
In mezzo all’Emilia-Romagna, tra le pieghe verdi della Valle dell’Enza, c’è un monumento che è uno spettacolo architettonico e artistico. Si tratta di una fortezza medievale del 1100, con dei fossati stupendi e torri imponenti. È una delle tappe obbligate per chiunque ami l’arte, in un luogo che ben si presta all’esplorazione su due ruote. Partiamo, dunque, per posti da cartolina e alla scoperta di castelli un po’ diversi dal solito.

[foto @Kate Krav-Rude/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]
Il Castello di Montechiarugolo risale al XII secolo e si intreccia con diversi eventi importanti e personalità storiche. Come ogni castello che si rispetti, si trova in una posizione strategica, sulla riva sinistra del torrente Enza, ed è un importante punto di confine fra i territori di Parma e di Reggio Emilia. La struttura attuale è principalmente il frutto delle modifiche del XV secolo di Guido Torelli, leader della famiglia Visconti, che lo ricostruì su un nucleo precedente che è andato distrutto nel 1313.
Durante il Rinascimento, il castello diventa un centro culturale di grande rilievo grazie a un rinomato umanista di nome Pomponio Torelli. Quest’ultimo ha contribuito a trasformare Montechiarugolo in una corte rinascimentale: qui giungono nomi illustri, inclusi Papa Paolo III e il re di Francia Francesco I di Valois, e diverse opere d’arte. il castello diventa, quindi, uno dei centri artistici e intellettuali più grossi della regione.
Tutt’oggi, è famoso per gli interni decorati, con saloni affrescati e un elegantissimo loggiato che si affaccia sul parco dell’Enza. Le decorazioni interne sono un mix di gotico e manierismo, tra cui spiccano gli affreschi dell’Arcangelo Gabriele e della Vergine nella Camera di Mezzo. Sono opere attribuite ai seguaci di Michelino da Besozzo, un pittore lombardo del tardo gotico.
Meraviglioso, poi, il grande salone (la Sala delle Feste), decorato da Cesare Baglione in stile manierista tardivo. Si narra che proprio qui si aggiri il fantasma Fata Bema. Il Castello di Montechiarugolo, inoltre, è una prestigiosa location per eventi, matrimoni e cerimonie. Nel mese di novembre, il Castello di Montechiarugolo è aperto al pubblico; per informazioni su orari e prezzi, è possibile consultare il sito ufficiale.
Montechiarugolo non è solo il castello, ma merita una visita anche il Palazzo Civico che fa da sala del Consiglio Comunale e ospita mostre temporanee. L’edificio è del XVI secolo e si erge sulle fondamenta di un precedente palazzo medievale. Continuando, c’è la Chiesa Parrocchiale di San Quintino, completamente ricostruita agli inizi del XX secolo con ancora qualche elemento della struttura romanica originale e diverse opere d’arte, inclusi affreschi riscoperti e restaurati del ‘400 e sculture in legno.
A poca distanza, c’è l’Oratorio del Romito e il Convento di S. Maria delle Grazie, fondato nel 1489 e finito nel 1523, importante per l’educazione locale e per essere stato il rifugio per i viandanti. Montechiarugolo, infine, è noto per le Terme di Monticelli, in cui ci si va per le acque salsobromoiodiche.

[foto @MikeDotta/Shutterstock.com, solo per uso editoriale]
Siamo in Emilia Romgna e Langhirano, Sala Baganza e Salsomaggiore Terme sono altre tappe da vedere lungo il viaggio. Langhirano è celebre sia per il suo Castello di Torrechiara che per essere il cuore della produzione del Prosciutto di Parma. Sala Baganza, invece, ha la magnifica Rocca Sanvitale, un castello con un giardino all’italiana e molti affreschi, residenza di caccia dei Duchi Farnese e Borbone. Nel castello c’è il Museo del Vino e il vicino Parco Regionale dei Boschi di Carrega è un’oasi di verde, che potresti prendere come piccola deviazione.
Salsomaggiore Terme, dove l’architettura Liberty del Palazzo delle Terme Berzieri fa da sfondo incredibile ai trattamenti termali, è sede del Castello di Tabiano, del Parco Mazzini e del Museo Paleontologico Il Mare Antico.
Partendo da Parma l’itinerario si snoda dapprima sulla Strada della Repubblica fino a raggiungere Viale San Michele e, proseguendo, abbraccia una serie di strade provinciali che conducono verso Montechiarugolo, passando per Via Parma e Via Solari. Da Montechiarugolo, si continua verso Langhirano, dove la Via Roma ti conduce al cuore del paese. C’è da continuare lungo la SS665, la famosissima Strada del Prosciutto, un tracciato immerso nei paesaggi del Parmense che porta fino a Sala Baganza.
Ora siamo in piena campagna emiliana e ci si dirigiamo verso Salsomaggiore Terme usando la SP58 e la SS62, percorrendo la Via Provinciale Pedemontana e poi la SP93 (che è costellata da incantevoli viste e tratti caratteristici). Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono la SP58, la SS62, la SP93, e la SS665. Per l’itinerario diretto (e dinamico) su Maps tocca qui.

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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