Ci sono luoghi in Italia dove il cibo non è solo nutrimento ma cultura. Montenero Sabino, piccolo borgo della provincia di Rieti, è uno di questi. Con meno di 300 abitanti, questo gioiello nascosto a due ore da Roma si arrampica su una collina della Sabina e offre un panorama unico. Il nome ebbe origine dai boschi folti che caratterizzano la zona, ma anche dalla presenza di pietra focaia di colore nero. La specialità di questo paese, però, ha tutt’altro colore: quello giallo e verde dell’olio che qui viene prodotto. Andiamo a scoprire questo angolo del Lazio, ovviamente in moto!
Montenero Sabino si raggiunge in circa due ore da Roma. Prendi la statale SS4 Via Salaria e raggiungi Passo Corese. Qui inizia la strada vera e propria: la SR313 che si addentra nella Sabina e ti porta a Poggio Mirteto. Continua sulla SP46 attraverso campagne e colline punteggiate di ulivi, anticipando un assaggio del paesaggio che ti aspetta a Montenero Sabino. Continua fino a Rocca Sinibalda dominata dal castello. Prosegui sulla SP34 tra borghi suggestivi fino a Colle di Tora, affacciato sul Lago del Turano. Da Passo Corese a qui sono circa un’ora e quaranta di percorso, per 68 km.
Montenero Sabino, Castello Orsini.
Il comune della provincia di Rieti sorge a 450 m s.l.m. e conta 260 abitanti. Il centro storico è un dedalo di vicoli dominato dall’imponente Castello Orsini, struttura medievale che regala viste mozzafiato sulla valle del Turano. Ma Montenero Sabino non è solo un borgo da cartolina: è anche un tesoro di tradizioni, anche gastronomiche. Qui si conserva ancora oggi una delle ricette più semplici e amate della cucina della Sabina: i maccheroni a fezze.
Niente a che vedere con la pasta industriale. I maccheroni a fezze si preparano con un impasto di farina e acqua, lavorato a lungo a mano utilizzando una matassa detta appunto “fezza”. Ne nasce una pasta lunga, ruvida, bucata al centro, perfetta per trattenere il sugo. Ogni anno in estate a questa specialità viene dedicata una sagra, molto amata e frequentata. E il condimento? Ovviamente l’olio extravergine di Montenero Sabino, una vera eccellenza del territorio.
Qui l’ulivo è di casa da millenni. I colli intorno al borgo sono punteggiati da piante secolari che producono un olio profumato, fruttato e delicato, considerato tra i migliori d’Italia. Non a caso, Montenero Sabino rientra nell’area della DOP Sabina, la prima denominazione d’origine protetta per l’olio extravergine riconosciuta in Italia.
L’imponente Castello Orsini, simbolo del paese, cinto da mura poderose, è l’edificio assolutamente da vedere. A seconda dello stato dei lavori, puoi valutare se è consentito visitarlo all’interno. La chiesa parrocchiale del paese è dedicata a San Cataldo, e si mostra nel suo aspetto del 1753, anno in cui venne quasi completamente ricostruita.
Per gli amanti del trekking e delle escursioni, Montenero Sabino è anche porta d’accesso alla Riserva Naturale dei Monti Navegna e Cervia, un paradiso verde fatto di sentieri, ruscelli e boschi fitti. Da qui si può raggiungere il Lago del Turano, con il suo scenario fiabesco e le sponde punteggiate da piccoli borghi e trattorie rustiche. Oppure ritornare in moto e raggiungere un altro luogo suggestivo della Sabina, di cui ti abbiamo parlato nell’ultimo itinerario che abbiamo pubblicato.
Il borgo di Montenero Sabino, appoggiato sulle colline della Sabina.
Scrivo di viaggi e musica - che a volte sono la stessa cosa.
TrueRiders, vi va di ballare? Oggi vi proponiamo una “danza” tra le curve: un ...
Francesco Petrarca, poeta tra i più importanti della nostra letteratura, trascorse ...
Nonostante siano passati quasi 2000 anni, la figura dell'imperatore romano continua ...
©
2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur