Conosci il Lago d’Idro? È il meno famoso dei laghi della Lombardia (messo “in ombra” dai vicini laghi di Garda e d’Iseo), ma non meno affascinante. Il luogo da cui partire per visitare il lago è Anfo, situato sulla strada principale che costeggia il bacino d’acqua e che ospita nel suo territorio uno dei monumenti più imponenti della provincia bresciana. Si tratta della Rocca d’Anfo, monumentale fortezza sviluppata da Napoleone nei primi anni dell’Ottocento, che si estende per oltre un chilometro sulla riva del lago e lungo le pendici del monte Censo, arrivando a coprire un dislivello di 700 metri. Se vuoi una testimonianza della “grandeur” che ha sempre contraddistinto i francesi, eccola qui! L’estate è il periodo ideale per andare a scoprire questo edificio iconico… e in moto il percorso è più bello.
Partenza dal capoluogo Brescia: prendi la strada provinciale SP237 “del Caffaro”. Una volta oltrepassato il comune di Caino, la pendenza sale in maniera rilevante in prossimità del colle Sant’Eusebio. I tornanti e le curve incalzanti di questo tratto (anche chiamato “le coste di Sant’Eusebio“) sono un’esperienza molto apprezzata dai motociclisti lombardi. La strada discende in Val Sabbia è il territorio vero e proprio in cui sorge il Lago d’Idro. L’arrivo alla destinazione Anfo richiede un tempo totale di circa un’ora. Se vuoi, puoi proseguire fino alla fine dello specchio d’acqua a Ponte Caffaro: poco distante inizia il Trentino. Clicca qui per visualizzare il percorso completo su mappa.
Anfo, in provincia di Brescia (Lombardia), si trova a circa 400 m s.l.m. È un piccolo comune della Comunità Montana della Valle Sabbia, affacciato sul Lago d’Idro. Nato come paese di contadini, guadagnò importanza nel XV secolo per la fortezza costruita dalla Repubblica di Venezia e, poi, ampliata da Napoleone, diventata oggi monumento iconico sulle rive del lago.
Nell’Ottocento, la Rocca d’Anfo venne ingrandita da Napoleone in maniera rilevante. La fortezza è strategicamente situata su un’altura che domina il lago e la valle circostante: una posizione difensiva praticamente inespugnabile, che oggi regala un panorama mozzafiato. La Rocca comprende la parte più antica, quella veneziana, e quella più recente, napoleonica. La scalinata veneziana ha 162 scalini e ulteriori 336 per salire ai piani più alti. Il forte venne definitivamente dismesso nel 1975, restando proprietà del Ministero della Difesa fino al 1992. Oggi è in fase di recupero e restauro, ma si può esplorare con visite guidate o in autonomia. Le prime durano 4 ore circa, costano 15 euro (percorso napoleonico) o 12 euro (percorso della Serenissima) e sono prenotabili sul sito ufficiale o al numero 3756221121. Le seconde, invece, sono prenotabili online e costano 2 euro.
Diversamente dagli altri laghi più noti, il Lago d’Idro è più “selvaggio” e non ha una strada che consente di descrivere l’intero perimetro ad anello. Nella parte nord-est, tra la spiaggia di Vesta e Ponte Caffaro, è impossibile percorrere la tratta su una strada carrozzabile. Una buona idea, però, è fare un bel giro in battello, che ha un costo di 10 euro (si può fare il biglietto anche a bordo senza sovrapprezzo) e ferma anche ad Anfo. Se te lo stavi chiedendo, al Lago d’Idro puoi fare il bagno, perché è balneabile!
Il Forte di Cima Ora è una delle cinque tappe dell’Alta Via dei Forti, un tracciato studiato per far conoscere gli edifici militari della Valle Sabbia. Il forte si trova a 1.534 m s.l.m. e si può raggiungere con una camminata lungo il sentiero CAI 433. Questo sentiero porta anche al bivio per Monte Censo, più semplice da raggiungere (si trova a 1013 m s.l.m.).
Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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