Ostriche e champagne, ma non è Il Pagante: questo borgo della Bretagna è un vero invito all'esclusività della tavola

Ostriche e champagne, ma non è Il Pagante: questo borgo della Bretagna è un vero invito all’esclusività della tavola

Stefano Maria Meconi  | 17 Nov 2023  | Tempo di lettura: 4 minuti

Settimana bianca a Courma? Macché! Quest’anno la vera esclusività a base di ostriche e champagne, come canta Il Pagante, si sposta ancora più a nord e dimentica le montagne per una meta decisamente insolita quanto esclusiva. Qui, infatti, troverete ad accogliervi veri e propri trionfi di ostriche, da accompagnare con le più tradizionali tra le bollicine francesi, lo champagne appunto. E se pensate che sia un prodotto destinato solo alle tavole dei ricchi, qui avrete modo di ricredervi e, chissà, finirete pure per fare indigestione. Perché Cancale, borgo francese della Bretagna a metà strada tra le conosciutissime Saint-Malo e Le Mont-Saint-Michel, è un invito al viaggio, all’esclusività della tavola e al superare i confini, geografici e della comfort zone. On y va?

1 Cancale e le sue sorelle in moto. L’itinerario

1.1 Mappa

1.2 Percorso

62 chilometri di costa atlantica, qualche tocco di entroterra e luoghi dalla bellezza sorprendente. Lasciamo il centro di Saint-Malo in direzione nord-est, immettendoci sulla D126-D1 in direzione della D355 che, abbandonata la zona urbana, percorre un percorso di campagna inframmezzato dall’attraversamento di Saint Coulomb per arrivare, in 17 chilometri, alla “nostra” Cancale. Pausa, visita al porto e scorpacciata di ostriche e ripartiamo: direzione sud sulla D76, poi si cambia strada a Les Portes per la D155-D6, che fino a Le Vivier-sur-Mer si svolge tutta in un magnifico (e panoramicissimo) tratto costiero. Ancora, continuiamo con la D797 verso Cherrueix, che si immette poco dopo nell’entroterra fino al bivio poco dopo Saint-Georges-de-Gréhaigne. Siamo quasi arrivati: superiamo Pontorson e prendiamo il lungo rettilineo della D776 che porta al grande parcheggio di Mont-Saint-Michel. Da qui l’avventura prosegue in autobus o a piedi, con destinazione finale la magnifica isola-castello della Francia.

2 Il borgo delle ostriche con vista sull’Atlantico

Il porticciolo di Cancale, con il suo stile bretone

Cancale, situata sulla costa bretone in Francia, è famosa per essere una delle capitali delle ostriche in Europa. Questa pittoresca cittadina portuale ha una lunga storia di coltivazione e vendita di ostriche, risalente addirittura alla dominazione romana. Le ostriche di Cancale sono rinomate per il loro sapore distintivo dalla nota iodata, dato dalle fredde acque atlantiche e dalla particolare composizione del mare in quella zona. La città ospita numerosi mercati e ristoranti dove è possibile gustare ostriche fresche, spesso servite semplicemente con un pizzico di limone. Il modo migliore per carpire i segreti dell’ostricoltura bretone è visitare il Port de la Houle, dove il grande mercato delle ostriche – da cui si può godere di un panorama che spazia fino a Mont-Saint-Michel, è aperto in ogni giorno dell’anno. Sì, compreso Natale e Capodanno, quindi un’ottima idea per un festeggiamento fuori dall’ordinario!

Una delle “fabbriche di ostriche” di Cancale, come si può ammirare durante la bassa marea

Durante i periodi di bassa marea, inoltre, i pescatori-coltivatori di Cancale accompagnano i visitatori a scoprire questo straordinario ecosistema produttivo fatto di nasse “sospese” su dei pali, come delle piccole palafitte diffuse a perdita d’occhio sulla baia ma al centro di un sistema di preservazione ambientale e marittima. Le ostriche, che provengono dal Giappone, vengono messe a dimora qui sulla costa francese atlantica e dopo 3 anni sono “pronte” per essere mangiate. Le più ambite sono le Pied d’Cheval (lett. piede di cavallo), con un’età media fino a 15 anni. E chissà che qualcuno non trovi la mitica perla! Nel frattempo, ci si può accontentare del prezioso abbinamento con lo champagne: perfette da servire con il Muscadet o lo Chablis, le ostriche funzionano bene anche con il nostrano Moscato d’Asti servito freddo, mentre alcuni esperti francesi azzardano anche l’abbinamento con il Beaujolais Morgon, un rosso. Provare per credere.

3 Cosa vedere nei dintorni

La città bretone di Saint-Malo, molto amata dai turisti per le sue architetture e per le competizioni di vela

Meta amatissima da francesi, tedeschi e inglesi, Saint-Malo sta alla Bretagna come Saint-Tropez alla Provenza. Una destinazione amatissima anche per la sua forma particolare: il centro storico, con le tipiche case alte e strette dell’architettura nord-europea, sorge su un’isola protetta da alti bastioni. Al suo centro l’elegante Cattedrale di San Vincenzo spicca con elementi romanico-gotici e l’alta fleche, la guglia ricostruita dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. La città è anche celebre per le competizioni di barca a vela, favorite dai forti venti atlantici.

Molto ci sarebbe da dire su Mont-Saint-Michel, una delle attrazioni turistiche più popolari della Francia. L’abbazia di Mont-Saint-Michel è il punto focale dell’isola. La chiesa abbaziale è un capolavoro dell’architettura gotica e offre viste mozzafiato della baia circostante. L’isola è anche sede di un museo, di un centro per visitatori e di un mercato. I visitatori possono passeggiare per le strette strade del borgo medievale o semplicemente rilassarsi e ammirare il panorama.

Merita una visita infine il sito naturalistico della Pointe du Grouin, promontorio roccioso situato sulla costa settentrionale della Bretagna; è alto circa 70 metri e offre viste panoramiche mozzafiato della baia di Cancale, della Manica e delle isole Chausey. Amatissimo da trekker ed escursionisti, ad attenderli sulla “cima” c’è un faro, scorcio romantico durante tutte le stagioni.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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