Ulivi forti e generosi sono una delle ricchezze di questa terra, e non stiamo parlando della Puglia e del Salento, ma di un territorio del Lazio non troppo distante da Roma. Ci troviamo nelle colline della Sabina, in un borgo di un migliaio di abitanti, con un centro medievale che risale al XI Secolo. Monteleone Sabino è un luogo che custodisce una grazia antica, e raggiungerlo vuol dire viaggiare tra monti e valli che sembrano sospese nel tempo: non diresti mai che la capitale è a una sessantina di km. Accendiamo il motore per andare a scoprire un luogo speciale del centro Italia.
L’itinerario è un viaggio tra i dintorni del Lago di Vico (nel viterbese) e la regione storica della Sabina, che ha il suo cuore nell’odierna provincia di Rieti. I punti di riferimento principali da toccare: il Colle di Tora, che costeggia il Lago del Turano. Castelnuovo di Farfa, di cui già ti abbiamo raccontato dell’importante abbazia. Poggio Mirteto, uno dei più bei borghi storici del Lazio. E puoi cogliere l’occasione anche per esplorare i borghi rupestri come Calcata Vecchia, affascinante centro medievale arroccato su uno sperone tufaceo, cui si accede solo a piedi. Monteleone Sabino si trova a circa mezz’ora da Colle di Tora.
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A 496 metri di altitudine si trova il territorio di Monteleone Sabino, in provincia di Rieti (Lazio), attraversato dal fiume Farfa. Basta uno sguardo al paesaggio per notare diverse coltivazioni di ulivi: l’olio è una delle tradizionali specialità di questo territorio, con diversi frantoi che danno vita al vero e proprio “oro del mediterraneo”. E poi ci sono le attrazioni storiche, che raccontano di una civiltà che affonda le radici in molti secoli addietro.
Qui non si parla solo di bellezza paesaggistica. Monteleone Sabino è anche archeologia. Nei pressi del paese, infatti, si trovano i resti dell’antica città sabina di Trebula Mutuesca, una delle più importanti dell’intero territorio. C’è anche il Museo Archeologico di Trebula Mutuesca, che mostra i reperti più rilevanti trovati in questa area (ingresso 5€).
Nelle vicinanze dell’area archeologica sorge lo splendido Santuario di Santa Vittoria, una chiesa medievale isolata nel verde, tra le più affascinanti del Lazio, le cui origini risalgono a un tempio del III Secolo. Il nome di Santa Vittoria evoca anche una leggenda che lega il borgo a una giovane martire cristiana, venerata ancora oggi.
Il Reatino riserva mille sorprese. Innanzitutto a tavola: concediti una sosta in un ristorante o una trattoria per gustare la cucina tradizionale, ovviamente condita con lo squisito olio EVO della Sabina. Ma ci sono tanti altri luoghi sorprendenti da vedere nei dintorni, come il Lago del Turano, nel quale puoi anche fare il bagno. Oppure il millenario Poggio Mirteto incastonato nella bassa Sabina. C’è davvero un mondo oltre la città di Roma, e la moto è la compagna giusta per scoprirlo!
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