Offida, il borgo dei merletti: guida e come arrivare - TrueRiders

Di merletti e di calici: in questo paese alle porte di Ascoli Piceno è facile sentirsi come a casa

Stefano Maria Meconi  | 31 Gen 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti

Immaginate di trovarvi in un paesaggio reale, ma che sembra dipinto da un artista: colline ondulate che si alternano a vigneti rigogliosi e campi d’orzo, sotto un cielo che si tinge di sfumature pastello al tramonto. Non è l’opera di un Van Gogh, nemmeno le fotografie segnanti di un McCurry, ma la realtà incredibile del borgo medievale di Offida. Siamo nelle Marche, a un tiro di schioppo da Ascoli Piceno e da San Benedetto del Tronto. Un luogo sospeso tra due mondi, i Monti Sibillini e la Riviera delle Palme: è un tesoro nascosto, un luogo dove la storia si intreccia con la leggenda, dove ogni pietra, ogni vicolo, ha una sua narrazione segreta.

Offida in moto. L’itinerario

Mappa

Percorso

Lasciato il centro di Offida, prendiamo la SP43 in direzione della frazione Santa Maria Goretti, dove ci immettiamo per circa 6 chilometri sulla SP92. Deviamo su Contrada Pezzalunga e arriviamo dopo 6 chilometri a Ripatransone. Proseguiamo per Petrella e Penne e riprendiamo la SP92; arriviamo in 12 chilometri a Grottammare, sulla Riviera delle Palme. Tramite la SS16 raggiungiamo in appena 3 chilometri San Benedetto del Tronto e in altri 6 la frazione marittima di Porto d’Ascoli. Seguiamo la SS4 verso l’entroterra e in 9 km siamo a Monsampolo del Tronto. Di nuovo sulla SS4 fino al bivio di Piattoni-Villa-Sant’Antonio e proseguiamo per Offida.

Il piccolo borgo d’incanto tra colline e Riviera

Offida, con il suo fascino unico, custodisce tesori di inestimabile valore. Il cuore pulsante della città è la Piazza del Popolo, cuore pulsante della cittadina, ma è l’antica Chiesa di Santa Maria della Rocca, un capolavoro dell’architettura romanica, che domina l’orizzonte e affaccia su un dirupo immerso nel verde. Questa chiesa, costruita nel Trecento, è un vero e proprio scrigno di arte e storia, con affreschi che raccontano antiche leggende e storie religiose in un contesto elegantemente spoglio. Passeggiando per le vie del centro, non potete perdervi il Teatro Serpente Aureo, un esempio perfetto di teatro all’italiana, dove ancora oggi si respira l’atmosfera delle rappresentazioni del passato. Capace di ospitare fino a 500 persone, ha una forma a ferro di cavallo e si caratterizza per la bellezza dei soffitti e dei loggioni, riccamente decorati e che gli sono valsi il soprannome di Bomboniera.

Un altro gioiello è il Museo del Merletto a Tombolo, dedicato all’antica arte del merletto di Offida, una tradizione che si tramanda di generazione in generazione, simbolo dell’abilità e della creatività delle donne offidane e alla quale è anche dedicato il Monumento, un bellissimo gruppo scultoreo bronzeo. Anche il Palazzo Comunale, con la sua struttura dal doppio porticato e le merlature, rappresenta la sintesi dell’architettura medievale con quella a uso civile nell’Italia dell’epoca.

I sapori tipici di Offida

Non solo nutrimento per lo spirito, ma anche per il corpo: Offida è un borgo da scoprire con sapori della cucina tradizionale. Tra questi c’è il chichì ripieno, una gustosa e ricchissima focaccia che viene riempita con una farcia a base di tonno, alici, carciofini, olive e peperoni e servita sia come antipasto che piatto unico, vista la sua ricchezza. Il tutto, da accompagnare rigorosamente con un bicchiere di Offida Pecorino DOCG o di Rosso Piceno, i vini tipici di questo territorio dove i vigneti si estendono a perdita d’occhio.

Cosa vedere lungo il percorso

In questo percorso ad anello sono davvero molti i luoghi da scoprire: oltre a Offida, ovviamente, i borghi di RipatransoneMonsampolo del TrontoGrottammare sono destinazioni che uniscono al piacere della scoperta storica quello di paesaggi suggestivi. San Benedetto del Tronto è una delle mete marittime più celebri di tutto l’Adriatico, dove lunghissime spiagge attrezzate, una magnifica pista ciclabile e tanto divertimento sono gli ingredienti giusti per una vacanza estiva, ma non solo.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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