Puglia o Marte? Questo laghetto dai colori intensi è una meta incredibile da raggiungere in moto

Puglia o Marte? Questo laghetto dai colori intensi è una meta incredibile da raggiungere in moto

Stefano Maria Meconi  | 21 Lug 2023  | Tempo di lettura: 4 minuti

A primo colpo d’occhio, di certo non ti sembrerà di trovarti nella sfavillante Puglia. Una regione dalla movida incredibile, soprattutto in estate, tanto che Gallipoli è stata ribattezzata la Ibiza d’Italia. E poi i trulli di Alberobello, l’Arco Basso di Bari con le signore che preparano orecchiette giorno dopo giorno, le splendide spiagge del Gargano. Insomma, luoghi da cartolina dalla bellezza tradizionale. Ecco perché, una volta arrivati alla cava di bauxite di Otranto, sembra quasi di trovarsi su Marte, il pianeta rosso, dove tutto l’orizzonte è dominato da questo colore tanto bello quanto insolito sul nostro pianeta. Eppure, la Puglia è talmente magica da regalarci anche l’ennesima, incredibile dimostrazione di come il Bel Paese sia una continua scoperta. Pronti a partire alla volta del “lago rosso” della Puglia?

Ecco come arrivare nella “Marte pugliese”

Mappa

Percorso

Partiamo dalla splendida Spiaggia di Porto Badisco in direzione nord. La SP87 corre parallela alla costa adriatica costeggiando Torre Sant’Emiliano e il Faro di Punta Palascìa, il punto più a est di tutta l’Italia. Dopo la Masseria dei Monaci, al bivio con la SP369 prendere la prima a destra e seguire le indicazioni per il parcheggio di Bosco Orte. Qui ci si ferma per ammirare la cava di bauxite di Otranto e le sue magnifiche scenografie naturali. Riguadagnata la provinciale, in un paio di chilometri si è già al centro di Otranto, una città assolutamente da scoprire. È la SP366 a continuare verso nord, raggiungendo in 8 km il Lago di Alimini Grande. Da qui prendiamo la SP342/SP366 che oltrepassa Torre Sant’Andrea e arriva a Torre dell’Orso, termine ultimo di un percorso breve ma intensissimo per quantità e qualità dei luoghi toccati.

Un luogo uguale a nessuno: la cava di bauxite di Otranto

Nel mio viaggio in Puglia del 2018, scrissi che “le cave di bauxite a Otranto sono un luogo diverso. Diverso dal resto del Salento, diverso forse da tanti altri luoghi in Italia e nel mondo. In esse convivono tre ambienti: il mare sul quale, nelle giornate più limpide, appaiono in lontananza le coste balcaniche. I boschi, il cui colore verde intenso colpisce lo sguardo e cattura l’attenzione. La terra, di un colore rosso intenso che si attacca alle suole e rende, a tratti, difficoltoso il cammino”. 

La bauxite è un materiale fondamentale, perché è grazie a essa che si produce l’alluminio, materiale onnipresente nella nostra vita, dagli smartphone alle cucine, dall’arredamento alle confezioni alimentari. Oggi non la si ricava più da questa miniera, in Italia sono state dismesse ormai da decenni, ma l’impatto che ha avuto sulla scenografia naturale dei dintorni di Otranto è stato in qualche modo riassorbito da Madre Natura. Come?

Il grande scavo è diventato oggi un laghetto dalle acque color azzurro intenso, i vari percorsi che attraversano la zona sono sospesi tra il rosso delle rocce e il verde del mare, e un vento forte – costante di tutto il Salento (non a caso si dice di questa zona lu mare, lu sole, lu jentu) spazza via il caldo e le nuvole, rinfresca anche nelle giornate più calde e soprattutto tiene il mare, con le sue belle calette, in costante movimento. E più che sembrare Marte, allora, torna la cava di bauxite di Otranto a riassumere una dimensione terrestre, italiana, prettamente pugliese e salentina.

Cosa vedere nei dintorni

Otranto è una delle più belle città della Puglia, eppure in molti – dovessero scegliere – le preferirebbero Lecce o Gallipoli. Eppure lei è il posto ideale per una vacanza in moto e non solo: tranquilla, accogliente, con percorsi mai noiosi, tra un entroterra ricco di paesaggi vari e una linea costiera che fa innamorare del panorama. L’unico rischio è quello di riempire bauletti e borse laterali di souvenir, soprattutto oggetti in pelle e tessuti lavorati da mani sapienti, che ammiccano tanto al pubblico femminile quanto maschile.

Una breve deviazione quasi rettilinea di 30 km porta da Otranto a Galatina, terra di nascita dell’amatissimo pasticciotto. Uno scrigno di pasta frolla ripieno di crema pasticcera, che viene fatta appena bruciacchiare. Da provare rigorosamente nella Pasticceria Andrea Ascalone (Via Vittorio Emanuele II 17, aperta tutti i giorni tranne il lunedì dalle 9 alle 13.30), un locale dallo stile novecentesco dove degustare questa e altre specialità pugliesi circondati da diplomi, foto e riconoscimenti vari, accolti dall’eleganza senza tempo degli eredi Ascalone.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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