Come si fa a resistere al gusto del formaggio? Basti pensare che solo in Italia ci sono 487 varietà riconosciuti come DOP, IGP o PAT, un numero che sale fino a 1500 se si includono tutte le varietà prodotte. Nella vicina Francia sono oltre un migliaio (di cui circa 300 con una denominazione d’origine) e in Svizzera si arriva a un ragguardevole numero di 700. Ma tra loro, ce n’è uno che è l’ingrediente fondamentale della fondue e che prende il nome dal bellissimo luogo nel quale si produce. Insomma, se non l’aveste ancora capito oggi ce ne andiamo a scoprire Gruyères, borgo immerso tra le verdi valli ai piedi delle Prealpi friburghesi, dominato dall’antico castello medievale e circondato dai campi verdi in cui si alimentano le sue “mitiche” mucche. On y va?
Gruyères si può raggiungere in due ore e mezza circa da Aosta. Dal capoluogo valdostano sali per la statale SS27 fino ad arrivare al Traforo San Bernardo. Percorrilo e continua sulla strada svizzera n. 21, fino a Martigny. Da qui imbocca l’autostrada A9, fino a costeggiare il Lago di Ginevra. Prendi a destra l’autostrada A12 per raggiungere Bulle e uscire in corrispondenza dello svincolo. Vai su Route du Jaun e continua su Route de la Tour per salire fino a Gruyères. Ricorda che le autostrade svizzere sono regolate dal meccanismo della Vignette, ovvero un unico contrassegno che vale tutto l’anno – la tariffa dell’anno 2023 è di 40 CHF (franchi svizzeri) che corrisponde a 42 euro circa. Il documento si può acquistare online oppure in alcuni punti vendita prima della frontiera.
Le vie pedonali del borgo storico
Gruyères si trova a 810 metri di altitudine nel Canton Friburgo, e ha lo status di città nel distretto, pressoché omonimo, della Gruyère. Il centro medievale è chiuso al traffico e sorge arroccato su una collina, sotto i rilievi del Moléson e Dent du Chamois. Per tutta la località si trovano ristorantini dove assaggiare le specialità del luogo cucinate con il formaggio tipico: la fondue, la raclette e i dolci preparati con la doppia panna di Gruyère.
Il Castello di Gruyères
Per saperne di più sulla principale attrazione del borgo, la Groviera, il consiglio è visitare il moderno caseificio aperto al pubblico, La Maison Du Gruyère (Place de la Gare 3, Pringy, ingresso 7 CHF), che propone visite in cui si può assistere alla produzione del formaggio effettuata dai casari. Si trova a Pringy-Gruyères, ai piedi della collina del castello, vicino a dove pascolano le vacche friburghesi a chiazze nere e bianche. È il luogo dove si assiste al prodigio dell’arte casearia che si rinnova ogni giorno, tramandata di generazione in generazione.
Costruito nel XIII secolo, e poi riedificato a fine Quattrocento, il Castello di Gruyères (Rue du Château 8, ingresso 12 CHF) ospita un museo che racconta l’architettura, la storia e la cultura della regione. Nella località c’è anche un secondo castello, quello di St. Germain, dove è allestito il museo “HR Giger”, dedicato all’artista svizzero che ha ideato i mostri della saga hollywoodiana Alien: sono presenti illustrazioni, scenografie, soprammobili e sculture da brividi. C’è anche un bar, dove puoi sorseggiare un drink sotto una volta fatta di ossa!
La Groviera (Gruyère), formaggio svizzero a pasta medio dura stagionato.
Vicino all’HR Giger, nel cuore del centro storico, si trova il Tibet Museum – Fondation Alain Bordier (Rue du Château 4, ingresso 10 CHF). È un luogo completamente opposto al “museo di Alien”: qui c’è una stupefacente collezione di arte sacra buddista, assemblata da Alain Bordier, con più di 300 opere d’arte himalayana. Un posto perfetto per respirare un’atmosfera di pace e contemplare il divino, finché non ritorna l’appetito per l’irresistibile formaggio!
Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015
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