Tra montagne verdissime, questo piccolo borgo di soli 72 abitanti è uno dei più belli del Piemonte

Tra montagne verdissime, questo piccolo borgo di soli 72 abitanti è uno dei più belli del Piemonte

Stefano Maria Meconi  | 30 Ago 2023  | Tempo di lettura: 3 minuti

Immagina di trovarti per un momento circondato dalle montagne della Valsesia, in un posto verdissimo dove l’unico rumore che si sente è lo scorrere delle acque limpide di un torrente. Un posto ideale in tutti i sensi, come lo descrisse una nota rivista qualche tempo fa, per incorniciare questi 72 abitanti che vivono sopra i 1300 metri di altitudine e sono circondati da vette fino ai 2800 metri. Se il Piemonte è la regione che più fa innamorare gli amanti dell’alta quota, Carcoforo è il borgo che li lascerà senza parole: arrivarci in moto non è certamente un’impresa ardua, e il percorso che scopriremo per raggiungerlo lo unisce, nel giro di poco più di un’ora, a un’altra zona piemontese “di nicchia” ma dalla bellezza sorprendente. Insomma, pronti a partire?

Dal lago alla montagna: ecco come arrivare a Carcoforo

Mappa

Percorso

Partiamo dalla sponda occidentale del Lago d’Orta, e più precisamente dal piccolo borgo di Pella. Prendiamo la SP46 che risale il crinale della montagna fino a Ponte d’Arola dove continuiamo verso sud-ovest lungo la SP78, passando per il Passo della Colma. Proseguiamo in idrezione di Varallo sul fiume Sesia, e da qui iniziamo la risalita in direzione di Carcoforo. Prendiamo la SP299 costeggiando il fiune Sesia fino al bivio di Balmuccia, dove ci immettiamo sulla SP10. Siamo già a 560 m s.l.m. e continuiamo dapprima per Rimasco (con il suo piccolo lago) a 906 m s.l.m. poi per Carcoforo lungo la SP11 per i 1300 metri (circa) della destinazione.

Piccolo, ma con un grande patrimonio da scoprire

Scorcio della strada che porta a Carcoforo

Carcoforo, situato nella pittoresca Val Sermenza, è uno tra i più piccoli comuni del Piemonte che vanta una storia affascinante e un ambiente naturale incontaminato. Questo villaggio, fondato da coloni walser, si trova a un’altitudine di 1.304 metri sul livello del mare, incastonato nella Val d’Egua e attraversato dall’omonimo torrente. Nel 1991, la rivista Airone lo ha definito come il “villaggio ideale d’Italia”, un riconoscimento che sottolinea la sua bellezza e autenticità. Le prime tracce di Carcoforo risalgono al 1383, quando venne menzionato in un’antica pergamena. Il paese conserva ancora oggi la chiesa parrocchiale di Santa Croce, risalente al 1729, e l’arco di buona accoglienza, eretto nel 1743. La cultura walser, una particolare variante del dialetto tedesco meridionale, ha lasciato un’impronta indelebile sulla comunità, anche se oggi non è più parlata attivamente.

Ogni visita che si rispetti a Carcoforo non può privarsi di una bella escursione nel Parco naturale dell’Alta Valsesia, un’oasi di biodiversità e bellezza all’interno del quale dedicarsi alla scoperta di luoghi come le miniere, testimoni dell’antica attività estrattiva della zona o l’Arco della buona accoglienza, simbolo di ospitalità e storia.

Ecco cosa vedere nei dintorni di Carcoforo

Un tipico paesaggio della Valsesia tra case in pietra e legno, torrenti e boschi rigogliosi

Una terra sublime, la Val Sermenza racchiude in sé tre comuni (Rossa, Bioccioleto e Alto Sermenza) che contano complessivamente poco meno di 500 abitanti. Un vero paradiso di bellezza che confina direttamente con la Val d’Egua dove si trova Carcoforo, e insieme queste due valli sono parte della più grande Valsesia. Proprio lei fa parte delle terre Walser del Piemonte, è un geopark UNESCO, e al suo interno si trovano le vette del Monte Rosa, tra cui la celeberrima Punta Gnifetti. Una zona dunque perfetta per gli amanti delle escursioni, che culmina nella storica Capanna Regina Margherita. A 4554 m s.l.m. non è solo il più alto rifugio d’Europa, ma un luogo fondamentale per la preservazione e la tutela scientifico-ambientale delle montagne.

In conclusione, Carcoforo è una destinazione imperdibile per chi cerca un’esperienza autentica, lontano dalle rotte turistiche più battute. La sua storia, cultura e bellezze naturali lo rendono un luogo ideale per una fuga rigenerante nel cuore del Piemonte.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi

Responsabile editoriale di TrueRiders sin dal 2015



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