
In Veneto c’è uno dei punti più affascinanti d’Italia. Una meraviglia architettonica e un simbolo storico, carico di memorie e leggende di guerra, resistenza e tradizione. Noto come simbolo di coraggio e dedizione, l’itinerario per visitarlo consente di attraversare le colline più verdi del Bel Paese, quelle delle bollicine e del prosecco. Scalda i motori, si parte per un’incredibile avventura!

[foto @Jaroslav Hruska/ Shutterstock.com, solo per uso editoriale]
Il Ponte Vecchio di Bassano del Grappa, conosciuto anche come Ponte degli Alpini, ha resistito per secoli a piene, guerre e intemperie. Dichiarato monumento nazionale, è un’icona di questo territorio e il sentiero che porta all’architettura offre panorami da cartolina. Patria del Prosecco, si parte da Valdobbiadene e si attraversano borghi storici e paesaggi dominati dai vigneti.
Progettato da Andrea Palladio (il più celebre architetto del Rinascimento) nel lontano 1569, il Ponte Vecchio ha una struttura in legno un po’ unica, che tra le devastazioni delle piene del fiume Brenda e le guerre, ha resistito, nonostante le ricostruzioni. I piloni in legno, rinforzati coi pali infissi nel letto del fiume, sono messi in modo da minimizzare l’impatto delle correnti. Durante la Prima Guerra Mondiale, fu un passaggio obbligato per le truppe italiane dirette ai fronti dell’altopiano dei Sette Comuni, diventando un simbolo del patriottismo del corpo degli Alpini, che qui commemora i suoi caduti. Divenuto monumento nazionale nel 2019, oggi è un punto di riferimento per ammirare il panorama e fare una pausa prima di visitare le distillerie di grappa; lì vicino ci sono la più antica distilleria d’Italia, la Nardini, fondata nel 1779, e il Museo della Grappa.

Ci sono tantissimi posti da vedere nei dintorni di Bassano del Grappa. Partendo da Valdobbiadene, il viaggio inizia tra le verdi colline del Prosecco, tra le cantine locali dove assaporare un Prosecco Superiore DOCG, il prodotto principe della zona. I vigneti si estendono a perdita d’occhio, creando un paesaggio che incanta chiunque.
Procedendo a Possagno, l’arte diventa protagonista: è la città natale del celebre scultore neoclassico Antonio Canova e qui c’è da vedere la Gipsoteca Canoviana che ospita i modelli in gesso e i bozzetti originali, e il Tempio Canoviano, una grossa struttura neoclassica progettata sempre dall’artista.
Continuando, si arriva a Crespano del Grappa, ai piedi del Monte Grappa, zeppo di sentieri escursionistici che portano ai luoghi di battaglia della Prima Guerra Mondiale. Il Museo della Grande Guerra è una tappa imperdibile. A Bassano del Grappa, oltre al Ponte degli Alpini, c’è da esplorare il Museo Civico, con l’enorme collezione di opere d’arte e ceramiche. Continuando verso Marostica, c’è la stupenda Piazza degli Scacchi con le partite a scacchi viventi che si fanno ogni due anni. Il borgo medievale è circondato da uno stupendo muro di cinta che collega Castello Inferiore e Castello Superiore, offrendo una passeggiata a dir poco suggestiva sul Sentiero dei Carmini. L’itinerario finisce a Thiene, piccola ma fascinosa, col Castello di Thiene, una villa pre-palladiana abbracciata e circondata da mura merlate, con affreschi, scuderie e gli interni addobbati dall’aristocrazia veneta.
Partendo da Valdobbiadene prendi Via S. Martino e continua su Via Roma, seguendo poi la SP36 e la SP26 in direzione di Possagno. Da lì continua su Via Molinetto/SP26 attraversando strade secondarie finché non arrivi a Crespano del Grappa. Continua lungo la SP26, poi imbocca la SP148 e la SS 47 per dirigerti verso Bassano del Grappa. Attraversa la città passando per Viale Vicenza e segui la SP248 fino a Marostica. Da Marostica prendi la Strada Marosticana/Viale Vicenza, segui la SP111 e infine la SP349, finché non arrivi a Thiene. Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono la SP26, SP248, SP111 e la SP349.

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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