Tra le montagne della Campania c'è il "borgo della Torre doppia": l'antica fortezza domina dall'alto il Sannio con la sua bellezza

Tra le montagne della Campania c’è il “borgo della Torre doppia”: l’antica fortezza domina dall’alto il Sannio con la sua bellezza

Antonia Festa  | 03 Ago 2025  | Tempo di lettura: 4 minuti

Un luogo pittoresco incastonato nel cuore del Sannio che, con la Torre doppia è uno dei Borghi più belli (e riconoscibili) del Bel Paese. Si tratta di un capolavoro architettonico, teatro di una delle sconfitte peggiori dell’Impero Romano, ma non solo. Pronti a partire?

Montesarchio in moto: l’itinerario

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Itinerario

Inizia il viaggio a Benevento seguendo Viale dei Rettori e Via del Pomerio fino a Ponte Vanvitelli. Dopo aver attraversato il ponte, continua su Via Grimaldo Re e poi svolta verso nord per Via Roma a Foglianise. Il percorso, a questo punto, conduce su Via Frascio e, attraverso una rotonda, raggiunge Viale Principe Umberto.
Continua su SP109/SP4 passando per Campoli del Monte Taburno, dopodiché vai per Via Nino Bixio fino a Montesarchio. Goditela e riparti per prendere la SS7 verso Apollosa e su Via Sarritelle e Via Vardaro per raggiungere San Leucio del Sannio. Da San Leucio puoi tornare a Benevento via SP1, Via San Marcello e Strada Casale Maccabei. Termina il tour tramite Via Fontanelle, Viale Atlantici, Via Toni Ferrelli e Viale Antonio Mellusi. Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono Viale Principe Umberto, SP109/SP4, SS7, e SP1.

Montesarchio: cosa vedere e cosa mangiare nel cuore del Sannio

Castello di Montesarchio, Montesarchio
Montesarchio: cosa vedere e cosa mangiare nel cuore del Sannio

Siamo in Campania, in uno dei Borghi più belli d’Italia, nell’antica Caudium, capitale dei Sanniti Caudini. Questo luogo è celebre per una la storica sconfitta romana delle Forche Caudine nel 321 a.C., durante la Seconda Guerra Sannitica, dove l’esercito di Roma subì una delle sue più grandi umiliazioni. L’episodio delle Forche Caudine avvenne in un’area che oggi si chiama Passo di Arpaia, una stretta gola montuosa tra Caudium (vicino Montesarchio) e il territorio campano. I Sanniti, guidati dal comandante Gaio Ponzio, organizzarono una trappola per gli avversari: fecero credere che Lucera (città alleata di Roma) era sotto assedio e aveva bisogno di aiuto. Circa 40.000 soldati romani andarono verso Lucera per il Passo di Caudium e, non appena i Romani entrarono nella gola, i Sanniti chiusero le uscite. I soldati romani furono obbligati a passare sotto un giogo di lance in segno di sottomissione e lasciati andare. Questo evento, noto come passaggio sotto il giogo, rappresentò un’umiliazione senza precedenti.

Durante le dominazione longobarda, l’insediamento si trasferì dalla pianura in collina, dove vengono eretti il Castello di Montesarchio (ampliato poi da Normanni, Angioini e Aragonesi) e la sua caratteristica torre. Col passare dei secoli, Montesarchio è passato sotto il controllo di varie famiglie nobili, inclusi i Della Leonessa, i Carafa e i D’Avalos. Durante il dominio borbonico, il Castello divenne prigione di Stato e ospitò prigionieri politici di livello, come Carlo Poerio. Oggi, invece, è la sede del Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino. Qui è conservato il Cratere di Assteas, vaso del IV secolo a.C. raffigurante il Ratto d’Europa, il mito greco dove Zeus si innamora di Europa e, per sedurla, si trasforma in un toro bianco.

Uno dei simboli di Montesarchio è la Torre doppia, che domina la valle accanto al Castello ed è caratterizzata da una forma cilindrica particolare. Tra i siti archeologici e culturali di spicco, ci sono numerose chiese storiche, come l’Abbazia di San Nicola del XII secolo e la Chiesa dell’Annunziata del XVII secolo. Si trovano verso il centro storico, nei pressi della Fontana del Leone a Piazza Umberto I.

Dopo il tour avrai sicuramente fame. Consigliamo di assaggiare le specialità culinarie del posto: i cazzarielli con carne di capra (piccoli gnocchetti al sugo), le melanzane in cassone farcite e cotte al forno, le zeppole ai fiori di zucca, le polpettine in brodo con il cardone e le fave con pecorino.

Cos’altro vedere oltre alle Torri doppie? Giro nel territorio beneventano


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L’itinerario si apre e si chiude a Benevento, che vanta monumenti stupendi come l’Arco di Traiano e il Teatro Romano. Patrimonio UNESCO è la Chiesa di Santa Sofia, mentre il Museo del Sannio raccoglie reperti provenienti da tutta la provincia. Nei dintorni, merita una visita Foglianise, famosa per la Festa del Grano che si celebra ogni anno ad agosto, in occasione di San Rocco. Qui spicca anche l’Eremo di San Michele Arcangelo su una grotta naturale del Monte Caruso. Vale la pena passare anche per Campoli del Monte Taburno, sulle pendici dell’omonimo monte, dove ci sono la Chiesa di San Nicola di Bari e gli edifici in pietra calcarea. A San Leucio del Sannio, infine, va visitata la Chiesa di San Leucio Vescovo ma, in generale, l’intero borgo è perfetto per una tranquilla passeggiata all’aperto. In questa zona si producono vini pregiati: la Falanghina del Sannio DOC, l’Aglianico del Taburno DOCG e il Sannio DOC.

Antonia Festa
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