Un crocevia di culture che unisce due lati d'Italia: è la città che dall'alto della sua fortezza domina sugli Appennini e il Mar Ligure

Un crocevia di culture che unisce due lati d’Italia: è la città che dall’alto della sua fortezza domina sugli Appennini e il Mar Ligure

Adriano Bocci  | 10 Giu 2025  | Tempo di lettura: 5 minuti
Fortezza di Sarzanello e vista sulla Val di Magra, Sarzana, La Spezia. Shutterstock_2632860001

Tripletta? La Terra di Mezzo di oggi fa da ponte a Liguria, Toscana ed Emilia-Romagna. Si chiama Sarzana ed è un crocevia di culture e storie, ma ci nasce già come tale: nodo strategico e commerciale dove le spade si sono incrociate spesso, tant’è che di castelli, a Sarzana, ce ne sono due. Dall’alto della Fortezza di Sarzanello si dominano Appennini e Mar Ligure con panorami da pelle d’oca sulla Val di Magra, e a neanche 8 km dal mare c’è una deliziosa Marinella di Sarzana col fondale basso e tanta tranquillità. Certo, la tranquillità storicamente parlando non è proprio di casa, al che Sarzana è famosa per i cosìddetti “Fatti di Sarzana” legati al fascismo, ma non è questo contesto dove parlarne. Sarzana è dove venne esiliato Guido Cavalcanti, amico di Dante, e per l’itinerario di oggi si prevedono tornanti su tornanti. Un’Italia meno scontata con tante cose da vedere. Andiamo, TrueRiders?

Sarzana in moto. L’itinerario

Mappa

Itinerario

L’itinerario di oggi comincia con Lerici, lasciandosi il mare alle spalle per salire lungo Via Giacomo Matteotti. Imbocca la Via Provinciale e si prosegue in direzione di Sarzana seguendo prima la SS1 e poi Via Brigata Partigiana Ugo Muccini. Poi serve la SR439 che porta fino al centro, e da qui, ci fermiamo. Per quando si risale in sella si supera Via Antonio Gramsci, poi verso Via Guglielmo Marconi. Lasciata Sarzana si va per Via Bertoloni, poi su Via Porta Parma, sempre seguendo la SR439. Dopo aver oltrepassato una rotonda si imbocca Via Cisa, che corrisponde alla SS62.

La si segue superando un’altra rotonda per puntare dritti verso Santo Stefano di Magra. Poi si devia sulla SP10 per arrivare a Piazza Leone Del e si continua sulla SP8 fino al centro storico di Calice al Cornoviglio, dove trovate il Castello Doria Malaspina. La strada è zeppa di tornanti e vegetazione, il pezzo migliore di tutto l’itinerario per la guida tecnica. Si riprende la SP8 e si continua verso Rocchetta di Vara seguendo la SP37 e poi la SP7. La strada va per colline boscose e tratti ombrosi per quando arrivate a Località bosefa; poi dovete immettervi in Via Battaglione Vanni, un piccolo borgo. Da rocchetta si scende per Via Sant’Antonio e poi su Via Bertucci, rimanendo sulla SP7. Incrocerai la SP566: prendila e continua verso sud e supera la rotonda per arrivare a Borghetto di Vara, dove finisce l’itinerario di oggi, tra i monti e i fiumi della Val di Vara.

Le strade principali di riferimento lungo il percorso sono la SP331 (la principale), la SS1, la SR439, la SS62, la SP8, la SP7 e la SP566.

Fortezza di Sarzanello, ovvero: come controllare due lati d’Italia

Fortezza di Sarzanello, Sarzana. Vista da un torrione. Shutterstock_52600747
Una magnifica vista da uno dei torrioni della Fortezza di Sarzanello

Appena fuori dal centro di Sarzana si staglia un capolavoro su un’altura che domina tutta la Val di Magra e, nelle giornate limpide, ha il Mar Ligure da sfondo. La Fortezza di Sarzanello nasce ove c’era un antico castrum già nominato nel decimo secolo; l’aspetto attuale è voluto dalle trasformazioni di Castruccio Castracani (nel Trecento) e dei Medici (nel Quattrocento), quando Lorenzo de’ Medici commissiona un aggiornamento alla struttura difensiva secondo canoni più moderni.

Uno spettacolo. La Fortezza di Sarzana è a pianta triangolare con, appunto, 3 bastioni angolari, il mastio al centro a più livelli e un rivellino d’ingresso bello ampio all’accesso principale. Il fossato ormai è asciutto, ma è imponente, e il suo lavoro lo ha svolto anche contro le nuove armi da fuoco. Dire che la vista dal mastio è ampia è pure riduttivo, ché spazia fra i crinali dell’Appennino, la Val di Magra e il golfo spezzino a ovest. Parliamo d’altro: al momento di scrittura di questo articolo non è disponibile, ma nel castello fra le varie cose c’è la Locanda della Fortezza dove si fanno cene a tema ed eventi anche privati. Per qualcosina di memorabile e tipico non guardare oltre: c’è la pesto experience dove scopri, o meglio ti mostrano e fai, i segreti del pesto e dei testaroli sarzanesi. Si raccoglie il basilico, lo si pesta, si fa la pastella in maniera tradizionale e si cuociono i testaroli. E poi si mangia.

Cos’altro vedere a Sarzana

Fortezza Firmafede, Sarzana
La Fortezza Firmafede

A Sarzana, oltre alla Fortezza di Sarzanello e ai suoi panorami, c’è molto altro a livello di patrimonio culturale. Andiamo per gradi.

  • Fortezza Firmafede. Altro punto militare importante di Sarzana, la Fortezza Firmafede si domina il centro storico tra mura e fossato. Questa viene fatta e rinnovata tra tredicesimo e quindicesimo secolo, quindi l’architettura militare è più rinascimentale, specificatamente per resistere alle armi da fuoco. Ospita mostre e varie ed eventuali rievocazioni storiche.
  • Duomo di Santa Maria Assunta. Edificato a partire dal 1204 e finito nel quindicesimo secolo è un pezzo d’arte sacra molto elegante: fronte di marmo, campanile merlato. Dentro ci si trova il Crocifisso di Maestro Guglielmo, il più antico della pittura toscana, più preziose opere barocche e reliquie come la Sacra Spina. La basilica minore merita di essere menzionata.
  • Piazza Matteotti. La parte più viva della città la trovi in piazza. Ogni tanto ci trovi mercati occasionali, feste ed eventistica.
  • Teatro Impavidi. Splendore architettonico del Settecento, il Teatro Impavidi è teatro all’italiana, elegantemente decorato e una capienza raccolta.
  • Museo Diocesano di Sarzana. Lo trovi vicino al Duomo di Santa Maria Assunta e ci trovi un’importante collezione di opere d’arte sacra, paramenti liturgici e sculture.
  • Porta Romana. La porta d’ingresso della città, esempio delle molte mura medievali di Sarzana conservate come si deve.
Adriano Bocci
Adriano Bocci

Scrivo cose per professione. Paragono dettagli per passione. Accarezzo gatti per amore. Laurea in Comunicazione, classe '94, un uomo semplice: vedo cose belle, metto like. Poi mi incuriosisco, mi informo e vi rendo partecipi di dove crearvi bei ricordi.



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