L'esempio perfetto del Medioevo lo trovi in Umbria: questo borgo è uno dei meglio conservati d'Italia

L’esempio perfetto del Medioevo lo trovi in Umbria: questo borgo è uno dei meglio conservati d’Italia

Scopri Bevagna, uno dei borghi medievali più autentici dell’Umbria: storia romana, piazze incantate e la magia del Mercato delle Gaite
Edoardo Galeani  | 07 Dic 2025  | Tempo di lettura: 4 minuti

È proprio quando si intraprendono strade secondarie che poi si finisce per immergersi in posti unici. La bellezza di partire lasciandosi alle spalle il caos cittadino, l’affanno dei clacson e delle lunghe code ai semafori. Intraprendere una strada e tutto ad un tratto ritrovarsi catapultato in una realtà diversa, quasi dentro un film o meglio ancora dentro un racconto. Sono i borghi medievali a conquistare interesse e curiosità nei viaggiatori. Spesso a due passi dalle grandi città, si nascondono questi luoghi incantati, dove il medioevo è autentico, rivive nelle piazze in pietra, nei vicoli dal silenzio quasi pauroso e nella cinta muraria che avvolge il paese facendolo sentire al sicuro. Nella Valle Umbra, curiosamente in pianura, sorge uno dei borghi meglio conservati d’Italia: Bevagna.

Mevania

I primi segnali storici di questo borgo umbro arrivano da ben prima dell’epoca medievale. Infatti, nel 308 a.C. lo scrittore latino Livio parlò della battaglia di Mevania, ed è la prima testimonianza che abbiamo di questo paese. La Mevania era un centro romano situato lungo il corso della Via Flaminia. Ed è stato grazie alla sua importante posizione strategica che la città, sotto il controllo imperiale, ebbe un periodo di forte sviluppo. L’influenza romana possiamo infatti ritrovarla nei luoghi di questo borgo visti i resti delle terme, del teatro romano ed anche dei mosaici che tutt’oggi è possibile visitare. Bevagna vide, poi, un periodo sotto il controllo dello Stato della Chiesa nonostante le dipendenze dei re Franchi e degli imperatori del Sacro Romano Impero. Solo nel 1249 i cittadini saranno autorizzati, proprio dal Papa, ad eleggere il primo podestà. Questo a seguito della distruzione di Bevagna per mano dell’imperatore Federico II, visto il sostegno del borgo alla fazione guelfa. Negli anni a venire Bevagna è passata di mano in mano dal controllo papale a quello a quello imperiale, fino al 1371. Papa Gregorio IX la diede in dono a Trincia VII, dando il via alla signoria dei Trinci di Foligno che dominarono sino al 1439 ed il borgo tornò sotto il dominio diretto della Chiesa. Negli anni a venire si alterna a Bevagna il dominio della chiesa, dopo un periodo sotto l’egemonia del ducato di Spoleto e del governo di Perugia. Lo stato pontificio ne mantenne il controllo fino al 1860, quando Bevagna entrò a far parte del Regno d’Italia.

Piazza Silvestri, il cuore del borgo

Nonostante le influenze romane, l’identità medievale rimane il tratto distintivo di questo borgo. Lo si evince dai suoi luoghi e dalla sua architettura. Piazza Silvestri è sicuramente il primo punto da visitare di Bevagna se si vuole assaporare il piacere del medioevo e ritornare un po’ indietro nel tempo. Per la sua forma irregolare è considerata tra le più belle piazze medievali dell’Umbria. Il suo fascino rievoca grazie alla fontana centrale, in pieno stile ottocentesco, e la colonna romana dal capitello corinzio. Sulla piazza, poi, è possibile notare i più importanti edifici civili e religiosi. Da una parte il gotico Palazzo dei Consoli, con una grande scalinata che porta fino al Teatro Torti. Dall’altra parte troviamo, invece, la chiesa di San Silvestro, testimonianza dell’arte romanica-umbra e risalente al 1195. Sul lato opposto della piazza troviamo la chiesa di San Michele, riconoscibile dal suo portale decorato con una fascia e dei mosaici caratteristici. Il campanile, gli affreschi e la statua d’argento di San Vincenzo la fanno da padrone tra gli elementi più iconici di questa chiesa. In ultimo abbiamo la chiesa di San Domenico e Giacomo, dedicata al frate Beato Giacomo Bianconi. Dentro è possibile immergersi in affreschi del ‘300 della scuola di Giotto, sculture e sull’altare l’urna con il corpo del beato.

Il fiume Clitunno ed il ponte

Restando in tema di medioevo, tutti abbiamo sempre immaginato l’ingresso in un borgo tramite un’enorme porta oppure un ponte di mattoni. Ecco a Bevagna si può entrare passeggiando sul ponte che attraversa il fiume Clitunno. Da qui è possibile osservare anche l’Accolta, l’antico lavatoio pubblico. Con una piccola cascata il fiume getta nel Teverone, proseguendo così il suo corso nella valle umbra.

Mercato delle Gaite

Per ultimo, per viversi a pieno l’esperienza medievale nel borgo di Bevagna non si può rinunciare alla rievocazione storica del Mercato delle Gaite, che tutti gli anni riporta alla luce mestieri, costumi ed atmosfere dell’epoca. Alla fine di giugno, infatti, per dieci giorni il borgo si trasforma. Lungo le vie, nelle piazze e nei vicoli si incontrano personaggi in costume che ripropongono la vita quotidiana del XIV secolo. Banchi che vendono oggetti artigianali, taverne dove è possibile assaggiare i piatti tipici, spettacoli e concerti musicali. C’è dell’altro, nella tradizione del Mercato delle Gaite è prevista anche una gara. I quattro rioni del paese, a cui un tempo era affidata la sorveglianza della città (gaita), si affrontano in quattro gare: del mercato, dei mestieri, gastronomica e tiro con l’arco. Terminata la sfida, il rione che ha ottenuto il miglior punteggio viene premiato con il palio della vittoria.

Che ci si arrivi per curiosità, per passione o durante un semplice itinerario in moto, Bevagna è un luogo che vale la pena visitare.

Edoardo Galeani
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