricchissima varietà di esperienze ai suoi visitatori, soprattutto a chi approfitta delle sue tante strade per un giro in moto. Ma tra le sue valli e le sue montagne, tra antichi valichi e passi più contemporanei, c’è un luogo che sembra essersi fermato nel tempo, un borgo dove le tradizioni medievali sono ancora vive e palpabili. Gromo è un piccolo gioiello nascosto nelle vicinanze di Bergamo, lontano dal trambusto delle grandi città, dove lasciarsi guidare (è proprio il caso di dirlo) verso un’epoca in cui la vita scorreva più lentamente e le tradizioni erano al centro della vita quotidiana.

Come arrivare in moto a Gromo, il borgo più antico della Lombardia

Mappa

Percorso

Ancora una volta, breve ma intenso. Perché più che un itinerario, questo è un rapido ma interessante percorso che ci porta a Gromo partendo dalle sponde settentrionali del Lago d’Iseo. Lasciata Lovere, prendiamo senza difficoltà la SP53 e guidiamo in direzione nord per 16 chilometri fino alla bella Clusone (da dove si può deviare per il Pizzo della Presolana). Continuiamo sulla SP49 e, in appena 10 chilometri, siamo proprio a Gromo, per una sosta di meraviglia lunga alcune ore. Il giro non finisce qui: sempre sulla SP49 arriviamo in 13 chilometri a Valbondione. Da qui, possiamo dedicarci a una escursione magnifica in direzione delle Cascate del Serio, tra le più alte – e imponenti – d’Italia.

Il borgo medievale arrivato fino ad oggi: ecco la meraviglia di Gromo

Gromo, conosciuto anche come “la piccola Toledo”, ha origini antiche che risalgono all’epoca romana. Tuttavia, è nel Medioevo che il borgo raggiunge il suo apice, diventando un importante centro per la lavorazione del ferro e la produzione di armi. Le antiche botteghe e le fucine testimoniano ancora oggi questa ricca storia, e passeggiando per le strade acciottolate del borgo, si può quasi sentire l’eco dei martelli e delle incudini.

Cosa vedere a Gromo

Il centro storico di Gromo è un labirinto di strade strette e tortuose, con edifici in pietra e legno che rispecchiano l’architettura tipica della montagna lombarda. La Torre Goglio, alta 28 metri, domina il paesaggio e offre una vista panoramica sulla valle sottostante. La Chiesa di San Gregorio Magno, con i suoi affreschi medievali, è un altro must da visitare. Ma ciò che rende Gromo davvero speciale sono le sue botteghe artigiane, dove si possono ancora ammirare gli antichi mestieri e acquistare prodotti tipici come il ferro battuto e i tessuti lavorati a mano.

Cultura e tradizioni locali

La vita a Gromo è profondamente legata alle sue tradizioni. Ogni anno, il borgo celebra la Festa del Ferro, un evento che rievoca l’antica arte della lavorazione del metallo e che attira visitatori da tutta la regione. La gastronomia locale riflette l’eredità montana del borgo, con piatti come la polenta, i casoncelli e i formaggi tipici della zona.

Un viaggio nella Bergamasca in moto: cosa vedere nei dintorni

Gromo si trova a 40 chilometri a nord di Bergamo, circondato dalle Alpi Orobie che, già da sole, costituiscono un interessante richiamo per il visitatore in moto. Oltre al già citato Passo della Presolana, infatti, la zona ben si presta a un giro su due ruote. Tra i luoghi di maggiore interesse possiamo citare:

  • Il Lago d’Iseo, al centro del quale c’è la più alta isola lacustre d’Europa, un vero gioiello di panorami con le sue belle località turistiche di Sarnico, Paratico, Iseo, Lovere e Pisogne;
  • Il Passo di Zambla, un bel punto panoramico a 1238 m s.l.m. da dove è possibile raggiungere il sito naturale-artistico della Cattedrale vegetale;
  • Il Parco Regionale delle Orobie Bergamasche, foriero di lunghi e magnifici sentieri escursionistici tra cui il Passo di Mezzeno e i Laghi Gemelli.
Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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