
I Colli Riminesi sono ideali da scoprire in sella alla propria moto, perché permettono di esplorare a fondo uno dei posti più panoramici d’Italia. Gli scorci, infatti, regalano sia viste sul mare Adriatico sia sull’Appennino. Il sentiero, caratterizzato da curve adrenaliniche e passaggi lungo borghi, castelli e natura incontaminata, offre la possibilità di vivere un’esperienza unica, nel cuore dell’Emilia-Romagna.
L’itinerario passa per le province di Forlì-Cesena, Macerata e Rimini e sfiora, nel primo tratto di percorso, anche la Repubblica di San Marino. Consente di visitare località di grande pregio storico, culturale ed enogastronomico. Tra le tappe irrinunciabili, c’è San Leo, il borgo celebre per la sua Rocca, una fortificazione che sorge su una roccia dalla quale si ammirano i paesaggi più belli del Montefeltro. Dal 2009 diventato parte dell’Emilia-Romagna, a seguito di un referendum che l’ha “staccato” dalle Marche; è anche il luogo della prigionia di Cagliostro, il celebre alchimista vissuto nella seconda metà del Settecento.
Montegridolfo è un piccolo gioiello medioevale, incastonato tra le valli del fiume Conca e fiume Foglia, ed è perfetto per brindare a base di Sangiovese, il vino simbolo della Romagna. Qui si gode di un’atmosfera di puro relax, con il castello e gli edifici in pietra. Saludecio, invece, è un magnifico borgo medioevale di origine malatestiana, ed è anche chiamato il “borgo delle 50 invenzioni“, dove arte e ingegno sono protagonisti di un vero e proprio museo a cielo aperto creato sui muri delle case. Locomotiva, Cinema, Fumetto sono alcuni dei temi di questa narrazione che rende la visita decisamente piacevole.
Pennabilli, infine, con i suoi paesaggi e gli elementi storici che confezionano un borghetto di neanche 3 mila abitanti, è un’altra piacevole meta del viaggio tra i Colli Riminesi. È anche uno dei luoghi del cuore di Tonino Guerra, lo scrittore dell’ottimismo che proprio della Valmarecchia era originario e custode ideale.
In un territorio caratterizzato da luoghi decisamente insoliti, come l’originale galleria delle maschere della commedia dell’arte, la magnifica collezione d’arte Tito Balestra e un piccolo e tenero museo d’arte contadina, i Colli Riminesi sono anche un territorio di gusto. Ecco dunque quattro tappe irrinunciabili di questo viaggio che è anche scoperta della cultura del buon mangiare (e bere):
Usciti dal casello autostradale di Cesena, si segue la via Emilia Levante fino al bivio con Via Montiano, prendendo poi la strada per Calisese e la SP40 che conduce a Longiano in circa 12 chilometri. Si continua sulla SP63/SP92 verso ovest, arrivando a Sant’Andrea si segue la SP14 per Ponte Verucchio, poi SP258 per Villanova, SP22 fino a San Leo (34 chilometri). Da qui, SP22 direzione Serra di Maiolo, poi SP258 verso Pennabilli (21 chilometri). La tappa più lunga ci porta nelle Marche (Macerata Feltria, Sassocorvaro) tramite SS744, per rientrare in Emilia-Romagna a Montegridolfo, dopo 57 chilometri. Solo 4 chilometri per arrivare a Saludecio (SP17), poi SP44/SP58 per San Giovanni in Marignano (11,5 chilometri) e, infine, si ridiscende a Cattolica (SP58/SP17) per 4 chilometri.

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.
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