800 chilometri, che uniscono le Asturie all’Andalusia e l’Oceano Atlantico alle vette della Sierra Nevada: è la Via de la Plata. Traducibile come “Strada dell’Argento”, questo antichissimo collegamento della Spagna ha una storia che risale al periodo romano, quando esisteva una “via Delapidata” che congiungeva le due città di Astorga e Merida.
Nel corso dei secoli, particolarmente durante il periodo della dominazione araba in Andalusia, il percorso si espanse verso sud, inglobando anche la città-capitale di Siviglia, con i suoi magnifici monumenti mudejar. Un percorso lastricato, oggi asfaltato, che tocca zone diversissime tra loro per clima e paesaggi.
La strada infatti passa dalle scogliere spazzate dal freddo vento della Biscaglia fino alle torride pianure del sud del paese, tocca la città universitaria di Salamanca e quella gotico-rinascimentale di Caceres. È una strada che più dell’argento, meriterebbe una medaglia d’oro. E che non potevamo non farti conoscere, dopo aver toccato altre direttrici unici come la Bardenas Reales in Navarra o la Strada del Califfato, sempre in Andalusia.
Lungo complessivamente quasi 900 chilometri, quello di Via de la Plata non è un percorso che normalmente si fa un in giorno solo. Contando una percorrenza di 200 km/die, lo si potrebbe percorrere in circa 4 giorni, ma alcune delle città toccate richiedono una sosta più approfondita. Considerate dunque fino a una settimana per godervi al meglio questo lunghissimo itinerario spagnolo.
Lasciata Gijon, il primo tratto di 150 km verso Leon tocca la N-630 in direzione sud, una strada nazionale ad alto scorrimento ma dai panorami piacevolissimi. Il secondo tratto, Leon-Astorga, è più breve: appena 47 chilometri, lungo la N-120. Più lunga la terza tappa di questa Strada dell’Argento, tra Astorga e Zamora, 132 km in direzione sud lungo la N-525/ZA-105.
Più breve il tratto Zamora-Salamanca, che sfiora di poco il confine con il Portogallo. Al termine di questa tappa di 65 km, siamo più o meno a metà viaggio. La sosta è d’obbligo, e la città universitaria della Castilla y Leon la raccomanda.
134 km ci separano da Plasencia, nel cuore della Spagna più estrema… anzi, Extremadura (N-630). Per arrivare alla conclusione del viaggio lungo la Via de la Plata mancano meno di 400 chilometri: 154 tra Plasencia e Mérida e 198 tra Mérida e Siviglia. In ambedue i casi, il percorso è semplice: basta seguire la N-630, che è l’altro nome della Ruta de la Plata. Esistono due strade con lo stesso tracciato: la N-630, che corrisponde a una nostra strada statale e la A-66, autostrada ma senza pedaggio.
In un percorso di circa 900 chilometri come quello della Via de la Plata, fare una selezione di tutto quello che c’è da vedere è impresa ardua. Possiamo però aiutarci con le principali tappe di questo viaggio, le ‘soste’ di una vacanza in Spagna in moto che sicuramente sarà tra i tuoi percorsi preferiti di sempre.
Le Asturie sono una delle comunità più belle e ricche in termini di paesaggio di tutta la Spagna. Baciate dall’Oceano Atlantico, protette dai Picos de Europa, è qui che si trova Gijon, la città più grande della regione, più della capitale Oviedo. Una città di mare, affascinante nella sua semplicità, dove i ritmi sono scanditi dal mare. Da visitare il Museo delle Ferrovie, con le antiche carrozze che per prime hanno percorso i binari del nord della Spagna e la centrale Plaza Mayor, salotto buono della città con i suoi bar che servono il sidro.
Insieme alla Castiglia, la provincia di León è una delle due che costituisce il cuore della Castilla y León, la più grande regione del nord della Spagna. Posta lungo uno dei cammini di Santiago, è una città davvero molto elegante, caratterizzata dalla presenza di chiese e conventi di gusto romanico e gotico. Plaza Mayor, la più centrale delle piazze cittadine, è anch’essa un luogo di ritrovo per residenti e turisti.
A quasi 900 metri di altitudine, sulla Cordigliera del Cantabrico, Astorga è un piccolo comune davvero molto scenografico. Fu fondato ancor prima dell’epoca romana, poiché al centro di rotte commerciali prima e di pellegrinaggio poi. La sua imponente cattedrale è del Quattrocento, ma qui una chiesa fu costruita già nel III secolo. Tutto da ammirare anche il Palazzo episcopale, opera dell’architetto catalano Antoni Gaudí.
Spagnola, ma anche un po’ portoghese (il confine lusitano dista pochi chilometri), Zamora è una delle città più particolari della Spagna, grazie alle innumerevoli chiese di arte romanica tra cui spicca la magnifica Cattedrale, costruita nel XII secolo e che a primo impatto ricorda o una basilica romana, o la Cattedrale di Cefalù. La sua enorme cupola è un vero concentrato di colonne, mini-templi e realizzata con uno schema unico nel suo genere.
È per eccellenza l’Università spagnola. Quando uno studente straniero vuole studiare lo spagnolo, e farlo in un luogo iconico, non può che scegliere Salamanca. A duecento km a nord-ovest da Madrid, la città ocra è un luogo straordinario, con un connubio tra vestigia antiche e una popolazione giovanissima. Dall’iconica Plaza Mayor (la più bella di tutta la Spagna), alla Casa de las Conchas, passando per le due Cattedrali e fino alla Gran Via, non si può rimanere indifferenti alla sua bellezza.
Una sorta di Avila dell’Extremadura, anche Plasencia è una delle numerose città fortificate che si incontrano percorrendo la Via de la Plata. Una visita di circa una giornata, anche poco meno, permette di ammirarne il ben conservato centro storico, circondato da due cerchia di mura concentriche e al cui interno si conservano due Cattedrali unite (la Vieja e la Nueva), anche qui una Plaza Mayor, diversi palazzi nobiliari e un bel Museo di arte sacra.
Sempre in Extremadura, ma stavolta nel suo capoluogo, arriviamo a Mérida per l’ultima tappa del nostro viaggio lungo la Via de la Plata. Città antica e moderna allo stesso tempo, vi si alternano stili molto differenti uno dall’altro, dalle vestigia romane (un Ponte, un Teatro e un Anfiteatro costruito da Agrippa) fino all’Alcazaba. È una delle città più “romane” della Spagna, e vi si trovano i resti di un acquedotto, detto dei miracoli e un Museo nazionale di arte romana.
La più grande e importante città dell’Andalusia, Siviglia è il simbolo dell’architettura islamica del sud della Spagna. La Cattedrale occupa gli spazi dell’antica Moschea, la Giralda era in passato il minareto della città, gli Alcazares sono l’evoluzione della tipica fortezza dei Mori (il nome deriva infatti dall’arabo al-qasr, fortezza). L’imponente Plaza de España, che sembra molto antica, risale invece al 1929 ed è un semicerchio di 170 metri, ampio 50.000 metri quadrati, con al centro un canale navigabile lungo mezzo chilometro.
Sono Alessio Gabrielli, ho 26 anni. Laureato magistrale presso l'Università La Sapienza di Roma in Media, comunicazione digitale e giornalismo. Mi occupo dal 2022 di creare contenuti web per il sito TrueRiders portando avanti la mia passione per le moto e lo sport
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