
Ci sono borghi destinati a passare alla storia per eventi fortuiti ma significativi, come nel caso di questo paesino abruzzese. Il 9 settembre 1943, in piena Seconda Guerra Mondiale, il Re Vittorio Emanuele III, in fuga da Roma insieme alla sua famiglia e allo Stato Maggiore, si ferma a pernottare nel Castello Ducale di questo borgo. L’indomani prenderà la via verso Brindisi, per poi darsi alla macchia in uno dei periodi più critici e controversi della storia italiana. Questo passaggio dei Savoia porta, ancora oggi, gli abitanti a considerare il proprio paese “capitale d’Italia per un giorno“. Di sicuro, è un borgo che vanta diverse bellezze architettoniche e naturalistiche e non a caso rientra nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia.
Crecchio si trova in provincia di Chieti, a un’altitudine media di 209 metri s.l.m., e conta una popolazione di circa tremila abitanti. Geograficamente, è compreso nella zona collinare che dalla Costa Adriatica si estende fino alla fascia pedemontana della Maiella.

Sul colle che sorge tra i fiumi Arielli e Rifago, si trova il castello ducale De Riseis-D’Aragona, un imponente edificio a pianta quadrata, cinto da mura difensive, con quattro torri angolari e al quale si accede tramite un ponte. Venne gravemente danneggiato dai bombardamenti del 1943 e gli interni sono stati ricostruiti negli anni ’60, fedeli all’originale. Ospita il Museo dell’Abruzzo bizantino e altomedievale.
Il Museo dell’Abruzzo bizantino e altomedievale espone oggetti rinvenuti negli scavi archeologici in una villa romano-bizantina presso la località di Vassarella. I reperti testimoniano fitti scambi commerciali tra l’Abruzzo bizantino e l’oriente, specialmente nei secoli VI e VII d.C. L’ingresso per la visita al museo ha un costo di 4 euro.

Palazzo Monaco è una residenza storica che risale al XIV secolo, oggi usata come ristorante e location per matrimoni. Di fronte si trova l’annessa chiesa di Santa Maria da Piedi, eretta nel 1581, oggi utilizzata come auditorium. Si trova a ridosso della Porta da Piedi (unica porta ancora esistente), che chiudeva il centro abitato a nord.
Sulla sponda destra del fiume Arielli, sotto il colle di Crecchio, si trova una schiera di mulini ad acqua. Abbandonati dopo il Medioevo, vennero invasi dalla vegetazione e soggetti al degrado. La ristrutturazione realizzata negli anni Novanta, però, ha dato vita al Parco dei Mulini, un’area attrezzata di valore naturalistico, nella quale i mulini ritornano a essere praticabili come strutture polifunzionali.
Il viaggio parte dal capoluogo Chieti, che si trova a pochi minuti da Pescara. Prendi la SS649 fino a Galliani, svolta a destra per Ripa Teatina (SS16) e poi a sinistra, per arrivare a Foro. Prendi la SS263 in direzione sinistra e, alla rotonda, imbocca la prima uscita immettendoti in Contrada Elcine. Continua fino a Venna e poi a Tollo. Prosegui fino a Canosa Sannita, per arrivare a destinazione, a Crecchio.

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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