Questo castello rende il paesaggio da cartolina, ma è un vero e proprio gioiello della Valle d'Aosta

Questo castello rende il paesaggio da cartolina, ma è un vero e proprio gioiello della Valle d’Aosta

Costruito per volere della Regina Margherita, questo incantevole castello della Valle d’Aosta è una delle architetture più affascinanti e romantiche d’Europa. L’itinerario per raggiungerlo in moto permette di scoprire nel dettaglio gli incantevoli paesaggi alpini.
Antonia Festa  | 15 Nov 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti

Della Valle d’Aosta si potrebbe dire tutto e nulla: è la più francese delle regioni italiane, l’unica a non avere province, l’unica ad essere composta al 100% da terreni geograficamente considerati montuosi. E, proprio per questo, cela tante bellezze e apparenti contraddizioni, ospita casinò, vi gettano ombra protettiva le due montagne più alte d’Italia e d’Europa (Monte Bianco e Monte Rosa) e, soprattutto, è ricchissima di castelli. Tra loro, testimonianza antica di un tempo ormai passato di signorie e di piccoli territori sotto forma di ducati, ce n’è uno che è legato a stretto giro alla storia italiana unitaria. Costruito per volontà della Regina Margherita, che da queste parti amava fermarsi in villeggiatura, è un bellissimo esempio di architettura montana celata tra le vette nei dintorni di Gressoney-Saint-Jean. Insomma, un piccolo capolavoro che, da solo, vale la pena del viaggio. Pronti a partire?

Castel Savoia, un gioiello dell’architettura valdostana


[foto @Massimo Parisi/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]

Nel cuore delle Alpi, incastonato tra le vette maestose della Valle d’Aosta, sorge Castel Savoia, un luogo che sembra uscito direttamente da una fiaba. Questa residenza storica, situata a Gressoney-Saint-Jean, è un omaggio all’architettura e alla storia italiana. Commissionato da Margherita di Savoia, il castello fu progettato dall’architetto italiano Emilio Stramucci e costruito tra il 1899 e il 1904. Margherita di Savoia, affascinata dalla bellezza della Valle del Lys durante i suoi numerosi soggiorni, decise di costruire la sua residenza personale in questo luogo incantevole. Ogni torre, ogni pietra e ogni dettaglio del castello racconta una storia di regalità, di amore per la natura e di passione per l’arte.

Mentre ci si avvicina alla struttura, si può quasi sentire il respiro delle montagne circostanti e l’eco delle risate e delle conversazioni dei reali che un tempo vi abitavano. Il Castel Savoia non è solo un edificio; è un’esperienza, un viaggio nel tempo, un’occasione per connettersi con la storia e la cultura di una regione affascinante.

Informazioni pratiche

  • Ubicazione: Gressoney-Saint-Jean, Valle d’Aosta, Italia.
  • Descrizione: Il castello è una villa eclettica di tre piani con cinque torri. Il piano terra ospitava gli alloggi, mentre il piano nobile ospitava gli appartamenti reali e il secondo piano era riservato ai gentiluomini di corte.
  • Orari di apertura:
    • Da ottobre a marzo: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. Chiuso il lunedì
    • Da aprile a settembre: dalle 9 alle 19. Chiuso il lunedì, tranne a luglio e agosto
    • Chiuso a Natale (25 dicembre) e Capodanno (1° gennaio)
  • Biglietto d’ingresso: intero 8 euro, ridotto 6 euro (gruppi >25 persone), under 25 3 euro, under 18 gratuito
  • Info e prenotazioni: midaticket.it

Come arrivare a Castel Savoia in moto: l’itinerario

Mappa

Percorso

Un percorso particolare, monodirezionale, dove il Castel Savoia è “solo” una tappa intermedia. Partiamo da Staffal, ai piedi del Monte Rosa, seguendo la SR43-SR44 in direzione sud. Il maniero oggetto di questo viaggio dista 13 chilometri ed è la prima tappa intermedia che richiederà almeno 2-3 ore di sosta. Ripartiamo per Issime seguendo ancora una volta la SR44 e continuiamo verso sud per Pont-Saint-Martin, da dove poi risaliamo con la SS26 (evitando l’autostrada) verso Arnad, celebre per il suo lardo. Ora, godiamoci una deviazione che allunga di qualche chilometro il percorso, ma ne varrà la pena perché SR33-SR45 ci porteranno ad affrontare le panoramiche curve del Col de Joux. Tornati verso il fondovalle, tocchiamo Saint-Vincent e Chatillon e continuiamo infine per un breve tratto di autostrada uscendo a Nus e completando il nostro giro al Castello di Fénis.

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

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