Tra curve e panchine giganti, queste colline del Nord Italia ti regaleranno un bellissimo autunno di strade e tavole imbandite

Tra curve e panchine giganti, queste colline del Nord Italia ti regaleranno un bellissimo autunno di strade e tavole imbandite

È una delle zone piemontesi più affascinanti, tra le colline coltivate, i vigneti, i borghi storici e le fortezze medievali. Ecco un tour perfetto per i bikers curiosi… e golosi.
Antonia Festa  | 14 Dic 2025  | Tempo di lettura: 3 minuti

Con Langhe e Monferrato, è tra i patrimoni dell’umanità UNESCO: tra vigneti, colline panoramiche e bellissime tracce della cultura piemontese, questa zona è una delle mete a cui un (moto)turista non dovrebbe rinunciare, specialmente nel periodo autunnale e invernale. Ad attenderci ci sono percorsi sinuosi, vini del territorio tutti da gustare e borghi d’altri tempi, in un’area collinare situata nella parte nord-orientale della provincia di Cuneo. Strade vivaci e spesso poco trafficate si prestano a giornate in compagnia, all’insegna di una guida facile ma piacevole, allietata, oltre che dai sapori della buona tavola, anche dalle suggestioni di paesaggi da cartolina e imponenti castelli dal fascino antico. Pronti per il vostro giro per queste belle colline?

Le meraviglie del Roero, una terra tutta da… gustare

Il Roero, è un territorio collinare del Basso Piemonte (in provincia di Cuneo), famoso per i vigneti e piccoli borghi dove natura, storia e tradizioni si fondono perfettamente. Tra le sculture caratteristiche della zona, ci sono le panchine giganti, della Fondazione Big Bench Community Project. L’iniziativa è nata nel 2010 grazie all’idea del designer americano Chris Bangle e ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo del turismo. Queste enormi panchine, infatti, vengono poste in luoghi panoramici, che meritano di essere scoperti. Ma quali sono i principali centri urbani della zona?

Govone è un paese della provincia di Cuneo facilmente raggiungibile – anche in autostrada – e di grande interesse per tutti i motociclisti amanti delle meraviglie paesaggistiche e architettoniche: a dominare il paese e l’intera valle è il bellissimo Castello di Govone. A Magliano Alfieri, invece, attende i visitatori del Roero non solo un altro maestoso e splendido castello, ma anche il suo interno. Nell’edificio di età barocca, un tempo residenza della famiglia degli Alfieri di Sostegno, oggi ha sede il Museo di Arti e Tradizione Popolari, nel quale concedersi un’intensa immersione nelle tradizioni piemontesi.

Circondato dalle colline coltivate a vigneti, viriamo dritti verso Guarene, piccolo borgo della provincia di Cuneo dove merita una sosta la splendida vista del “Poggiolo“, simbolo locale e bellissimo punto panoramico.

Natura e gastronomia locale si ritrovano a Canale, con le sue rinomate pesche, così come a Montà, sede dell’Ecomuseo delle Rocche del Roero, pittoresco e suggestivo risultato di un fenomeno idrogeologico d’erosione che ha pochi eguali in Italia. Sempre tra i musei, infine, non si può ignorare l’interessante Museo di Arti e Mestieri di un Tempo, all’interno del Castello di Cisterna d’Asti, un’altra preziosa testimonianza della cultura artigiana e contadina del Piemonte.

Roero in moto: l’itinerario

Mappa

Percorso

Appena 51 chilometri, ma questo percorso nel Roero è ricchissimo di spunti, soste e luoghi iconici da scoprire. Si parte da Govone, per un giro in senso antiorario che richiede un paio d’ore, soste escluse. Prima tappa, raggiungibile tramite la SP235/SP176, è Castellinaldo d’Alba, che dista 8 chilometri. Da qui continuiamo su SP176/SP50 per 5 chilometri, fino a Guarene, e muoviamo sulla SP10 per Castelrotto, arrivando dopo altri 7 chilometri a Corneliano d’Alba. Ancora, SP29 in direzione di Canale, poi SP29/SP181/SP12 a Cisterna d’Asti (16 chilometri). Ci aspettano altre due brevi ma interessanti tappe: la prima, tramite SP12 e SP12d, ci porta a San Damiano d’Asti in 7 chilometri, la seconda ci riconduce a Govone tramite SP58/SP19/SP49 in circa 8 chilometri.

Antonia Festa
Antonia Festa

Giornalista pubblicista e giurista, con la passione per il teatro e il trekking. Col mio lavoro mi impegno a esplorare e analizzare a fondo e in maniera trasversale le dinamiche sociali e intellettuali della nostra epoca, per una comunicazione efficace e coinvolgente, che consenta a tutti di avere libero accesso anche alle notizie più tecniche e complesse.

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