Se la Liguria ha un piatto che tutti amano, forse ancora non sai da dove viene la sua versione originale

Se la Liguria ha un piatto che tutti amano, forse ancora non sai da dove viene la sua versione originale

Antonia Festa  | 01 Nov 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti

Trofie al pesto: in un singolo primo piatto si racchiude il simbolo delle tradizioni culinarie della Liguria. Il percorso per scoprirne l’essenza passa attraverso luoghi che ne raccontano la storia antica e i segreti artigianali e l’itinerario parla di una pasta modellata ad arte, tra gli incantevoli borghi del Golfo Paradiso. Fai ruggire la moto e parti con noi per questa “golosa” avventura!

Le trofie al pesto: origine del piatto tipico della Liguria

Le trofie al pesto sono un elemento identitario della Liguria e di tutto il Golfo Paradiso. Si dice che siano originarie di Sori e Avegno e che siano state ideate durante il periodo delle Crociate, quando venivano plasmate a mano dalle donne liguri con un movimento di strofinamento (strufuggià, da cui dovrebbe venire il termine “trofie“) per farle attorcigliare. Il nome della pasta, però, deriverebbe probabilmente da trépho, parola greca che significa attorcigliare, girare, torcere. Ben presto, questo formato di pasta si diffuse in tutta la regione, grazie al lavoro dei commercianti locali, che giravano di casa in casa a raccogliere le trofie appena fatte. Il successo fu immediato e così vasto che vennero ricreate a macchina per soddisfare l’elevata richiesta.

I luoghi della Liguria noti per le trofie al pesto e le bellezze architettoniche

L’itinerario lungo i borghi da cui nacquero le trofie parte da Avegno, piccolo comune di frazioni: Salto, Testana e Vescina. Simbolo del paese è la Chiesa di San Pietro, risalente al 1210 e molto accogliente. Le strade sono fiancheggiate da uliveti e vigneti, scorcio autentico della campagna ligure; oltre a qualche altra chiesetta, qui c’è un Museo delle campane.

Continuando verso Sori, c’è un po’ di fascino marinaro: la settecentesca Chiesa di Santa Margherita (con quello che si considera il campanile barocco più bello della Liguria) si affaccia sulla costa e offre una bella vista panoramica sulla baia. Una particolarità di Sori è la statua della Madonna Nera, situata nel Santuario di Nostra Signora delle Grazie, che secondo una leggenda è riemersa dal mare dopo alcune mareggiate. Sul litorale i pescherecci fanno da sfondo ai locali che offrono piatti di pesce fresco e tante trofie, da gustare col pesto alla genovese oppure con gamberi e zucchine.

Si lascia la costa e si continua verso Ferriere, borghetto montano noto per il Museo delle Miniere, dove sono custoditi attrezzi, documenti e fotografie che raccontano la vita dei minatori d’un tempo. Questo luogo offre un cambio di paesaggio, portando il motociclista tra colline fitte di vegetazione e tratti più isolati; ci sono anche tre laghi glaciali, il Lago Nero, il Lago Bino e il Lago Moo, incastonati fra le montagne, torbiere e prati.

Si arriva, infine, a Molassana, che accoglie i viaggiatori con un bel patrimonio storico e architettonico. Tra tutti, spiccano l’Acquedotto Storico di Genova, le chiese di Santa Maria Assunta e San Michele Arcangelo e il castello risalente al 990, nato appunto per proteggere le vie di accesso a Genova.

Avegno in moto: l’itinerario

Mappa

Itinerario

Per partire da Avegno imbocca la Strada Provinciale SP333 verso sud. Alla prima rotonda, prendi la prima uscita per entrare a Via Fiume, prosegui dritto su Via Ippolito D’Aste e alla rotonda dopo prendi di nuovo la primauscita per entrare nella SS1 in direzione Sori. Da Sori prosegui lungo la SP71 fino a incrociare la SP67, continua sulla SP19 in direzione della SP77 per raggiungere Ferriere. Vai a est lungo Via Ferriere/SP77 fino a imboccare la SS225. Alla rotonda prendi la secondauscita per continuare sulla SS45 e, alla rotonda successiva, prendi di nuovo la seconda uscita su Via Augusto Pedullà/SS45.

Continua finché non svolti a destra sul Ponte Alexander Fleming e attraversa l’ultima rotonda per entrare a Molassana. Da Molassana segui Via Piacenza e Via Leonardo Montaldo fino a Via Ettore Vernazza. Svolta a destra su Via Ettore Vernazza per raggiungere il centro di Genova. Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono la SP333, la SS1, la SP71, la SS225 e la SS45.
Per l’itinerario diretto su Maps tocca qui.

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

In evidenza


Articoli più letti

©  2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur