
Nel cuore del Trentino, tra le cime dolomitiche che sembrano toccare il cielo, c’è un piccolo gioiellino tutto di legno, incastonato nella Val di Fassa. Il paese in legno è ben noto per le sue terme ed è la meta ideale per chi vuole trascorrere qualche ora di relax. Puro, semplice e autentico: la sorgente solforosa Aloch, unica del Trentino, alimenta i centri benessere del paese, un vero punto di riferimento del turismo termale. Ma il borgo è anche il punto di partenza per un viaggio alla scoperta delle bellezze di una delle valli più affascinanti d’Italia, che profuma di autenticità alpina e canederli.

Pozza di Fassa, a 1430 metri di altitudine, è un rinomato luogo di benessere e relax che sta nel cuore della Val di Fassa. Una delle sue caratteristiche più distintive è la presenza della sorgente solforosa Aloch. Sgorga dalle rocce del Gruppo dei Monzoni e la si usa alle Terme Dolomia, classificata come solfureo-solfato-calcico-magnesiaca-fluorata, una combinazione di sali minerali che la rende particolarmente benefica per la salute. L’acqua è indicataper acne, dermatiti e patologie respiratorie. La si usa molto anche per i dolori reumatici e osteoarticolari, oltre che per i classici trattamenti estetici e la riabilitazione motoria.
Famoso per l’architettura in legno, Pozza di Fassa è bello in ogni stagione. In inverno, chi ama gli sci trova il paradiso nel comprensorio Val di Fassa-Carezza, dove praticare lo sci notturno sulla pista illuminata Aloch di 1.6 chilometri. In alternativa, si possono organizzare ciaspolate nei boschi ed escursioni in motoslitta o con una carrozza trainata da cavalli. Pozza di Fassa è anche la partenza per escursioni nella Val San Nicolò, verso i rifugi alpini, o verso le cime più iconiche delle Dolomiti: il Catinaccio, il Sassolungo, la Marmolada, il Sella e i Monzoni.

Questo percorso tra le Dolomiti consente di visitare luoghi fiabeschi. La partenza è da Selva di Val Gardena, un borgo imperdibile per alcuni sentieri escursionistici (principalmente il Passo Sella, un valico alpino a 2218 metri che collega la Val Gardena con la Val di Fassa) e per le botteghe artigiane di pura tradizione ladina. Da vedere a Selva di Val Gardena, ci sono la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria ad Nives, edificata nel 1503, e le rovine del Castello Wolkenstein con una bella vista.
Continuando a sud, si arriva a Canazei, a 1465 metri, circondato dalla Marmolada, dal Gruppo del Sella e dal Gran Vernel. Ci sono da vedere la Chiesa di San Floriano del XV secolo, gotica alpina e interni affrescati, e il Museo Ladino di Fassa, vicino al centro storico, con le esposizioni sull’artigianato e l’abbigliamento tradizionale.
Per le escursioni, c’è il sentiero Viel del Pan, che regala scorci sulla Marmolada e sul Lago di Fedaia. Il percorso finisce a Moena, la Fata delle Dolomiti, un borgo fiabesco all’ingresso della Val di Fassa, circondato dal Latemar e la Vallaccia. Il centro storico è bello colorato e qui bisogna assolutamente visitare la Chiesa di San Vigilio , col campanile gotico e gli affreschi di Valentino Rovisi; merita una menzione anche la vicina Chiesetta di San Volfango, con un soffitto barocco in legno. Moena forse lo conosci per il Puzzone di Moena, formaggio DOP molto intenso e aromatico, simbolo gastronomico del Trentino.
L’itinerario inizia a Selva di Val Gardena, dove ti si apre da subito il cuore delle Dolomiti, con panorami che sembrano dipinti. Si procede in direzione sud-est lungo la Strada Meisules/SS242 verso S. da Nives. Continua ed entra sulla Strada Dolomites/SS48, seguendo le indicazioni per Modena, Canazei e la Val di Fassa. Questo tratto è amato da chi preferisce le curve ampie e dolci, col panorama che a ogni tornante cambia. Arriva alla rotonda e prendi la prima uscita per entrare a Via di Parèda/Strada Dolomites/SS48, che ti porta in un borgo pittoresco di nome Canazei, una bella perla delle Dolomiti.
Riprendi il viaggio verso Pozza di Fassa. La Strada Dolomites/SS48 porta su paesaggi sempre più aperti, finché non arrivi al borgo, famoso per le terme e l’ospitalità alpina. Da Pozza di Fassa devi continuare ancora sulla SS48 che, poi, diventa Strada Riccardo Löwy e porta a Moena, l’ultima tappa di oggi: entrando in paese si seguono le indicazioni per Piaz de Sotegrava e Strada de Cernadoi, cuore del borgo. Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono la SS242 e la SS48. Per l’itinerario diretto (e dinamico) su Maps tocca qui.
[foto copertina @MORENO01/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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