
L’antica Maremma custodisce gemme senza tempo, tra cui un borghetto che sembra uscito da un racconto medievale. Racchiuso da mura stupende che racchiudono la storia di centinaia di anni, questo paesini di circa 3000 abitanti offre uno dei panorami più spettacolari di tutta la regione. Colline, vigneti e uliveti si perdono fino al mare, su strade perfette per essere percorse su due ruote. Questo villaggio, inoltre, è inserito nella lista dei Borghi più Belli d’Italia ed è Bandiera Arancione del Touring Club. Partiamo?

Tra le colline della Maremma toscana, Suvereto è un borghetto medievale del X secolo con belle chicche tutte da vedere. Originario nel 973, è situato in posizione strategica, tra colline e mare. Il nome deriva dalla presenza di boschi di sugheri (o meglio “suveri” in italiano antico), che una volta ricoprivano tutta la zona. Nel XII secolo, Suvereto diventa dominio degli Aldobrandeschi, che fanno costruire la Rocca Aldobrandesca e che sviluppano il sistema di fortificazioni che tutt’oggi si abbraccia il borgo. L’antica muraglia della Maremma è il primo testimone di un’intera epoca di conflitti territoriali continui.
Nel 1201 il borgo diventa un libero comune, sfruttando il riconoscimento della Charta Libertatis e acquista autonomia amministrativa ed economica. In questo periodo vengono edificati buona parte degli edifici principali, ossia il Palazzo Comunale e la Chiesa di San Giusto Vescovo. Dal 1399 al XVIII secolo fa parte della Signoria di Piombino sotto gli Appiani, fino a quando non passa al Granducato di Toscana.

Cosa vedere a Suvereto? Senza dubbio, la Rocca Aldobrandesca, fortezza del XII secolo dei conti Aldobrandeschi, che offre un bel panorama che abbraccia colline e mare. Scendendo, al centro borgo c’è il Palazzo Comunale con la torre dell’orologio e un bel loggiato, una volta un tempio per la vita politica. Anche il patrimonio religioso è di tutto rispetto; la Chiesa di San Giusto Vescovo (del 1189) colpisce lo sguardo con la facciata romanica decorata da un rosone e un portale scolpito molto raffinato. Non lontano c’è il Convento di San Francesco, fondato nel XIII secolo, e caratterizzato da un chiostro molto armonioso.
Passando per le vecchie mura, c’è la Porta della Madonna, sormontata dalla Chiesa della Madonna di Sopra la Porta, un gioiello di devozione popolare. Merita una visita anche la Chiesa del Santissimo Crocifisso (sempre del XVIII secolo), con un crocifisso ligneo stupendo, non lontano dal Vicolo dell’Amore con scorci stupendi.
Suvereto è famoso per la rocca, il vino e il cinghiale. Quest’ultimo è uno dei protagonisti dei piatti tipici, consumato in umido, alla griglia o come ottimo ragù. Ogni anno, in sui onore si celebra la Sagra del Cinghiale (qui i dettagli). Ma Suvereto è anche terra di eccellenza enologica e, tra i prodotti imperdibili, spiccano Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon.

L’itinerario per raggiungere Suvereto comincia da Cecina, con le spiagge sabbiose e la rigogliosa Riserva Naturale Tombolo di Cecina. Immancabile anche una visita al Museo Archeologico, coi reperti etruschi e romani. Lungo la strada, poi, è possibile ammirare San Guido, celebre per il suggestivo Viale dei Cipressi reso immortale dalla poesia del Giosuè Carducci, un maestoso corridoio verde che conduce al vicino borgo di Bolgheri.
Continuando per Castagneto Carducci, si respira un’atmosfera medievale tra le mura del Castello dei Della Gherardesca. La Propositura di San Lorenzo, con interni molto affrescati, e la Casa Carducci (che ospita un museo) sono le due cose importanti da vedere nel borgo.
A Piombino, infine, c’è il Castello del XIII secolo, trasformato, sotto Cosimo I de’ Medici, in una fortezza a pianta stellare: la Fortezza Medicea. Oggi ospita il Museo del Castello e delle Ceramiche medievali e nei dintorni si possono ammirare le spiagge di Baratti e Populonia, affascinanti anche in autunno e in inverno.
Partendo da Cecina dirigiti verso sud seguendo Corso Giacomo Matteotti e, poi, immettiti su Via Aurelia Sud, continuando sulla SP39. Da qui, dopo alcune rotonde, svolta a sinistra sulla Strada Provinciale Bolgherese finché non raggiungi Località San Guido. Dal borgo di San Guido continua sulla Strada Provinciale Bolgherese e, dopo un pezzetto, imbocca Via Vecchia Aurelia. Successivamente devi seguire la SP329 Passo di Bocca di Valle, fino a Castagneto Carducci. Riprendi la SP329 e continua verso sud-est.
Da Castagneto Carducci prendi la Strada Provinciale dei Quattro Comuni e, poi, la Strada Provinciale del Lodano. Una volta immessoti sulla SR398 questa ti porta a Suvereto; continua sulla SR398 e sulla SS398, passando per la Strada Provinciale della Principessa che porta verso Piombino. Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono la SP39, la SP Bolgherese, la SP 329 Passo di Bocca di Valle, la Strada Provinciale dei Quattro Comuni e la SR398. Per l’itinerario diretto (e dinamico) su Maps tocca qui.

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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